Il frumento rappresenta una delle più importanti coltivazioni nel pianeta, tuttavia, i cambiamenti climatici, la carenza nella disponibilità di terreni agricoli adatti e i diversi stress abiotici e biotici che subiscono le piante, minacciano le produzioni globali che dovranno intensificarsi negli anni a venire. Una delle problematiche più importanti che influenzano le rese di frumento è l’infezione di patogeni delle piante che possono provocare danni ingenti non solo alle produzioni della stagione in corso, ma anche di quelle successive, in funzione delle pratiche agronomiche attuate e delle variazioni climatiche che possono portare alla produzione di micotossine, pericolose per l’uomo e per l’animale. Tra le malattie del frumento più difficili da controllare si ricordano la fusariosi della spiga, responsabile anche dell’accumulo di micotossine, e il complesso della septoriosi. La Commissione Europea ha proposto nell’ambito del programma “Farm To Fork” la riduzione entro il 2030 dell’uso dei pesticidi chimici del 50%, promuovendo alternative compatibili. Lo scopo di questa tesi è stato quello di valutare alternative valide, con due diversi approcci, ovvero l’applicazione di strategie alternative o integrative alla lotta chimica, con l’impiego di bio-competitori distribuiti al suolo, o la sostituzione dei fungicidi chimici con dei bio-fungicidi ottenuti da estratti di scarti vegetali derivati da uve, luppolo o Baccillus subtilis, per ridurre la crescita dei patogeni e la produzione dei loro composti tossici. La prima sperimentazione sui bio-competitori è stata condotta a Carmagnola nelle campagne agrarie 2020, 2021 e 2022 , mettendo a confronto, secondo uno schema fattoriale, due lavorazioni del terreno (aratura e minima lavorazione con residui colturali in superficie), due strategie di applicazione di bio-competitori (testimone non trattato e applicazione di Trichoderma asperellum e gamsii alla levata) e due strategie di difesa della spiga (testimone non trattato e applicazione del fungicida protioconazolo + tebuconazolo in fioritura). La seconda sperimentazione è stata condotta a Carmagnola sui bio-fungicidi e ha riguardato la campagna agraria del 2022. In entrambe le sperimentazioni sono stati misurati i parametri agronomici (resa produttiva, peso ettolitrico, peso dei mille semi), qualitativi (proteine, glutine e ceneri) e sanitari (severità e incidenza del complesso della septoriosi, severità e incidenza di fusariosi della spiga e contaminazione da DON). a seguito dei confronti effettuai sui risultati ottenuti, è possibile dire che Gli effetti positivi riscontrati nell’utilizzo dei biocompetitori, non sono sufficienti a definirli validi sostituti ai fungicidi convenzionali, tuttavia, l’azione sinergica di questi ultimi può risultare efficace nel contrasto della fusariosi della spiga e nella produzione di DON. a seguito dei confronti effettuai sui risultati ottenuti, è possibile dire che Gli effetti positivi riscontrati nell’utilizzo dei biocompetitori e , non sono sufficienti a definirli validi sostituti ai fungicidi, tuttavia, l’azione sinergica di questi ultimi può diventare una strategia valida nel ridurre la contaminazione di DON. I risultati condotti sui diversi biofungicidi hanno mostrato che solo alcuni di questi possono essere efficaci nel controllo della malattia e nella contaminazione da DON, in particolare, l'estratto di Bacillus subtilis sembra il più promettente se bene non paragonabile ai fungicidi chimici.

Biofungicidi e Biocompetitori quali Alternative ai Prodotti di Sintesi per Controllare la Contaminazione da Micotossine nel Frumento

HUSIC, ALDAIR
2021/2022

Abstract

Il frumento rappresenta una delle più importanti coltivazioni nel pianeta, tuttavia, i cambiamenti climatici, la carenza nella disponibilità di terreni agricoli adatti e i diversi stress abiotici e biotici che subiscono le piante, minacciano le produzioni globali che dovranno intensificarsi negli anni a venire. Una delle problematiche più importanti che influenzano le rese di frumento è l’infezione di patogeni delle piante che possono provocare danni ingenti non solo alle produzioni della stagione in corso, ma anche di quelle successive, in funzione delle pratiche agronomiche attuate e delle variazioni climatiche che possono portare alla produzione di micotossine, pericolose per l’uomo e per l’animale. Tra le malattie del frumento più difficili da controllare si ricordano la fusariosi della spiga, responsabile anche dell’accumulo di micotossine, e il complesso della septoriosi. La Commissione Europea ha proposto nell’ambito del programma “Farm To Fork” la riduzione entro il 2030 dell’uso dei pesticidi chimici del 50%, promuovendo alternative compatibili. Lo scopo di questa tesi è stato quello di valutare alternative valide, con due diversi approcci, ovvero l’applicazione di strategie alternative o integrative alla lotta chimica, con l’impiego di bio-competitori distribuiti al suolo, o la sostituzione dei fungicidi chimici con dei bio-fungicidi ottenuti da estratti di scarti vegetali derivati da uve, luppolo o Baccillus subtilis, per ridurre la crescita dei patogeni e la produzione dei loro composti tossici. La prima sperimentazione sui bio-competitori è stata condotta a Carmagnola nelle campagne agrarie 2020, 2021 e 2022 , mettendo a confronto, secondo uno schema fattoriale, due lavorazioni del terreno (aratura e minima lavorazione con residui colturali in superficie), due strategie di applicazione di bio-competitori (testimone non trattato e applicazione di Trichoderma asperellum e gamsii alla levata) e due strategie di difesa della spiga (testimone non trattato e applicazione del fungicida protioconazolo + tebuconazolo in fioritura). La seconda sperimentazione è stata condotta a Carmagnola sui bio-fungicidi e ha riguardato la campagna agraria del 2022. In entrambe le sperimentazioni sono stati misurati i parametri agronomici (resa produttiva, peso ettolitrico, peso dei mille semi), qualitativi (proteine, glutine e ceneri) e sanitari (severità e incidenza del complesso della septoriosi, severità e incidenza di fusariosi della spiga e contaminazione da DON). a seguito dei confronti effettuai sui risultati ottenuti, è possibile dire che Gli effetti positivi riscontrati nell’utilizzo dei biocompetitori, non sono sufficienti a definirli validi sostituti ai fungicidi convenzionali, tuttavia, l’azione sinergica di questi ultimi può risultare efficace nel contrasto della fusariosi della spiga e nella produzione di DON. a seguito dei confronti effettuai sui risultati ottenuti, è possibile dire che Gli effetti positivi riscontrati nell’utilizzo dei biocompetitori e , non sono sufficienti a definirli validi sostituti ai fungicidi, tuttavia, l’azione sinergica di questi ultimi può diventare una strategia valida nel ridurre la contaminazione di DON. I risultati condotti sui diversi biofungicidi hanno mostrato che solo alcuni di questi possono essere efficaci nel controllo della malattia e nella contaminazione da DON, in particolare, l'estratto di Bacillus subtilis sembra il più promettente se bene non paragonabile ai fungicidi chimici.
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