Biogas e sottoprodotti agro-alimentari locali nell'allevamento di Hermetia illucens

The identification of new sustainable alternative protein sources, that make possible to guarantee high quality food and, at the same time, to manage organic waste, would be the solution due to the expected population increase within 2050. According to the studies conducted, insects would seem to represent the best option, as they would be able to satisfy all the nutritional needs of animals and humans, in terms of macro and micronutrients. BSF (Hermetia illucens) larvae are able to feed on and convert a huge variety of organic material and this aspect of them is very interesting for a circular economy perspective. During this study, various diets including both raw materials and by-products of the agro-food industry and biogas plants were tested, in different percentages, on a small scale, with the aim of identifying the one that can provide the best growing performance, bioconversion and centesimal composition of the BSF larvae, always respecting the requirement of 70% humidity in the soil, necessary for them to feed optimally. Based on the results obtained and the market demands (high protein and low fat content), we can assert that the D3 and D5 diets, including by-products from the brewery, seems to be the best among those investigated. Despite the poor results found in larvae fed with the D1 diet, one of their possible applications could be the production of biodiesel, due to their high lipid content.

L’identificazione di nuove fonti proteiche alternative sostenibili, che permettano di garantire alimenti di alta qualità e, al contempo, di gestire i rifiuti organici, risulterebbe essere la soluzione in vista dell’incremento demografico atteso entro il 2050. Secondo gli studi condotti, gli insetti sembrerebbero rappresentare la migliore opzione, in quanto sarebbero in grado di soddisfare tutte le esigenze nutrizionali di animali ed esseri umani, in termini di macro e micronutrienti. Le larve di BSF (Hermetia illucens) sono in grado di nutrirsi e convertire un'immensa varietà di materiale organico e questo loro aspetto risulta molto interessante in un’ottica di economia circolare. Nel corso di questo studio sono state testate diverse diete inclusive sia di materie prime che di sottoprodotti dell’industria agro-alimentari e degli impianti di biogas, in diverse percentuali, su piccola scala, con lo scopo di individuare quella che possa fornire le migliori performance di crescita, bioconversione e composizione centesimale delle larve di BSF, rispettando sempre il requisito del 70% di umidità nel terreno, a loro necessario per alimentarsi in modo ottimale. In base ai risultati ottenuti e alle richieste del mercato (elevato contenuto proteico e basso lipidico), ci è possibile affermare che le diete D3 e D5, inclusive di sottoprodotti del birrificio, risulterebbero le migliori tra quelle indagate. Nonostante gli scarsi risultati riscontrati nelle larve alimentate con la dieta D1, una loro possibile applicazione potrebbe essere la produzione del biodiesel, proprio per il loro elevato contenuto lipidico.