This paper focuses on my curricular internship. I collaborated as an interpreter and translator in the production of the show "Lingue in Scena," a theatrical initiative promoted by the City of Turin with cultural and academic purposes. In fact, the project aims to foster integration and develop foreign language learning through the creation of an international environment involving school students from different parts of Europe, including Ireland, France, Poland, Germany, Spain and Italy. Lingue in Scena was founded in 1999, in collaboration with the nonprofit organization "Casa Teatro Ragazzi"; in this its first edition, an original version of Dario Fo's "Il Matto e la Morte" was proposed. This year a theatrical adaptation of Juan Cervantes' novel Don Quixote de la Mancha was staged, supplemented with music and dance troupe. The first chapter deals with the genesis and evolution over the years of "Lingue in scena," and then focuses on the transposition of the text from Italian to English, which took place according to the canons of theatrical translation, on which an in-depth theoretical study is conducted prior to the writing of the translation. The second chapter is based on my concrete experience as an interpreter for "Lingue in Scena". From the early stages of the project, in which I acted as a mediator between the foreign schools and the director Marco Alotto, resolving technical and bureaucratic issues, to the core of the internship, namely the week of rehearsals preceding the performance, which involved my translation on the spot of the directions Alotto gave in Italian to the international students. The following is a survey submitted to the students featured in the show, in which they answer questions regarding language learning and cross-cultural communication during the preparation of Don Quixote, supplemented with my personal considerations and conclusions.

Questo elaborato si concentra sul mio tirocinio curriculare. Ho collaborato, in qualità di interprete e traduttore, alla realizzazione dello spettacolo "Lingue in Scena", un'iniziativa teatrale promossa dal comune di Torino con fini culturali ed accademici. Il progetto si prepone infatti di favorire l'integrazione e sviluppare l'apprendimento di lingue straniere, tramite la creazione di un ambiente internazionale che coinvolge studenti di scuole provenienti da diverse parti d'Europa, tra cui Irlanda, Francia, Polonia, Germania, Spagna e Italia. Lingue in Scena nasce nel 1999, in collaborazione con l'organizzazione no profit "Casa Teatro Ragazzi"; in questa sua prima edizione viene proposta una versione originale de "Il Matto e la Morte" di Dario Fo. Quest'anno è stato messo in scena un riadattamento teatrale del romanzo Don Chisciotte della Mancia di Juan Cervantes, integrato con musica e corpo di ballo. Il primo capitolo tratta la genesi e l'evoluzione nel corso degli anni di "Lingue in scena", per poi concentrarsi sulla trasposizione del testo dall'italiano all'inglese, avvenuta secondo i canoni della traduzione teatrale, sulla quale viene condotto un approfondimento teorico che precede la stesura della traduzione. Il secondo capitolo si basa sulla mia esperienza concreta di interprete per "Lingue in Scena". Dalle prime fasi del progetto, in cui ho svolto la funzione di mediatore tra le scuole straniere e il regista Marco Alotto, risolvendo questioni tecniche e burocratiche, fino al fulcro del tirocinio, ovvero la settimana di prove che precede lo spettacolo, che prevedeva la mia traduzione sul momento delle indicazioni che Alotto dava in italiano agli studenti internazionali. Segue un sondaggio sottoposto ai ragazzi protagonisti dello show, in cui rispondono a domande riguardanti l'apprendimento linguistico e la comunicazione interculturale durante la preparazione di Don Chisciotte, completate con le mie considerazione personali e conclusioni.

Dietro le quinte di uno spettacolo teatrale multilingue

SPERANDEO, LUCA
2021/2022

Abstract

Questo elaborato si concentra sul mio tirocinio curriculare. Ho collaborato, in qualità di interprete e traduttore, alla realizzazione dello spettacolo "Lingue in Scena", un'iniziativa teatrale promossa dal comune di Torino con fini culturali ed accademici. Il progetto si prepone infatti di favorire l'integrazione e sviluppare l'apprendimento di lingue straniere, tramite la creazione di un ambiente internazionale che coinvolge studenti di scuole provenienti da diverse parti d'Europa, tra cui Irlanda, Francia, Polonia, Germania, Spagna e Italia. Lingue in Scena nasce nel 1999, in collaborazione con l'organizzazione no profit "Casa Teatro Ragazzi"; in questa sua prima edizione viene proposta una versione originale de "Il Matto e la Morte" di Dario Fo. Quest'anno è stato messo in scena un riadattamento teatrale del romanzo Don Chisciotte della Mancia di Juan Cervantes, integrato con musica e corpo di ballo. Il primo capitolo tratta la genesi e l'evoluzione nel corso degli anni di "Lingue in scena", per poi concentrarsi sulla trasposizione del testo dall'italiano all'inglese, avvenuta secondo i canoni della traduzione teatrale, sulla quale viene condotto un approfondimento teorico che precede la stesura della traduzione. Il secondo capitolo si basa sulla mia esperienza concreta di interprete per "Lingue in Scena". Dalle prime fasi del progetto, in cui ho svolto la funzione di mediatore tra le scuole straniere e il regista Marco Alotto, risolvendo questioni tecniche e burocratiche, fino al fulcro del tirocinio, ovvero la settimana di prove che precede lo spettacolo, che prevedeva la mia traduzione sul momento delle indicazioni che Alotto dava in italiano agli studenti internazionali. Segue un sondaggio sottoposto ai ragazzi protagonisti dello show, in cui rispondono a domande riguardanti l'apprendimento linguistico e la comunicazione interculturale durante la preparazione di Don Chisciotte, completate con le mie considerazione personali e conclusioni.
ENG
This paper focuses on my curricular internship. I collaborated as an interpreter and translator in the production of the show "Lingue in Scena," a theatrical initiative promoted by the City of Turin with cultural and academic purposes. In fact, the project aims to foster integration and develop foreign language learning through the creation of an international environment involving school students from different parts of Europe, including Ireland, France, Poland, Germany, Spain and Italy. Lingue in Scena was founded in 1999, in collaboration with the nonprofit organization "Casa Teatro Ragazzi"; in this its first edition, an original version of Dario Fo's "Il Matto e la Morte" was proposed. This year a theatrical adaptation of Juan Cervantes' novel Don Quixote de la Mancha was staged, supplemented with music and dance troupe. The first chapter deals with the genesis and evolution over the years of "Lingue in scena," and then focuses on the transposition of the text from Italian to English, which took place according to the canons of theatrical translation, on which an in-depth theoretical study is conducted prior to the writing of the translation. The second chapter is based on my concrete experience as an interpreter for "Lingue in Scena". From the early stages of the project, in which I acted as a mediator between the foreign schools and the director Marco Alotto, resolving technical and bureaucratic issues, to the core of the internship, namely the week of rehearsals preceding the performance, which involved my translation on the spot of the directions Alotto gave in Italian to the international students. The following is a survey submitted to the students featured in the show, in which they answer questions regarding language learning and cross-cultural communication during the preparation of Don Quixote, supplemented with my personal considerations and conclusions.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/84886