Questo studio si propone di indagare l’efficacia del metodo narrativo e della co-narrazione come strumenti di osservazione in pazienti che soffrono di disagio psichico in adolescenza. In particolare, si pone l’attenzione sull’utilizzo dei derivati narrativi del pensiero onirico della veglia a partire dalla rilettura delle narrazioni delle trame affettive, relazionali, identificatorie e di contesto in cui i minori sono nati e cresciuti. Le motivazioni che mi hanno spinto ad approfondire tale tematica hanno una duplice natura. L’interesse nei confronti del metodo narrativo è stato influenzato, e sicuramente incentivato, dall’esperienza di formazione sul metodo FairyTales Life - Vita da favola che mi ha permesso di entrare in contatto con una tecnica di storytelling nuova e stimolante. Inoltre, l’approfondimento dello studio di autori, che si sono occupati di narrazione e psicoanalisi, tra cui Freud, Bion, Ogden e Ferro, ha permesso di strutturare parallelamente il corpus metodologico e la cornice teorica dell’elaborato. Particolare attenzione è stata rivolta alla ricerca sul campo analitico e le sue trasformazioni che, secondo Ferro (2009), si possono configurare come la sala d'attesa insatura dove risiedono ansie primitive, protoemozioni e personaggi che aspettano di essere riportati al loro destino saturo, nella relazione o nella costruzione di significato. In tale modello di campo onirico, ciò che conta è lo sviluppo delle capacità sognanti che porteranno al mutamento e all'introiezione delle funzioni trasformatrici.

‘Fairytales Life Project’ Storie di cura La co-narrazione come strumento di osservazione del disagio psichico in adolescenza. L’utilizzo dei derivati narrativi del pensiero onirico della veglia.

AGUÌ, GIULIA
2021/2022

Abstract

Questo studio si propone di indagare l’efficacia del metodo narrativo e della co-narrazione come strumenti di osservazione in pazienti che soffrono di disagio psichico in adolescenza. In particolare, si pone l’attenzione sull’utilizzo dei derivati narrativi del pensiero onirico della veglia a partire dalla rilettura delle narrazioni delle trame affettive, relazionali, identificatorie e di contesto in cui i minori sono nati e cresciuti. Le motivazioni che mi hanno spinto ad approfondire tale tematica hanno una duplice natura. L’interesse nei confronti del metodo narrativo è stato influenzato, e sicuramente incentivato, dall’esperienza di formazione sul metodo FairyTales Life - Vita da favola che mi ha permesso di entrare in contatto con una tecnica di storytelling nuova e stimolante. Inoltre, l’approfondimento dello studio di autori, che si sono occupati di narrazione e psicoanalisi, tra cui Freud, Bion, Ogden e Ferro, ha permesso di strutturare parallelamente il corpus metodologico e la cornice teorica dell’elaborato. Particolare attenzione è stata rivolta alla ricerca sul campo analitico e le sue trasformazioni che, secondo Ferro (2009), si possono configurare come la sala d'attesa insatura dove risiedono ansie primitive, protoemozioni e personaggi che aspettano di essere riportati al loro destino saturo, nella relazione o nella costruzione di significato. In tale modello di campo onirico, ciò che conta è lo sviluppo delle capacità sognanti che porteranno al mutamento e all'introiezione delle funzioni trasformatrici.
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