Introduction: Eating disorders (EDs) are severe mental illnesses which can affect people of all genders, ages, races, ethnicities, body shapes and weight. EDs can be caused by an interaction of genetic, environmental and family factors. Social and cultural factors also play an important role in the development and maintenance of eating disorders. The narrow aesthetic canons promoted by western society, especially the thin ideal, are nowadays pervasive of the whole social fabric. The pressure to achieve those unrealistic beauty standards is common within social media where images of women with a thin and toned body are present, which are often edited to show the best version of themselves and to obtain approval from others. Aim: Based on the research conducted to date, the aim of these thesis is to analyze the existent literature on the impact of new media on user’s body dissatisfaction, which is a risk factor for the development of eating disorders. Materials and methods: literature review of original scientific articles using the databases PubMed, CINAHL Complete and PsycInfo, from 2003 to 2022. Articles which contained the mesh terms Social media; Mass media; Social Network; Thin-ideal; Eating Disorders; Self-concept; Body dissatisfaction; Body Dysmorphic disorder; Internet use; Body image; Self-esteem; Adolescents; Pro-Anorexia; Pro-Mia; Body Neutrality and Body Positivity were included. Reviews were excluded from the analysis. Since the topic is broad, it has been divided into 4 categories: social media and eating disorders; Pro-Ana and Pro-Mia content; Fitspiration and Thinspiration content; prevention and interventions. Results: Initially, 177 publications were identified, but in total, in compliance with inclusion and exclusion criteria, 164 studies were analyzed. The results demonstrated that the use of SNSs is associated with body dissatisfaction and disordered eating habits. Pro Ana and Pro Mia blogs encourage anorexic and bulimic behaviors, and in some cases they offer social support and a sense of community. Fitspiration and Thinspiration contents emphasize the importance of physical appearance becoming a source of inspiration for exercising and dieting. Body positive contents favor body satisfaction, body acceptance and body love spreading a broad conceptualization of beauty. Conclusions: Social media use is a risk factor for the development of dysfunctional eating behavior particularly for teenagers. Exposure to appearance-focused media content may be associated with higher levels of internalization of appearance ideals. The endorsement of aesthetic canons as a personal standard contributes to the impact on user’s own body image, which may in turn lead them to engage in disordered eating behaviors and muscle building behaviors in the pursuit of these appearance ideals. Body positivity and body neutrality contents along with media literacy programs may mitigate the effects and prevent the risk of developing an eating disorder.

Introduzione: I Disturbi dell’Alimentazione sono severi disturbi mentali che possono colpire persone di qualsiasi sesso, età, etnia, forma e peso corporei. I Disturbi dell’Alimentazione possono essere causati da un’interazione di fattori genetici, ambientali e familiari. Anche i fattori socioculturali rivestono un importante ruolo nello sviluppo e mantenimento dei Disturbi dell’Alimentazione. Gli stretti canoni estetici promossi dalla società occidentale, specialmente l’ideale di magrezza, sono attualmente pervasivi dell’intero tessuto sociale. La pressione per raggiungere questi standard irrealistici di bellezza è comune sui social media, dove sono presenti immagini di donne con corpi magri e tonici, spesso ritoccate per mostrare la miglior versione di sé stessi e ottenere l’approvazione da parte degli altri. Obiettivo: Sulla base delle ricerche condotte finora, lo scopo di questa tesi è di analizzare la letteratura esistente in merito al ruolo dei social media nel favorire l’insoddisfazione corporea tra gli utenti, la quale è un fattore di rischio associato allo sviluppo di un Disturbo dell’Alimentazione. Materiali e metodi: È stata effettuata una revisione della letteratura utilizzando i principali database di ricerca scientifica, tra cui PubMed, CINAHL Complete e PsycInfo, comprendendo gli studi effettuati dal 2003 al 2022. Sono stati inclusi tutti gli articoli contenenti i termini mesh tra cui Social media; Mass media; Social Network; Thin-ideal; Eating Disorders; Self-concept; Body dissatisfaction; Body Dysmorphic disorder; Internet use; Body image; Self-esteem; Adolescents; Pro-Anorexia; Pro-Mia; Body Neutrality e Body Positivity, mentre sono state escluse dal campione in esame le review. Dal momento che l’argomento è ampio, è stato suddiviso in quattro categorie: social media e Disturbi dell’Alimentazione, contenuti Pro-Anoressia (Pro-Ana) e Pro-Bulimia (Pro-Mia), contenuti Fitspiration e Thinspiration e prevenzione ed interventi. Risultati: Inizialmente sono state identificate 177 pubblicazioni ma in totale, nel rispetto dei criteri inclusione ed esclusione, sono stati analizzati 164 studi. I risultati hanno dimostrato che l’utilizzo dei social network è associato ad insoddisfazione corporea e all’insorgenza dei Disturbi dell’Alimentazione. In particolare, si è visto che i siti Pro-Ana e Pro-Mia incoraggiano atteggiamenti anoressici e bulimici ed in alcuni casi, offrono supporto ed un senso di comunità. I contenuti Fitspiration e Thinspiration enfatizzano l’importanza dell’aspetto fisico divenendo una fonte di ispirazione per l’esercizio fisico e la dieta. I contenuti Body Positive invece, favoriscono soddisfazione, accettazione e amore verso il proprio corpo, diffondendo un’ampia concettualizzazione della bellezza. Conclusioni: L’uso dei social media è un fattore di rischio per lo sviluppo di atteggiamenti alimentari disfunzionali, specialmente tra gli adolescenti. L’esposizione a contenuti mediatici focalizzati sull’apparenza, può essere associata ad alti livelli di interiorizzazione degli ideali di bellezza. L’assunzione dei canoni estetici come standard personali contribuisce all’impatto sull’immagine corporea degli utenti, che a sua volta può portare ad ingaggiare comportamenti alimentari disordinati o di costruzione muscolare nell’ottica di raggiungere tali canoni estetici. I contenuti body positivity e body neutrality, insieme a programmi di alfabetizzazione mediatica, possono mitigare gli effetti e prevenire il rischio di sviluppare un Disturbo dell’Alimentazione.

Social media e disturbi dell'alimentazione: Un'analisi della letteratura esistente sull'impatto dei nuovi mezzi di comunicazione sull'insoddisfazione corporea degli utenti.

ZANFORLIN, CHIARA
2021/2022

Abstract

Introduzione: I Disturbi dell’Alimentazione sono severi disturbi mentali che possono colpire persone di qualsiasi sesso, età, etnia, forma e peso corporei. I Disturbi dell’Alimentazione possono essere causati da un’interazione di fattori genetici, ambientali e familiari. Anche i fattori socioculturali rivestono un importante ruolo nello sviluppo e mantenimento dei Disturbi dell’Alimentazione. Gli stretti canoni estetici promossi dalla società occidentale, specialmente l’ideale di magrezza, sono attualmente pervasivi dell’intero tessuto sociale. La pressione per raggiungere questi standard irrealistici di bellezza è comune sui social media, dove sono presenti immagini di donne con corpi magri e tonici, spesso ritoccate per mostrare la miglior versione di sé stessi e ottenere l’approvazione da parte degli altri. Obiettivo: Sulla base delle ricerche condotte finora, lo scopo di questa tesi è di analizzare la letteratura esistente in merito al ruolo dei social media nel favorire l’insoddisfazione corporea tra gli utenti, la quale è un fattore di rischio associato allo sviluppo di un Disturbo dell’Alimentazione. Materiali e metodi: È stata effettuata una revisione della letteratura utilizzando i principali database di ricerca scientifica, tra cui PubMed, CINAHL Complete e PsycInfo, comprendendo gli studi effettuati dal 2003 al 2022. Sono stati inclusi tutti gli articoli contenenti i termini mesh tra cui Social media; Mass media; Social Network; Thin-ideal; Eating Disorders; Self-concept; Body dissatisfaction; Body Dysmorphic disorder; Internet use; Body image; Self-esteem; Adolescents; Pro-Anorexia; Pro-Mia; Body Neutrality e Body Positivity, mentre sono state escluse dal campione in esame le review. Dal momento che l’argomento è ampio, è stato suddiviso in quattro categorie: social media e Disturbi dell’Alimentazione, contenuti Pro-Anoressia (Pro-Ana) e Pro-Bulimia (Pro-Mia), contenuti Fitspiration e Thinspiration e prevenzione ed interventi. Risultati: Inizialmente sono state identificate 177 pubblicazioni ma in totale, nel rispetto dei criteri inclusione ed esclusione, sono stati analizzati 164 studi. I risultati hanno dimostrato che l’utilizzo dei social network è associato ad insoddisfazione corporea e all’insorgenza dei Disturbi dell’Alimentazione. In particolare, si è visto che i siti Pro-Ana e Pro-Mia incoraggiano atteggiamenti anoressici e bulimici ed in alcuni casi, offrono supporto ed un senso di comunità. I contenuti Fitspiration e Thinspiration enfatizzano l’importanza dell’aspetto fisico divenendo una fonte di ispirazione per l’esercizio fisico e la dieta. I contenuti Body Positive invece, favoriscono soddisfazione, accettazione e amore verso il proprio corpo, diffondendo un’ampia concettualizzazione della bellezza. Conclusioni: L’uso dei social media è un fattore di rischio per lo sviluppo di atteggiamenti alimentari disfunzionali, specialmente tra gli adolescenti. L’esposizione a contenuti mediatici focalizzati sull’apparenza, può essere associata ad alti livelli di interiorizzazione degli ideali di bellezza. L’assunzione dei canoni estetici come standard personali contribuisce all’impatto sull’immagine corporea degli utenti, che a sua volta può portare ad ingaggiare comportamenti alimentari disordinati o di costruzione muscolare nell’ottica di raggiungere tali canoni estetici. I contenuti body positivity e body neutrality, insieme a programmi di alfabetizzazione mediatica, possono mitigare gli effetti e prevenire il rischio di sviluppare un Disturbo dell’Alimentazione.
ITA
Introduction: Eating disorders (EDs) are severe mental illnesses which can affect people of all genders, ages, races, ethnicities, body shapes and weight. EDs can be caused by an interaction of genetic, environmental and family factors. Social and cultural factors also play an important role in the development and maintenance of eating disorders. The narrow aesthetic canons promoted by western society, especially the thin ideal, are nowadays pervasive of the whole social fabric. The pressure to achieve those unrealistic beauty standards is common within social media where images of women with a thin and toned body are present, which are often edited to show the best version of themselves and to obtain approval from others. Aim: Based on the research conducted to date, the aim of these thesis is to analyze the existent literature on the impact of new media on user’s body dissatisfaction, which is a risk factor for the development of eating disorders. Materials and methods: literature review of original scientific articles using the databases PubMed, CINAHL Complete and PsycInfo, from 2003 to 2022. Articles which contained the mesh terms Social media; Mass media; Social Network; Thin-ideal; Eating Disorders; Self-concept; Body dissatisfaction; Body Dysmorphic disorder; Internet use; Body image; Self-esteem; Adolescents; Pro-Anorexia; Pro-Mia; Body Neutrality and Body Positivity were included. Reviews were excluded from the analysis. Since the topic is broad, it has been divided into 4 categories: social media and eating disorders; Pro-Ana and Pro-Mia content; Fitspiration and Thinspiration content; prevention and interventions. Results: Initially, 177 publications were identified, but in total, in compliance with inclusion and exclusion criteria, 164 studies were analyzed. The results demonstrated that the use of SNSs is associated with body dissatisfaction and disordered eating habits. Pro Ana and Pro Mia blogs encourage anorexic and bulimic behaviors, and in some cases they offer social support and a sense of community. Fitspiration and Thinspiration contents emphasize the importance of physical appearance becoming a source of inspiration for exercising and dieting. Body positive contents favor body satisfaction, body acceptance and body love spreading a broad conceptualization of beauty. Conclusions: Social media use is a risk factor for the development of dysfunctional eating behavior particularly for teenagers. Exposure to appearance-focused media content may be associated with higher levels of internalization of appearance ideals. The endorsement of aesthetic canons as a personal standard contributes to the impact on user’s own body image, which may in turn lead them to engage in disordered eating behaviors and muscle building behaviors in the pursuit of these appearance ideals. Body positivity and body neutrality contents along with media literacy programs may mitigate the effects and prevent the risk of developing an eating disorder.
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