The study originates from a research project promoted by the School of Specialization in Clinical Psychology of Turin and initiated by the oncology department of the San Giovanni Bosco Hospital. Its implementation is the result of the need to evaluate the experience of diagnosis, therapy, and prognosis in elderly cancer patients and their caregivers, with a focus on investigating the psychological aspects of illness, aging, and, for the second group, the impact of continuous caregiving. The research project consists of a prospective observational clinical study with a longitudinal design and repeated measures. Recruitment occurs through phone calls to patients and/or caregivers, during which, if they agree to participate, an appointment is scheduled at the hospital. The first phase of the hospital visit, which lasts about thirty minutes, involves a brief presentation of the study followed by the completion of the informed consent. Once approval is obtained, researchers can proceed with the collection of socio-demographic and psychosocial characteristics, allowing them to meet one of the project’s goals, namely assessing their impact on the exacerbation of the cancer experience. In the second phase of the visit, the actual administration of self-report questionnaires begins: DASS-21, TAS-20, DSQ-40; G8 for patients and ZBI for caregivers. The study’s follow-up included an initial administration, referred to as T0, followed by subsequent administrations (T1, T2, T3, T4, and so on) every three months. The document is structured into three chapters. The first chapter addresses the biological bases of cancer, its causes, risk factors, and the management of cancer patients. The second chapter presents theoretical reflections on the experience of illness and aging, framed within a psychodynamic psychoanalytic context, discussing a journey of lost idealizations, suffering, pain, and the achievement of a new continuity. The third part reflects on the results of the research-intervention project using SPSS statistical software. At the end of the chapter, significant correlations arising from the questionnaire responses are discussed, along with the differences highlighted between the first and second administrations. The results indicate that variables such as gender, age, alexithymia, and defense mechanisms affect levels of depression, anxiety, and stress between the first and second administrations. The socio-demographic characteristic of educational level impacts alexithymia and defense mechanisms, while only these will be influenced by the duration of the illness, reflecting a greater intensity and difficulty in coping with the facts, and by gender, showing a difference between genders. Additionally, some defense mechanisms influence the presence of alexithymia. Finally, variables such as age, education, and psychological variables (depression, anxiety, and stress) affect the perception of caregiving. The future perspective is an increased focus on the cancer experience of elderly patients and the psychological-clinical management of caregivers, with the aim of safeguarding the involved protagonists and also training multidisciplinary groups to provide patients and their families with a physical and mental space to undertake a path of care, acceptance, and protection.

L’elaborato nasce dal progetto di ricerca promosso dalla Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica di Torino e avviato dalla sede oncologica dell’Ospedale San Giovanni Bosco; la sua realizzazione è frutto della necessità di valutare l’esperienza di diagnosi, terapia e prognosi, oncologica, nel paziente anziano, e nel caregiver di pazienti oncologici anziani, di cui si vogliono indagare gli aspetti psicologici di malattia, invecchiamento, e, per il secondo gruppo, l’incidenza di una assistenza continuativa (caregiving). Il progetto di ricerca consiste in uno studio clinico osservazionale prospettico, a disegno longitudinale e misure ripetute. Il reclutamento avvviene tramite telefonata a paziente e/o caregiver, durante la quale, se disposti a partecipare, si decide insieme quando fissare l’appuntamento in ospedale. La prima fase dell’incontro in ospedale, che ha una durata media di trenta minuti, prevede una concisa presentazione dello studio, per poi proseguire con la compilazione del consenso informato. Una volta ottenuto il via libera si può proseguire con la raccolta di caratteristiche socio-demografiche e psicosociali, che permetterà ai ricercatori di ottemperare a uno degli obiettivi del progetto, ovvero valutare il loro impatto sull’esacerbazione dell’esperienza oncologica. Nella seconda fase dell’incontro, si dà avvio alla somministrazione vera e propria dei questionari self-report: DASS-21, TAS-20, DSQ-40; G8 per i pazienti e ZBI per caregiver. Il follow-up dello studio ha previsto una prima somministrazione, denominata T0, cui hanno seguito le successive somministrazioni (T1, T2, T3, T4, e così via) a tre mesi di distanza ciascuna. L’elaborato si articola su tre capitoli. Il primo capitolo tratta le basi biologiche del cancro, le cause, i fattori di rischio e la presa in carico di paziente oncologico. Il secondo capitolo espone le riflessioni teoriche dell’esperienza di malattia e della vecchiaia, inserendole in una cornice psicodinamica psicoanalitica, trattando un percorso fatto di idealizzazioni perdute, sofferenza, dolore, e conquista di una nuova continuità. La terza parte riflette i risultati del progetto di ricerca-intervento ottenuti utilizzando il software di statistica SPSS. Alla fine del capitolo vengono discusse le correlazioni significative emerse dalle risposte ai questionari, e le differenze evidenziate tra una prima e una seconda somministrazione. Dai risultati si può concludere che variabili quali il genere, età, alessitimia e meccanismi difensivi incidono sui livelli di depressione, ansia e stress tra prima e seconda somministrazione; la caratteristica socio-demografica titolo di studio incide su alessitimia e meccanismi di difesa, mentre solo questi risulteranno influenzati dalla durata del percorso di malattia, come a esprimere una maggiore intensità e difficoltà nel far fronte ai fatti, e dal genere, evidenziando una differenza intergeneris. Alcuni meccanismi difensivi inoltre influenzano la presenza di alessitimia. Infine variabili come età, istruzione e variabili psicologiche (depressione, ansia e stress) influenzano la percezione di caregiving. La prospettiva futura è una sempre maggiore attenzione verso l’esperienza oncologica del paziente anziano e la presa in carico psicologico-clinica del caregiver, con l’obiettivo di salvaguardare gli attori coinvolti, e anche istruire gruppi multidisciplinari per disporre i pazienti e i loro famigliari di un luogo, fisico e mentale, in cui effettuare un percorso di cura, accettazione e salvaguardia.

L'esperienza dei pazienti oncologici anziani e dei loro caregivers: uno studio longitudinale.

BECCARIA, MARELLA
2023/2024

Abstract

L’elaborato nasce dal progetto di ricerca promosso dalla Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica di Torino e avviato dalla sede oncologica dell’Ospedale San Giovanni Bosco; la sua realizzazione è frutto della necessità di valutare l’esperienza di diagnosi, terapia e prognosi, oncologica, nel paziente anziano, e nel caregiver di pazienti oncologici anziani, di cui si vogliono indagare gli aspetti psicologici di malattia, invecchiamento, e, per il secondo gruppo, l’incidenza di una assistenza continuativa (caregiving). Il progetto di ricerca consiste in uno studio clinico osservazionale prospettico, a disegno longitudinale e misure ripetute. Il reclutamento avvviene tramite telefonata a paziente e/o caregiver, durante la quale, se disposti a partecipare, si decide insieme quando fissare l’appuntamento in ospedale. La prima fase dell’incontro in ospedale, che ha una durata media di trenta minuti, prevede una concisa presentazione dello studio, per poi proseguire con la compilazione del consenso informato. Una volta ottenuto il via libera si può proseguire con la raccolta di caratteristiche socio-demografiche e psicosociali, che permetterà ai ricercatori di ottemperare a uno degli obiettivi del progetto, ovvero valutare il loro impatto sull’esacerbazione dell’esperienza oncologica. Nella seconda fase dell’incontro, si dà avvio alla somministrazione vera e propria dei questionari self-report: DASS-21, TAS-20, DSQ-40; G8 per i pazienti e ZBI per caregiver. Il follow-up dello studio ha previsto una prima somministrazione, denominata T0, cui hanno seguito le successive somministrazioni (T1, T2, T3, T4, e così via) a tre mesi di distanza ciascuna. L’elaborato si articola su tre capitoli. Il primo capitolo tratta le basi biologiche del cancro, le cause, i fattori di rischio e la presa in carico di paziente oncologico. Il secondo capitolo espone le riflessioni teoriche dell’esperienza di malattia e della vecchiaia, inserendole in una cornice psicodinamica psicoanalitica, trattando un percorso fatto di idealizzazioni perdute, sofferenza, dolore, e conquista di una nuova continuità. La terza parte riflette i risultati del progetto di ricerca-intervento ottenuti utilizzando il software di statistica SPSS. Alla fine del capitolo vengono discusse le correlazioni significative emerse dalle risposte ai questionari, e le differenze evidenziate tra una prima e una seconda somministrazione. Dai risultati si può concludere che variabili quali il genere, età, alessitimia e meccanismi difensivi incidono sui livelli di depressione, ansia e stress tra prima e seconda somministrazione; la caratteristica socio-demografica titolo di studio incide su alessitimia e meccanismi di difesa, mentre solo questi risulteranno influenzati dalla durata del percorso di malattia, come a esprimere una maggiore intensità e difficoltà nel far fronte ai fatti, e dal genere, evidenziando una differenza intergeneris. Alcuni meccanismi difensivi inoltre influenzano la presenza di alessitimia. Infine variabili come età, istruzione e variabili psicologiche (depressione, ansia e stress) influenzano la percezione di caregiving. La prospettiva futura è una sempre maggiore attenzione verso l’esperienza oncologica del paziente anziano e la presa in carico psicologico-clinica del caregiver, con l’obiettivo di salvaguardare gli attori coinvolti, e anche istruire gruppi multidisciplinari per disporre i pazienti e i loro famigliari di un luogo, fisico e mentale, in cui effettuare un percorso di cura, accettazione e salvaguardia.
The experience of elderly cancer patients and their caregivers: a longitudinal study.
The study originates from a research project promoted by the School of Specialization in Clinical Psychology of Turin and initiated by the oncology department of the San Giovanni Bosco Hospital. Its implementation is the result of the need to evaluate the experience of diagnosis, therapy, and prognosis in elderly cancer patients and their caregivers, with a focus on investigating the psychological aspects of illness, aging, and, for the second group, the impact of continuous caregiving. The research project consists of a prospective observational clinical study with a longitudinal design and repeated measures. Recruitment occurs through phone calls to patients and/or caregivers, during which, if they agree to participate, an appointment is scheduled at the hospital. The first phase of the hospital visit, which lasts about thirty minutes, involves a brief presentation of the study followed by the completion of the informed consent. Once approval is obtained, researchers can proceed with the collection of socio-demographic and psychosocial characteristics, allowing them to meet one of the project’s goals, namely assessing their impact on the exacerbation of the cancer experience. In the second phase of the visit, the actual administration of self-report questionnaires begins: DASS-21, TAS-20, DSQ-40; G8 for patients and ZBI for caregivers. The study’s follow-up included an initial administration, referred to as T0, followed by subsequent administrations (T1, T2, T3, T4, and so on) every three months. The document is structured into three chapters. The first chapter addresses the biological bases of cancer, its causes, risk factors, and the management of cancer patients. The second chapter presents theoretical reflections on the experience of illness and aging, framed within a psychodynamic psychoanalytic context, discussing a journey of lost idealizations, suffering, pain, and the achievement of a new continuity. The third part reflects on the results of the research-intervention project using SPSS statistical software. At the end of the chapter, significant correlations arising from the questionnaire responses are discussed, along with the differences highlighted between the first and second administrations. The results indicate that variables such as gender, age, alexithymia, and defense mechanisms affect levels of depression, anxiety, and stress between the first and second administrations. The socio-demographic characteristic of educational level impacts alexithymia and defense mechanisms, while only these will be influenced by the duration of the illness, reflecting a greater intensity and difficulty in coping with the facts, and by gender, showing a difference between genders. Additionally, some defense mechanisms influence the presence of alexithymia. Finally, variables such as age, education, and psychological variables (depression, anxiety, and stress) affect the perception of caregiving. The future perspective is an increased focus on the cancer experience of elderly patients and the psychological-clinical management of caregivers, with the aim of safeguarding the involved protagonists and also training multidisciplinary groups to provide patients and their families with a physical and mental space to undertake a path of care, acceptance, and protection.
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