The Kristeller maneuver is still a a current maneuver in many delivery rooms. The WHO argue that it is not recommended due to the possible complications associated with it. The goals of the thesis are the detection of the maneuver’s impact in the birth points of Cuneo and of the metropolitan City of Torino, the evaluation of maternal perineal outcomes and of the neonatal Apgar score; also it is intended to emphasize the importance of informed consent importance and the transcription of the procedure in the clinical documentation. The project has been realized through a bibliographic research and the submission of a questionnaire to the third year midwifery students of the Università degli Studi di Torino, during their internships dedicated to childbirth assistance. The bibliographic research and the questionnaire results are the same: the Kristeller maneuver increases perineal lacerations, the incidence of shoulder dystocia, worsens neonatal saturation and the Apgar score. Furthermore, the informed consent albeit a right of the patient is not always guaranteed and the compilation of the clinical documentation albeit a duty of the healthcare professional and does not always duly fulfilled. It also emerges that the maneuver is performed mainly in nulliparous woman beyond the 40th week of gestational age to which labor has been induced or augmented or during operative vaginal delivery. The midwife’s role during delivery assistance with the Kristeller maneuver is to favor the the natural development of labor, to permit the acquisition of informed consent and to favor the communication with the woman and to report what happened in the clinical documentation. It is fundamental to investigate the woman’s past and sustain any disharmony caused by the experience of birth.
La manovra di Kristeller è una manovra ancora attuale in molte sale part. L’OMS sostiene che non sia raccomandata per le possibili complicanze ad essa associate. Gli obiettivi della tesi sono la rilevazione dell’incidenza della manovra nei Punti Nascita di Cuneo e della Città metropolitana di Torino, la valutazione degli esiti perineali materni e del punteggio di Apgar neonatale. Inoltre, si intende sottolineare l’importanza del consenso informato e della trascrizione della procedura nella documentazione clinica. Il progetto è stato realizzato mediante una ricerca bibliografica e la somministrazione di un questionario alle studentesse del terzo anno del Corso di Laurea in Ostetricia dell’Università degli Studi di Torino, durante i tirocini dedicati all’assistenza al parto. I risultati della ricerca bibliografica e del questionario si equivalgono: la manovra di Kristeller aumenta le lacerazioni perineali, l’incidenza di distocia di spalla, peggiora la saturazione neonatale e il punteggio di Apgar. Inoltre il consenso informato pur essendo un diritto della persona assistita, non sempre viene garantito, così come la compilazione della cartella clinica è un dovere del professionista sanitario che non sempre viene assolto. Dal questionario emerge anche che la manovra venga eseguita soprattutto in primipare oltre le 40 settimane di età gestazionale alle quali il travaglio di parto è stato indotto o aumentato o durante il parto vaginale operativo. In conclusione, il ruolo dell’Ostetrica/o, durante l’assistenza al parto, è di accompagnare il naturale svolgimento del travaglio, favorendo l’acquisizione del consenso informato la comunicazione con la donna e riportando quanto accaduto nella documentazione clinica. Fondamentale è indagare il vissuto della donna e sostenere eventuali disarmonie dovute all’esperienza della nascita.
Manovra di Kristeller: realtà e invisibilità
PASCHETTO, GIORGIA
2021/2022
Abstract
La manovra di Kristeller è una manovra ancora attuale in molte sale part. L’OMS sostiene che non sia raccomandata per le possibili complicanze ad essa associate. Gli obiettivi della tesi sono la rilevazione dell’incidenza della manovra nei Punti Nascita di Cuneo e della Città metropolitana di Torino, la valutazione degli esiti perineali materni e del punteggio di Apgar neonatale. Inoltre, si intende sottolineare l’importanza del consenso informato e della trascrizione della procedura nella documentazione clinica. Il progetto è stato realizzato mediante una ricerca bibliografica e la somministrazione di un questionario alle studentesse del terzo anno del Corso di Laurea in Ostetricia dell’Università degli Studi di Torino, durante i tirocini dedicati all’assistenza al parto. I risultati della ricerca bibliografica e del questionario si equivalgono: la manovra di Kristeller aumenta le lacerazioni perineali, l’incidenza di distocia di spalla, peggiora la saturazione neonatale e il punteggio di Apgar. Inoltre il consenso informato pur essendo un diritto della persona assistita, non sempre viene garantito, così come la compilazione della cartella clinica è un dovere del professionista sanitario che non sempre viene assolto. Dal questionario emerge anche che la manovra venga eseguita soprattutto in primipare oltre le 40 settimane di età gestazionale alle quali il travaglio di parto è stato indotto o aumentato o durante il parto vaginale operativo. In conclusione, il ruolo dell’Ostetrica/o, durante l’assistenza al parto, è di accompagnare il naturale svolgimento del travaglio, favorendo l’acquisizione del consenso informato la comunicazione con la donna e riportando quanto accaduto nella documentazione clinica. Fondamentale è indagare il vissuto della donna e sostenere eventuali disarmonie dovute all’esperienza della nascita.File | Dimensione | Formato | |
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