Oggigiorno, l’utilizzo del cavallo da tiro nell’ambiente forestale viene valorizzato solo come una tecnica di nicchia, oppure considerata una tecnica obsoleta e, pertanto, priva di interesse. Infatti, in linea generale, si ritiene che i metodi di lavoro debbano evolversi solamente verso l’individuazione di nuove tecnologie sempre più all’avanguardia e non al riadattamento di tecniche impiegate nei tempi passati. Sulla base di tale affermazione, l’obiettivo del presente elaborato è quello di analizzare vantaggi e svantaggi dell’utilizzo del cavallo nelle operazioni di concentramento ed esbosco del legname comparandoli con quelli ottenibili con l’impiego del trattore forestale. L’analisi di diversi studi, eseguiti nel corso degli ultimi anni, ha permesso di confrontare le due tecniche di lavoro sotto l’aspetto economico (costi di esercizio) ed operativo (produttività del lavoro) in relazione al volume di legname lavorato, alla pendenza del terreno, alla distanza di esbosco e all’impatto ambientale (sostenibilità ambientale). Dall’elaborazione dei dati è emerso che, l’utilizzo del cavallo può essere competitivo se confrontato con le macchine tecnologicamente avanzate soprattutto quando si opera nelle aree sensibili (aree protette), dove è indispensabile una maggiore attenzione all’integrità del suolo e all’ambiente circostante. Ovviamente, la trazione animale non potrà mai sostituire la trazione meccanica, ma può risultare una valida alternativa in molte situazioni operative per migliorare la gestione forestale non solo a livello nazionale, ma anche internazionale.
Trazione animale nel mondo forestale: vantaggi e svantaggi
DAVOLI, ELENA
2021/2022
Abstract
Oggigiorno, l’utilizzo del cavallo da tiro nell’ambiente forestale viene valorizzato solo come una tecnica di nicchia, oppure considerata una tecnica obsoleta e, pertanto, priva di interesse. Infatti, in linea generale, si ritiene che i metodi di lavoro debbano evolversi solamente verso l’individuazione di nuove tecnologie sempre più all’avanguardia e non al riadattamento di tecniche impiegate nei tempi passati. Sulla base di tale affermazione, l’obiettivo del presente elaborato è quello di analizzare vantaggi e svantaggi dell’utilizzo del cavallo nelle operazioni di concentramento ed esbosco del legname comparandoli con quelli ottenibili con l’impiego del trattore forestale. L’analisi di diversi studi, eseguiti nel corso degli ultimi anni, ha permesso di confrontare le due tecniche di lavoro sotto l’aspetto economico (costi di esercizio) ed operativo (produttività del lavoro) in relazione al volume di legname lavorato, alla pendenza del terreno, alla distanza di esbosco e all’impatto ambientale (sostenibilità ambientale). Dall’elaborazione dei dati è emerso che, l’utilizzo del cavallo può essere competitivo se confrontato con le macchine tecnologicamente avanzate soprattutto quando si opera nelle aree sensibili (aree protette), dove è indispensabile una maggiore attenzione all’integrità del suolo e all’ambiente circostante. Ovviamente, la trazione animale non potrà mai sostituire la trazione meccanica, ma può risultare una valida alternativa in molte situazioni operative per migliorare la gestione forestale non solo a livello nazionale, ma anche internazionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/84552