BACKGROUND Today, technological development provide otoneurologists with a range of highly innovative instrumentation, that allow for almost complete examination of the delicate and complex balance organ. Alongside this considerable technological development, pre-instrumental study remains of great value, namely the patient interview with medical history, as well as observation of spontaneous signs through objective examination. These are some quick and simple non-instrumental clinical tests that are included in the bedside examination of the dizzy patient. Although they have been superseded by new technological instrumental tests, these tests are recommended by the entire scientific community and must continue to be performed; in fact, a clinical evaluation associated with a well-structured medical history allows for a diagnostic hypothesis to be reached without the use of sophisticated, cumbersome, and costly instruments in terms of both cost and energy. OBJECTIVES The objective of this study is therefore to quantify the diagnostic validity of segmental tonic tests, defining both their limits and the great advantages that these tests can bring to diagnostic completion. METHODS The study was conducted on 100 patients admitted to the Otoneurology service at the ORL Audiology Complex Structure of the University of Turin, in the period between January 1st, 2022, and December 31st, 2022. The causes of pathology are the most varied, having decided to take a purely chronological sample and without any selection bias, simply including all patients who consecutively came to our observation within the defined time frame. We evaluated the patient with both a non-instrumental approach and a moretechnological approach.From the clinical assessment standpoint, patients underwent a Dizziness Handicap Inventory (DHI) test to assess the impact of vestibular deficit on quality of life. We proceeded with otoscopic and audiometric evaluation so as to assess ORL objectivity, followed by a Bedside examination including Romberg's test and its sensitized variant, Mingazzini's test and walking tests were then performed. While for the instrumental side, the patient underwent the video Head impulse Test on the three semicircular canals, the vibratory test with videonystagmography and the bithermal caloric test. RESULTS Bedside study of patients revealed diagnostic elements for pathology of the labyrinthine system by excluding functional alterations of both the visual apparatus, proprioception, and central nervous system. For 57% of the patients the pathological side was found to be on the right, for 43% on the left. With tonic tests, the pathological side was found to be 49% on the right and 37% on the left; with instrumental tests, the pathological side was found to be 38% on the right and 29% on the left. Finally, combining the instrumental and tonic tests, the pathological side is detected for 33% on the right and 25% on the left because of the blurred aspects of pathologies. It is evident that there is a significant correspondence between the segmental tonic tests and the results of the labyrinthine stimulus.CONCLUSIONS This research work highlights that segmental-tonic tests retain great usefulness that is by no means negligible, even in the presence of modern technologies, and allow the clinician to formulate diagnostic hypotheses that the sophisticated instruments then confirmed.
INTRODUZIONE Oggi, lo sviluppo tecnologico mette a disposizione dell’otoneurologo una serie di strumentazioni di grande innovazione, grazie alle quali è possibile esaminare quasi per intero il delicato e complesso organo dell’equilibrio. Accanto a questo considerevole sviluppo tecnologico, rimane però ancora di grande validità lo studio pre-strumentale, vale a dire sia l’interrogatorio del paziente con l’anamnesi, sia l’osservazione dei segni spontanei con l’esame obiettivo. Si tratta di alcune rapide e semplici prove cliniche non strumentali che sono incluse nella Bedside examination del paziente vertiginoso. Difatti una valutazione clinica associata ad una anamnesi ben strutturata permette di raggiungere una ipotesi diagnostica senza l’uso di strumenti sofisticati, ingombranti e dispendiosi in termini di costi e di energia. OBIETTIVI L’obiettivo dello studio è quindi quantificare la validità diagnostica delle prove segmentario toniche, definendo quali siano i limiti, ma anche i grandi vantaggi che queste prove possono portare al completamento diagnostico. PAZIENTI E METODI Lo studio è stato condotto su 100 pazienti afferenti al servizio di Otoneurologia presso la Struttura complessa ORL Audiologia dell'Università di Torino, nel periodo fra il primo gennaio 2022 ed il 31 dicembre 2022.Le cause di patologia sono le più svariate, avendo deciso di prendere un campione puramente cronologico e senza alcun bias di selezione, semplicemente includendo tutti i pazienti che consecutivamente sono giunti alla nostra osservazione nell’arco temporale definito. Abbiamo quindi valutato il paziente con un approccio unicamente non strumentale e con un approccio più tecnologico. Dal versante della valutazione clinica, i pazienti sono stati sottoposti ad un test Dizziness Handicap Inventory (DHI), per valutare l’impatto del deficit vestibolare sulla qualità della vita. Si è poi proseguito con la valutazione otoscopica e audiometrica in modo da valutare l’obiettivita ORL, si è poi effettuata una Bedside examination che include la prova di Romberg e la sua variante sensibilizzata, la prova di Mingazzini e le prove di marcia. Mentre per il versante strumentale il paziente è stato sottoposto al video Head impulse Test sui tre canali semicircolari, al test vibratorio con videonistagmografia e alla prova bicalorica. RISULTATI Lo studio bedside dei pazienti ha permesso di rilevare elementi diagnostici per patologia del sistema labirintico escludendo alterazioni funzionali sia dell’apparato visivo, sia della propriocezione, sia del sistema nervoso centrale. Per il 57% dei pazienti il lato patologico si è rivelato il destro, per il 43% il sinistro. Con le prove toniche il lato patologico si è rilevato per il 49% a destra e per il 37% a sinistra; con le prove strumentali, il lato patologico si è rilevato per il 38% a destra e per il 29% a sinistra. Infine, mettendo insieme le prove strumentali e le prove toniche si individua il lato patologico per il 33% a destra e per il 25% a sinistra. Per cui si evince come vi è una significativa rispondenza fra le prove segmentario toniche ed i risultati dello stimolo labirintico. CONCLUSIONI Emerge da questo lavoro di ricerca che le prove segmentario-toniche conservano grande utilità tutt’altro che trascurabile pur in presenza delle moderne tecnologie e permettono al clinico di formulare ipotesi diagnostiche che poi le sofisticate strumentazioni hanno confermato.
Significato delle prove segmentario toniche nella Bedside Examination del paziente vertiginoso
GIURDANELLA, MARIAUSILIA
2022/2023
Abstract
INTRODUZIONE Oggi, lo sviluppo tecnologico mette a disposizione dell’otoneurologo una serie di strumentazioni di grande innovazione, grazie alle quali è possibile esaminare quasi per intero il delicato e complesso organo dell’equilibrio. Accanto a questo considerevole sviluppo tecnologico, rimane però ancora di grande validità lo studio pre-strumentale, vale a dire sia l’interrogatorio del paziente con l’anamnesi, sia l’osservazione dei segni spontanei con l’esame obiettivo. Si tratta di alcune rapide e semplici prove cliniche non strumentali che sono incluse nella Bedside examination del paziente vertiginoso. Difatti una valutazione clinica associata ad una anamnesi ben strutturata permette di raggiungere una ipotesi diagnostica senza l’uso di strumenti sofisticati, ingombranti e dispendiosi in termini di costi e di energia. OBIETTIVI L’obiettivo dello studio è quindi quantificare la validità diagnostica delle prove segmentario toniche, definendo quali siano i limiti, ma anche i grandi vantaggi che queste prove possono portare al completamento diagnostico. PAZIENTI E METODI Lo studio è stato condotto su 100 pazienti afferenti al servizio di Otoneurologia presso la Struttura complessa ORL Audiologia dell'Università di Torino, nel periodo fra il primo gennaio 2022 ed il 31 dicembre 2022.Le cause di patologia sono le più svariate, avendo deciso di prendere un campione puramente cronologico e senza alcun bias di selezione, semplicemente includendo tutti i pazienti che consecutivamente sono giunti alla nostra osservazione nell’arco temporale definito. Abbiamo quindi valutato il paziente con un approccio unicamente non strumentale e con un approccio più tecnologico. Dal versante della valutazione clinica, i pazienti sono stati sottoposti ad un test Dizziness Handicap Inventory (DHI), per valutare l’impatto del deficit vestibolare sulla qualità della vita. Si è poi proseguito con la valutazione otoscopica e audiometrica in modo da valutare l’obiettivita ORL, si è poi effettuata una Bedside examination che include la prova di Romberg e la sua variante sensibilizzata, la prova di Mingazzini e le prove di marcia. Mentre per il versante strumentale il paziente è stato sottoposto al video Head impulse Test sui tre canali semicircolari, al test vibratorio con videonistagmografia e alla prova bicalorica. RISULTATI Lo studio bedside dei pazienti ha permesso di rilevare elementi diagnostici per patologia del sistema labirintico escludendo alterazioni funzionali sia dell’apparato visivo, sia della propriocezione, sia del sistema nervoso centrale. Per il 57% dei pazienti il lato patologico si è rivelato il destro, per il 43% il sinistro. Con le prove toniche il lato patologico si è rilevato per il 49% a destra e per il 37% a sinistra; con le prove strumentali, il lato patologico si è rilevato per il 38% a destra e per il 29% a sinistra. Infine, mettendo insieme le prove strumentali e le prove toniche si individua il lato patologico per il 33% a destra e per il 25% a sinistra. Per cui si evince come vi è una significativa rispondenza fra le prove segmentario toniche ed i risultati dello stimolo labirintico. CONCLUSIONI Emerge da questo lavoro di ricerca che le prove segmentario-toniche conservano grande utilità tutt’altro che trascurabile pur in presenza delle moderne tecnologie e permettono al clinico di formulare ipotesi diagnostiche che poi le sofisticate strumentazioni hanno confermato.File | Dimensione | Formato | |
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