Background: The goal of proper hearing rehabilitation is to try to restore binaural hearing for the benefits ensured in understanding language in a noisy environment. In patients suffering from unilateral conductive hearing loss due to malformations of the external and middle ear, in which bone conduction hearing aids are indicated, the device is frequently abandoned. A possible reason could be that the bone amplification determines a simultaneous stimulation of the two cochleae, reducing the phase differences detected by the brainstem, due to diffraction phenomena of the head. In terms of binaurality, benefits from bilateral bone stimulation in case of bilateral conductive hearing loss is reported. The role of bone conduction hearing aids in unilateral conductive hearing loss is not clear. Objectives: this discussion aims to determine whether the unilateral bone conduction hearing aid can improve hearing in noise in a homogeneous group of people with normal hearing with unilateral transmissive pseudo-hearing loss, restoring the binaurality of normoacusis. Materials and Methods: A prospective observational study was performed on 40 normal-hearing patients. After occlusion of the external auditory canal with a silicone plug, in order to induce a temporary unilateral conductive hearing loss, the candidates underwent OSLA test using two speakers, to send the words and the noise, arranged in order to evaluate the summation effect, the squelch effect and the head shadow effect. The test was performed initially with non-occluded ear, then with occluded ear and finally with occluded ear and ipsilateral bone conduction hearing aid. Results: the increase in the signal to noise ratio (SRN) was detected after occlusion, as well as its reduction after application of the hearing aid. The application of the device led to a statistically significant improvement, both in the summation effect and in the head shadow, with an average reduction in SNR of -1.8 (p <0.001) and -2 (p = 0.003) respectively. After the application of the hearing aid, no SNR improvement (p = 0.405) was observed in the configuration to study the squelch effect. To evaluate the real influence of binaural hearing functions in the SNR in monaural occlusion and with the bone conduction hearing aid, we calculated the binaural contrast as defined by Dieudonné and Francart. The median value of the binaural contrast was -1.2 dB in normal hearing conditions, -2.5 dB in monaural occlusion conditions and 0.3 dB with the aid of bone conduction hearing aids. The differences were statistically significant (p <0.001). Conclusions: the analysis of our data shows the importance of bone conduction hearing aid application even in patients with unilateral conductive hearing loss, highlighting an improvement in the perception of speech in noise in specific situations, above all the reduction of the shadow effect dictated by the physical encumbrance of the head. The squelch effect is not totally compromised, which is confirmed by the binaural contrast; however the slight increase in the SNR ratio due to hearing loss is not compensated by the hearing aid application. This may represent an explanation for the reports in literature that highlight the abandonment of the hearing aid in unilateral transmissive hearing loss.
Background: L’obiettivo di una corretta riabilitazione uditiva è cercare di ripristinare l’udito binaurale per i vantaggi assicurati nella comprensione del linguaggio in ambiente rumoroso. Nei pazienti affetti da ipoacusia trasmissiva monolaterale per malformazioni dell’orecchio esterno e medio, in cui siano indicate protesi a conduzione ossea, è frequente l’abbandono del dispositivo. Una possibile causa potrebbe essere che l’amplificazione ossea determina una stimolazione simultanea delle due coclee riducendo le differenze di fase rilevate a livello del tronco, per fenomeni di diffrazione della testa. È riportato beneficio, in termini di binauralità, dalla stimolazione bilaterale per via ossea in caso di ipoacusia trasmissiva bilaterale. Non è chiaro il ruolo della protesi acustica a conduzione ossea nell’ipoacusia trasmissiva monolaterale. Obiettivi: la presente trattazione ha come obiettivo quello di determinare se la protesi a conduzione ossea monolaterale possa migliorare l’udito nel rumore in un gruppo omogeneo di soggetti normoudenti con pseudoipoacusia trasmissiva monolaterale, ristabilendo la binauralità propria della normoacusia. Materiale e Metodi: è stato effettuato uno studio osservazionale prospettico su 40 soggetti normoacusici. Previa occlusione del condotto uditivo esterno con tappo di silicone, al fine di indurre una temporanea ipoacusia trasmissiva monolaterale, i candidati sono stati sottoposti ad OSLA test utilizzando due casse, per inviare le parole e il rumore, disposte al fine di valutare l’effetto sommazione, l’effetto squelch e l’effetto head shadow. Il test è stato eseguito con orecchio non occluso, orecchio occluso ed infine con orecchio occluso e applicazione di protesi acustica a conduzione ossea ipsilaterale. Risultati: è stato riscontrato incremento del rapporto segnale rumore (SRN) dopo l’occlusione e la sua riduzione dopo l’applicazione dell’apparecchio acustico. Quest’ultima ha portato ad un miglioramento statisticamente significativo, sia per quanto riguarda l’effetto sommazione che per l’head shadow, con una riduzione media del SNR di -1,8 (p <0,001) e -2 (p= 0,003) rispettivamente. Dopo l’applicazione protesica, nessun miglioramento del SNR (p=0.405) è stato osservato nella configurazione per studiare l’effetto squelch. Per valutare la reale influenza delle funzioni uditive binaurali nel SNR in occlusione monoaurale e con l'apparecchio acustico a conduzione ossea, abbiamo calcolato il contrasto binaurale come definito da Dieudonné e Francart. Il valore mediano del contrasto binaurale è risultato -1,2 dB in condizioni uditive normali, -2,5 dB in condizioni di occlusione monoaurale e 0,3 dB con l’ausilio dell’apparecchio acustico a conduzione ossea. La differenza è risultata statisticamente significativa (p<0,001). Conclusioni: dall’analisi dei nostri dati emerge l'importanza dell'applicazione protesica a conduzione ossea anche nei pazienti con ipoacusia trasmissiva unilaterale, evidenziando un miglioramento nella percezione del parlato nel rumore in situazioni specifiche, soprattutto per la riduzione dell'effetto ombra dettato dall’ingombro fisico della testa. L’effetto squelch non è totalmente compromesso come confermato anche dal contrasto binaurale, tuttavia il lieve incremento del rapporto SNR dovuto all’ipoacusia non viene compensato dall’applicazione protesica. Questo può rappresentare una giustificazione al dato di letteratura che evidenzia l’abbandono della protesi acustica nelle ipoacusie trasmissive monolaterali.
L'udito binaurale nella riabilitazione uditiva con protesi per via ossea nell'ipoacusia trasmissiva monolaterale
CHIAROLLA, GIOVANNI
2020/2021
Abstract
Background: L’obiettivo di una corretta riabilitazione uditiva è cercare di ripristinare l’udito binaurale per i vantaggi assicurati nella comprensione del linguaggio in ambiente rumoroso. Nei pazienti affetti da ipoacusia trasmissiva monolaterale per malformazioni dell’orecchio esterno e medio, in cui siano indicate protesi a conduzione ossea, è frequente l’abbandono del dispositivo. Una possibile causa potrebbe essere che l’amplificazione ossea determina una stimolazione simultanea delle due coclee riducendo le differenze di fase rilevate a livello del tronco, per fenomeni di diffrazione della testa. È riportato beneficio, in termini di binauralità, dalla stimolazione bilaterale per via ossea in caso di ipoacusia trasmissiva bilaterale. Non è chiaro il ruolo della protesi acustica a conduzione ossea nell’ipoacusia trasmissiva monolaterale. Obiettivi: la presente trattazione ha come obiettivo quello di determinare se la protesi a conduzione ossea monolaterale possa migliorare l’udito nel rumore in un gruppo omogeneo di soggetti normoudenti con pseudoipoacusia trasmissiva monolaterale, ristabilendo la binauralità propria della normoacusia. Materiale e Metodi: è stato effettuato uno studio osservazionale prospettico su 40 soggetti normoacusici. Previa occlusione del condotto uditivo esterno con tappo di silicone, al fine di indurre una temporanea ipoacusia trasmissiva monolaterale, i candidati sono stati sottoposti ad OSLA test utilizzando due casse, per inviare le parole e il rumore, disposte al fine di valutare l’effetto sommazione, l’effetto squelch e l’effetto head shadow. Il test è stato eseguito con orecchio non occluso, orecchio occluso ed infine con orecchio occluso e applicazione di protesi acustica a conduzione ossea ipsilaterale. Risultati: è stato riscontrato incremento del rapporto segnale rumore (SRN) dopo l’occlusione e la sua riduzione dopo l’applicazione dell’apparecchio acustico. Quest’ultima ha portato ad un miglioramento statisticamente significativo, sia per quanto riguarda l’effetto sommazione che per l’head shadow, con una riduzione media del SNR di -1,8 (p <0,001) e -2 (p= 0,003) rispettivamente. Dopo l’applicazione protesica, nessun miglioramento del SNR (p=0.405) è stato osservato nella configurazione per studiare l’effetto squelch. Per valutare la reale influenza delle funzioni uditive binaurali nel SNR in occlusione monoaurale e con l'apparecchio acustico a conduzione ossea, abbiamo calcolato il contrasto binaurale come definito da Dieudonné e Francart. Il valore mediano del contrasto binaurale è risultato -1,2 dB in condizioni uditive normali, -2,5 dB in condizioni di occlusione monoaurale e 0,3 dB con l’ausilio dell’apparecchio acustico a conduzione ossea. La differenza è risultata statisticamente significativa (p<0,001). Conclusioni: dall’analisi dei nostri dati emerge l'importanza dell'applicazione protesica a conduzione ossea anche nei pazienti con ipoacusia trasmissiva unilaterale, evidenziando un miglioramento nella percezione del parlato nel rumore in situazioni specifiche, soprattutto per la riduzione dell'effetto ombra dettato dall’ingombro fisico della testa. L’effetto squelch non è totalmente compromesso come confermato anche dal contrasto binaurale, tuttavia il lieve incremento del rapporto SNR dovuto all’ipoacusia non viene compensato dall’applicazione protesica. Questo può rappresentare una giustificazione al dato di letteratura che evidenzia l’abbandono della protesi acustica nelle ipoacusie trasmissive monolaterali.File | Dimensione | Formato | |
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