Il tasso al quale la biodiversità viene danneggiata a causa dello sviluppo incontrollato delle attività antropiche è sempre più preoccupante. L’uso intensivo del suolo e lo sfruttamento delle risorse naturali stanno impoverendo gli ecosistemi e danneggiando il loro funzionamento, mettendo a rischio la sopravvivenza della stessa specie umana. Questo ha messo in allerta numerose istituzioni e governi che, negli ultimi decenni, si sono mobilitati alla ricerca di strumenti in grado di trovare il giusto compromesso fra crescita economica e impatto ambientale. Tra le soluzioni individuate spiccano i Biodiversity Offsets: uno strumento nato negli Stati Uniti nei primi anni ’70 e pensato per compensare le perdite di biodiversità generatesi dalla realizzazione di progetti ecologicamente impattanti. Da allora, grazie alle loro potenzialità, i Biodiversity Offsets hanno iniziato ad essere implementati in molti paesi del mondo: Brasile, Canada, Australia, Regno Unito e Unione Europea, che ha proposto e formalizzato l’implementazione di questo strumento nel 2011, in occasione della strategia europea per la biodiversità “EU Biodiversity Strategy to 2020”. In questo scenario, purtroppo, l’Italia dimostra di essere fanalino di coda. Rispetto a molti altri paesi europei, infatti, essa non ha ancora sviluppato una policy adeguata, completa ed esaustiva circa l’implementazione di questo strumento sul suolo nazionale. Avviare un processo di conoscenza e analisi critica su questo tema potenzialmente utile, in futuro, a colmare tale lacuna è l'obiettivo principale di questa tesi. Attraverso un’analisi approfondita dei documenti e delle linee guida esistenti in tutto il mondo, è stato possibile capire il funzionamento di questo strumento e individuarne elementi di forza e criticità. Ciò ha permesso di capire su quali aspetti sia necessario concentrarsi per realizzare una proposta di implementazione efficace a livello nazionale e ha condotto all’individuazione di alcuni suggerimenti utili per lo sviluppo di una futura policy sui Biodiversity Offsets in Italia.

Una proposta di implementazione dei Biodiversity Offsets in Italia

PICCARDI, ALESSIA
2021/2022

Abstract

Il tasso al quale la biodiversità viene danneggiata a causa dello sviluppo incontrollato delle attività antropiche è sempre più preoccupante. L’uso intensivo del suolo e lo sfruttamento delle risorse naturali stanno impoverendo gli ecosistemi e danneggiando il loro funzionamento, mettendo a rischio la sopravvivenza della stessa specie umana. Questo ha messo in allerta numerose istituzioni e governi che, negli ultimi decenni, si sono mobilitati alla ricerca di strumenti in grado di trovare il giusto compromesso fra crescita economica e impatto ambientale. Tra le soluzioni individuate spiccano i Biodiversity Offsets: uno strumento nato negli Stati Uniti nei primi anni ’70 e pensato per compensare le perdite di biodiversità generatesi dalla realizzazione di progetti ecologicamente impattanti. Da allora, grazie alle loro potenzialità, i Biodiversity Offsets hanno iniziato ad essere implementati in molti paesi del mondo: Brasile, Canada, Australia, Regno Unito e Unione Europea, che ha proposto e formalizzato l’implementazione di questo strumento nel 2011, in occasione della strategia europea per la biodiversità “EU Biodiversity Strategy to 2020”. In questo scenario, purtroppo, l’Italia dimostra di essere fanalino di coda. Rispetto a molti altri paesi europei, infatti, essa non ha ancora sviluppato una policy adeguata, completa ed esaustiva circa l’implementazione di questo strumento sul suolo nazionale. Avviare un processo di conoscenza e analisi critica su questo tema potenzialmente utile, in futuro, a colmare tale lacuna è l'obiettivo principale di questa tesi. Attraverso un’analisi approfondita dei documenti e delle linee guida esistenti in tutto il mondo, è stato possibile capire il funzionamento di questo strumento e individuarne elementi di forza e criticità. Ciò ha permesso di capire su quali aspetti sia necessario concentrarsi per realizzare una proposta di implementazione efficace a livello nazionale e ha condotto all’individuazione di alcuni suggerimenti utili per lo sviluppo di una futura policy sui Biodiversity Offsets in Italia.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/84384