Introduction: maternal food intake and hydration during labor are recommended, as they determine significant metabolic benefits; moreover, in the model of care to be offered to the assisted person to make the experience of labor and childbirth a positive experience centered on the woman it is important to give the opportunity to take food and to stay hydrated. Unfortunately, even today, this practice can be limited by the fear that there is an evolution of labor with the need for general anesthesia for the execution of an emergency caesarean section, with a risk of pneumonia ab ingestis. Objective: to analyse through bibliographical research the main studies about the effects of maternal nutrition and hydration in labor and to describe maternal nutrition and hydration in the two hours preceding the diagnosis of the active stage of labor, in active labor and in the post partum of the women assisted by the Students of the Degree Course in Obstetrics at different birth settings. Materials and methods: a bibliographical research has been carried out on the subject under consideration; a prospective observational study has been carried out through the administration of a questionnaire . It has investigated the nutrition and hydration assumed by women in labor and also analyzed the outcome of pregnancy and any complications. The questionnaire was proposed to the Students of the Degree Course in Obstetrics in the second and third year, who filled it out during childbirth assistance in clinical internship. Results: 5 systematic reviews and 13 randomized controlled trials were selected and 102 questionnaires were collected about nutrition and hydration by a group of women assisted in labor and childbirth by the Students of the Degree Course in Obstetrics. In the sample analysed, it was found that there is no statistically significant difference between the intake of food and drink versus non-admission in relation to adverse outcomes and type of delivery. It was also found that during the active phase of labor, 51% of assisted women did not take any solid food, 95% was hydrated with fluids taken orally and 36% was hydrated with fluids administered intravenously. Conclusions: the elaboration of the data collected in the questionnaire and the comparison of the results with the data already present in the literature made it possible to have a more precise analysis of how much women in labor actually feed and hydrate themselves and how nutrition and hydration do not have a significant influence on the outcome of pregnancy in terms of type of birth, spontaneous or operative vaginal birth, and on the occurrence of adverse outcomes.

Introduzione: l’alimentazione e l’idratazione materna in travaglio di parto risultano essere raccomandati in quanto determinano rilevanti benefici metabolici; inoltre, nel modello di cure da offrire alla persona assistita per rendere l’esperienza del travaglio e del parto una esperienza positiva centrata sulla donna è importante dare la possibilità di assumere alimenti e di idratarsi. Purtroppo, ancora oggi, tale pratica può essere limitata dal timore che vi sia una evoluzione del travaglio con necessità di anestesia generale per l’esecuzione di un taglio cesareo d’urgenza, con relativo rischio di polmonite ab ingestis. Obiettivi: analizzare attraverso la ricerca bibliografica i principali studi sugli effetti dell’alimentazione e dell’idratazione materna in travaglio di parto e descrivere l’alimentazione e l’idratazione materna nelle due ore precedenti la diagnosi di I stadio attivo di travaglio, in travaglio attivo di parto e nel post partum delle donne assistite dalle Studentesse del Corso di Laurea in Ostetricia in diversi punti nascita. Materiali e metodi: è stata realizzata una ricerca bibliografica sulla tematica in esame; attraverso la somministrazione di un questionario è poi stato condotto uno studio osservazionale prospettico che ha indagato l’alimentazione e l’idratazione assunta dalle donne in travaglio di parto, analizzando anche l’esito della gravidanza e le eventuali complicanze. Il questionario è stato proposto alle Studentesse del Corso di Laurea in Ostetricia al II e III anno che lo hanno compilato durante l’assistenza al parto in tirocinio clinico. Risultati: sono stati selezionati 5 revisioni sistematiche e 13 studi randomizzati controllati e sono stati raccolti 102 questionari relativi all’alimentazione e all’idratazione assunta da un gruppo di donne assistite in travaglio e al parto dalle Studentesse del Corso di Laurea in Ostetricia. Nel campione analizzato è emerso che non vi è una differenza statisticamente significativa tra l’assunzione di alimenti e bevande versus la non assunzione in relazione agli esiti avversi e alla modalità di parto. È stato inoltre rilevato che durante la fase attiva del travaglio di parto il 51% delle donne assistite non ha assunto nessun alimento solido, il 95% si è idratato con fluidi assunti per via orale e il 36% si è idratato con fluidi somministrati per via endovenosa. Conclusioni: l’elaborazione dei dati rilevati dal questionario ed il confronto dei risultati con i dati già presenti in letteratura ha permesso di avere una analisi più precisa di quanto effettivamente si alimentino e si idratino le donne in travaglio di parto e di come l’alimentazione e l’idratazione non abbiano un’influenza significativa sull’esito della gravidanza in termini di modalità di parto, vaginale spontaneo o vaginale operativo, e sul verificarsi di esiti avversi.

ALIMENTAZIONE ED IDRATAZIONE MATERNA IN TRAVAGLIO DI PARTO

BOAGLIO, GIULIA
2021/2022

Abstract

Introduzione: l’alimentazione e l’idratazione materna in travaglio di parto risultano essere raccomandati in quanto determinano rilevanti benefici metabolici; inoltre, nel modello di cure da offrire alla persona assistita per rendere l’esperienza del travaglio e del parto una esperienza positiva centrata sulla donna è importante dare la possibilità di assumere alimenti e di idratarsi. Purtroppo, ancora oggi, tale pratica può essere limitata dal timore che vi sia una evoluzione del travaglio con necessità di anestesia generale per l’esecuzione di un taglio cesareo d’urgenza, con relativo rischio di polmonite ab ingestis. Obiettivi: analizzare attraverso la ricerca bibliografica i principali studi sugli effetti dell’alimentazione e dell’idratazione materna in travaglio di parto e descrivere l’alimentazione e l’idratazione materna nelle due ore precedenti la diagnosi di I stadio attivo di travaglio, in travaglio attivo di parto e nel post partum delle donne assistite dalle Studentesse del Corso di Laurea in Ostetricia in diversi punti nascita. Materiali e metodi: è stata realizzata una ricerca bibliografica sulla tematica in esame; attraverso la somministrazione di un questionario è poi stato condotto uno studio osservazionale prospettico che ha indagato l’alimentazione e l’idratazione assunta dalle donne in travaglio di parto, analizzando anche l’esito della gravidanza e le eventuali complicanze. Il questionario è stato proposto alle Studentesse del Corso di Laurea in Ostetricia al II e III anno che lo hanno compilato durante l’assistenza al parto in tirocinio clinico. Risultati: sono stati selezionati 5 revisioni sistematiche e 13 studi randomizzati controllati e sono stati raccolti 102 questionari relativi all’alimentazione e all’idratazione assunta da un gruppo di donne assistite in travaglio e al parto dalle Studentesse del Corso di Laurea in Ostetricia. Nel campione analizzato è emerso che non vi è una differenza statisticamente significativa tra l’assunzione di alimenti e bevande versus la non assunzione in relazione agli esiti avversi e alla modalità di parto. È stato inoltre rilevato che durante la fase attiva del travaglio di parto il 51% delle donne assistite non ha assunto nessun alimento solido, il 95% si è idratato con fluidi assunti per via orale e il 36% si è idratato con fluidi somministrati per via endovenosa. Conclusioni: l’elaborazione dei dati rilevati dal questionario ed il confronto dei risultati con i dati già presenti in letteratura ha permesso di avere una analisi più precisa di quanto effettivamente si alimentino e si idratino le donne in travaglio di parto e di come l’alimentazione e l’idratazione non abbiano un’influenza significativa sull’esito della gravidanza in termini di modalità di parto, vaginale spontaneo o vaginale operativo, e sul verificarsi di esiti avversi.
ITA
Introduction: maternal food intake and hydration during labor are recommended, as they determine significant metabolic benefits; moreover, in the model of care to be offered to the assisted person to make the experience of labor and childbirth a positive experience centered on the woman it is important to give the opportunity to take food and to stay hydrated. Unfortunately, even today, this practice can be limited by the fear that there is an evolution of labor with the need for general anesthesia for the execution of an emergency caesarean section, with a risk of pneumonia ab ingestis. Objective: to analyse through bibliographical research the main studies about the effects of maternal nutrition and hydration in labor and to describe maternal nutrition and hydration in the two hours preceding the diagnosis of the active stage of labor, in active labor and in the post partum of the women assisted by the Students of the Degree Course in Obstetrics at different birth settings. Materials and methods: a bibliographical research has been carried out on the subject under consideration; a prospective observational study has been carried out through the administration of a questionnaire . It has investigated the nutrition and hydration assumed by women in labor and also analyzed the outcome of pregnancy and any complications. The questionnaire was proposed to the Students of the Degree Course in Obstetrics in the second and third year, who filled it out during childbirth assistance in clinical internship. Results: 5 systematic reviews and 13 randomized controlled trials were selected and 102 questionnaires were collected about nutrition and hydration by a group of women assisted in labor and childbirth by the Students of the Degree Course in Obstetrics. In the sample analysed, it was found that there is no statistically significant difference between the intake of food and drink versus non-admission in relation to adverse outcomes and type of delivery. It was also found that during the active phase of labor, 51% of assisted women did not take any solid food, 95% was hydrated with fluids taken orally and 36% was hydrated with fluids administered intravenously. Conclusions: the elaboration of the data collected in the questionnaire and the comparison of the results with the data already present in the literature made it possible to have a more precise analysis of how much women in labor actually feed and hydrate themselves and how nutrition and hydration do not have a significant influence on the outcome of pregnancy in terms of type of birth, spontaneous or operative vaginal birth, and on the occurrence of adverse outcomes.
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
923858_tesiboagliogiulia.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.66 MB
Formato Adobe PDF
1.66 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/84382