Control-F: alla ricerca di un'educazione sessuale più inclusiva ​

Affective and relational sex education is a necessary and useful path for all people from childhood through adulthood. However, in Italy, there is no institutionalized, holistic and inclusive path that meets the appropriate criteria to address this issue. Sexuality, affectivity and relationships with other people are aspects of human life that influence and characterize the experiences of each of us. They are often learned over time through indirect teachings and/or from other people’s personal experiences. In this lecture the aim is to create a broad and structured path that would explore some of the social and cultural issues underlying the way sexuality is understood and experienced. The final goal is to argue the reasons for desiring a more inclusive sexual, affective and relational education which include all sexual and romantic identities and orientations. The course is structured starting from a sexual identity analysis. In this first part we want to focus the attention on the cultural, rather than biological, aspect of everything related to people's sexual and romantic identities and orientations. The decision to delve into this matter is justified by the desire to increase knowledge and awareness around topics such as biological sex and gender identity, which are perceived and experienced in a binary way in our society. In the second chapter we want to focus on a vast and complex issue that is very present in our society: the gender-based violence. Some of its expressions, which are not always visible and known, are analysed; they fuel a culture of violence against people of the female gender. The knowledge of this phenomenon is necessary to better structure prevention and, above all, try to change some of the fundamentals that, to date, are widely shared in our society. In the third chapter sex education is addressed starting from the assumptions and pedagogical models that have accompanied it throughout the Italian history. A historical excursus is presented to delve into some of the most significant laws of the last two decades, which have tried to respond to the contingent needs of different periods. Some of the most important European documents on this issue are presented. Finally, the fourth chapter is devoted to practical experiences of sex education in different territories. Starting from the Dutch project, an important pioneer project in the field of sexuality is presented. Following its example, the project born in Bologna, which then spread to most of Emilia-Romagna, is described. The aim was to propose a focus on the Turin area through direct interviews with the people responsible for and founders of several sexual and affective education pathways, implemented in different contexts: some of them have been proposed online, others in the city's public spaces, still others through books and articles and finally with in-person workshops. The professional educator is a figure whose role is to accompany the beneficiary of services for a part of their lives, interacting with the complexity that characterizes human beings. For this reason it is important that some educators have specific knowledge about these issues. All people in this professional category should have the basic knowledge to understand the single person’s development, not judging him/her in their behavioural choices and to accommodate their needs and desires.

L’educazione sessuale affettiva e relazionale è un percorso necessario ed utile a tutte le persone a partire dall’infanzia, fino all’età adulta. Tuttavia, in Italia, non esiste un percorso istituzionalizzato, olistico ed inclusivo che rispetti i criteri adeguati ad affrontare questo tema. La sessualità, l’affettività e le relazioni con le altre persone, sono aspetti della vita umana che influenzano e caratterizzano le esperienze di ciascunə che si apprendono nel tempo attraverso insegnamenti indiretti e, spesso, imparando dalle proprie esperienze personali. In questa dissertazione si è voluto creare un percorso ampio e strutturato che approfondisse alcune tematiche sociali e culturali alla base del modo di intendere e di vivere la sessualità. L’obiettivo finale è argomentare le motivazioni che portano a desiderare un’educazione sessuale, affettiva e relazionale maggiormente inclusiva di tutte le identità e gli orientamenti sessuali e romantici. Il percorso si struttura partendo dall’analisi dell’identità sessuale. In questa prima parte si vuole portare l’attenzione sull’aspetto culturale, più che biologico, di tutto ciò che riguarda le identità e gli orientamenti sessuali e romantici delle persone. La scelta di approfondire questo tema è motivata dalla volontà di aumentare le conoscenze e la consapevolezza intorno ad argomenti come il sesso biologico e l’identità di genere, i quali vengono percepiti e vissuti in modo binario nella nostra società. Nel secondo capitolo ci si vuole soffermare su un tema vasto e complesso molto presente nella nostra società: la violenza di genere. Se ne analizzano alcune delle sue espressioni, non sempre visibili e conosciute, ma che alimentano una cultura della violenza nei confronti delle persone di genere femminile. La conoscenza di questo fenomeno è necessaria per strutturare una prevenzione migliore e, soprattutto, per provare a cambiare alcuni dei fondamenti che, ad oggi, sono largamente condivisi nella nostra società. Nel terzo capitolo viene affrontata l’educazione sessuale partendo dagli assunti e dai modelli pedagogici che l’hanno accompagnata nel corso della storia italiana. Viene presentato un excursus storico per approfondire alcune delle leggi più significative degli ultimi vent’anni, le quali hanno provato a dare una risposta ai bisogni contingenti dei diversi periodi. Vengono presentati alcuni dei più importanti documenti europei in merito a questo tema. Infine, il quarto capitolo è dedicato alle esperienze pratiche di educazione sessuale su diversi territori. Partendo da quello olandese, viene presentato un importante progetto pioniere nel campo della sessualità. Sul suo esempio, viene descritto il progetto nato a Bologna, che si è poi diffuso in gran parte dell’Emilia-Romagna. Si è voluto proporre un focus sul territorio torinese attraverso interviste dirette alle persone responsabili e fondatrici di alcuni percorsi di educazione sessuale ed affettiva, realizzati in contesti diversi: alcuni proposti online, altri negli spazi pubblici della città, altri ancora attraverso libri e articoli ed infine con laboratori in presenza. L’educatore professionale è una figura che ha il ruolo di accompagnare lɜ beneficiarɜ dei servizi per una parte della loro vita, interagendo con la complessità che caratterizza gli esseri umani. Per questo motivo è importante che alcuni educatori abbiano conoscenze specifiche in merito a questi temi.