Il capitalismo e la globalizzazione hanno rivoluzionato la società moderna. Eppure, ciò è avvenuto a un grande prezzo: dimenticarsi della responsabilità di ognuno nella protezione del bene collettivo. È in questo contesto che nasce il concetto di Corporate Social Responsibility (CSR), ovvero il riconoscimento da parte delle imprese della responsabilità che detengono sul benessere collettivo, inteso in termini di mercato, persone, ambiente e società nel suo insieme. Il seguente elaborato si propone di contribuire alla ricerca in questo ambito indagando i punti di differenza e di contatto nelle declinazioni CSR di Italia e Cina, ragionando, inoltre, dei possibili risvolti nella strategia CSR di un’azienda che si muove in entrambi i territori. La tesi delinea anzitutto un quadro teorico esaustivo circa l’emergenza e le fasi di sviluppo della CSR globale attraverso lo studio della letteratura esistente e delle principali istituzioni internazionali in questo ambito. Successivamente, la lente di ricerca si sposta sull’impresa e sulla CSR nazionale, individuando le motivazioni e le pressioni interne ed esterne alle aziende in grado di direzionare le imprese verso un comportamento socialmente responsabile, insieme ai fattori che moderano la pratica nei confini nazionali, riconosciuti in termini di variabili culturali, societarie, politiche, economiche e di contatto con l’esterno. Previa l’analisi delle declinazioni regionali di Unione Europea e Asia Orientale, si osserva la pratica CSR nei confini nazionali di Italia e Cina. Attraverso la rassegna delle caratteristiche principali dei due sistemi-paese e le conseguenze sulla declinazione nazionale di CSR, attraverso l’analisi linguistica qualitativa e quantitativa dei testi istituzionali della CSR nei due paesi, e, infine, attraverso lo spaccato sull’attuazione concreta della CSR offerto dalle percezioni e dalle opinioni degli imprenditori e delle imprenditrici piemontesi sulla CSR italiana e cinese, sono stati identificati i rispettivi framework nazionali su questo tema insieme agli attori, le istituzioni e i meccanismi principali in grado di stabilire la direzione e gli obiettivi delle strategie aziendali sulla responsabilità sociale d’impresa nei due paesi. Il contributo di questa ricerca si individua prima di tutto nell’osservazione dei punti di contatto delle due CSR nazionali, riconosciuti nella compatibilità in termini di sistemi culturale, valoriale, politico e, nel caso italiano, anche legislativo, con i principi e valori della responsabilità sociale d’impresa in entrambi i territori, insieme agli effetti dello shock socioeconomico esogeno dato dalla pandemia da SARS-CoV-2 sul picco di adesioni delle imprese all’UNGC e, in generale, a una generale presa di coscienza da parte degli attori economici circa la necessità di un cambiamento sostanziale del sistema economico. D’altra parte, emergono due pratiche di CSR complessivamente differenti. In Italia si delinea un coinvolgimento allo stesso tempo attivo e inclusivo, disperso e frammentato, in cui la CSR viene declinata in termini strategici di mercato ed è profondamente influenzata dalla pratica europea. D’altra parte, in Cina emerge una CSR “con caratteristiche cinesi” permeata dal Partito-Stato, vale a dire un’applicazione adattata alla realtà industriale cinese e, soprattutto, in armonia con il più ampio indirizzo politico nazionale.
Corporate Social Responsibility (CSR): una comparazione tra Italia e Cina
PIETROSANTI, GIULIA
2021/2022
Abstract
Il capitalismo e la globalizzazione hanno rivoluzionato la società moderna. Eppure, ciò è avvenuto a un grande prezzo: dimenticarsi della responsabilità di ognuno nella protezione del bene collettivo. È in questo contesto che nasce il concetto di Corporate Social Responsibility (CSR), ovvero il riconoscimento da parte delle imprese della responsabilità che detengono sul benessere collettivo, inteso in termini di mercato, persone, ambiente e società nel suo insieme. Il seguente elaborato si propone di contribuire alla ricerca in questo ambito indagando i punti di differenza e di contatto nelle declinazioni CSR di Italia e Cina, ragionando, inoltre, dei possibili risvolti nella strategia CSR di un’azienda che si muove in entrambi i territori. La tesi delinea anzitutto un quadro teorico esaustivo circa l’emergenza e le fasi di sviluppo della CSR globale attraverso lo studio della letteratura esistente e delle principali istituzioni internazionali in questo ambito. Successivamente, la lente di ricerca si sposta sull’impresa e sulla CSR nazionale, individuando le motivazioni e le pressioni interne ed esterne alle aziende in grado di direzionare le imprese verso un comportamento socialmente responsabile, insieme ai fattori che moderano la pratica nei confini nazionali, riconosciuti in termini di variabili culturali, societarie, politiche, economiche e di contatto con l’esterno. Previa l’analisi delle declinazioni regionali di Unione Europea e Asia Orientale, si osserva la pratica CSR nei confini nazionali di Italia e Cina. Attraverso la rassegna delle caratteristiche principali dei due sistemi-paese e le conseguenze sulla declinazione nazionale di CSR, attraverso l’analisi linguistica qualitativa e quantitativa dei testi istituzionali della CSR nei due paesi, e, infine, attraverso lo spaccato sull’attuazione concreta della CSR offerto dalle percezioni e dalle opinioni degli imprenditori e delle imprenditrici piemontesi sulla CSR italiana e cinese, sono stati identificati i rispettivi framework nazionali su questo tema insieme agli attori, le istituzioni e i meccanismi principali in grado di stabilire la direzione e gli obiettivi delle strategie aziendali sulla responsabilità sociale d’impresa nei due paesi. Il contributo di questa ricerca si individua prima di tutto nell’osservazione dei punti di contatto delle due CSR nazionali, riconosciuti nella compatibilità in termini di sistemi culturale, valoriale, politico e, nel caso italiano, anche legislativo, con i principi e valori della responsabilità sociale d’impresa in entrambi i territori, insieme agli effetti dello shock socioeconomico esogeno dato dalla pandemia da SARS-CoV-2 sul picco di adesioni delle imprese all’UNGC e, in generale, a una generale presa di coscienza da parte degli attori economici circa la necessità di un cambiamento sostanziale del sistema economico. D’altra parte, emergono due pratiche di CSR complessivamente differenti. In Italia si delinea un coinvolgimento allo stesso tempo attivo e inclusivo, disperso e frammentato, in cui la CSR viene declinata in termini strategici di mercato ed è profondamente influenzata dalla pratica europea. D’altra parte, in Cina emerge una CSR “con caratteristiche cinesi” permeata dal Partito-Stato, vale a dire un’applicazione adattata alla realtà industriale cinese e, soprattutto, in armonia con il più ampio indirizzo politico nazionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/84157