Il presente lavoro di tesi, come suggerito dal titolo, ha come obbiettivo principale quello di analizzare le politiche neoliberiste in America Latina, in particolare attraverso l’analisi e il confronto dei casi di Cile e Argentina. L’espressione Washington Consensus risale al 1990 e venne usata per la prima volta dall’economista John Williamson nell’intento di definire l’insieme di politiche condivise dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) e dalla Banca Mondiale (istituzioni che si trovavano tutte a Washington), orientate a realizzare, all’interno delle economie dei paesi latinoamericani attraversati dalla crisi dei debiti, le condizioni per avere accesso al mercato internazionale dei crediti e, al contempo, ottenere stabilità politica e crescita economica. Williamson utilizzò questo termine per descrivere un insieme di dieci direttive di politica economica considerate da lui il pacchetto standard da destinare ai paesi in via di sviluppo che si fossero trovati in una situazione di crisi economica. “Il consensus come inizialmente stilato da Williamson includeva 10 larghi gruppi di suggerimenti in materia economica abbastanza specifici: 1. Una politica fiscale molto disciplinata volta a evitare forti deficit fiscali rispetto al prodotto interno lordo; 2. Il riaggiustamento della spesa pubblica verso interventi mirati: si raccomanda di limitare “i sussidi indiscriminati” e di favorire invece interventi a sostegno della crescita e delle fasce più deboli, come le spese per l’istruzione di base, per la sanità di base e per lo sviluppo di infrastrutture; 3. Riforma del sistema tributario, volta all’allargamento della base fiscale (intesa come somma globale delle singole basi imponibili) e all’abbassamento dell’aliquota marginale; Tassi di interesse reali (cioè scontati della componente puramente inflativa) moderatamente positivi; 4. Tassi di cambio della moneta locale determinati dal mercato; 5. Liberalizzazione del commercio e delle importazioni, in particolare con la soppressione delle restrizioni quantitative e con il mantenimento dei dazi ad un livello basso e uniforme; 6. Apertura e liberalizzazione degli investimenti provenienti dall’estero; 7. Privatizzazione delle aziende statali; 8. Deregulation: abolizione delle regole che impediscono l’entrata nel mercato o che limitano la competitività, eccetto per quel che riguarda le condizioni di sicurezza, di tutela dell’ambiente e di tutela del consumatore e un discreto controllo delle istituzioni finanziarie; 9. Tutela del diritto di proprietà privata” . Tale elenco portava alla formalizzazione dei principi fondamentali del paradigma economico neoliberale, che da lì a poco avrebbe riguardato il ciclo di globalizzazione nel tardo Novecento. In riferimento a quanto appena descritto, il presente lavoro si articola pertanto in quattro capitoli che si andranno a definire nella seguente maniera. Nel primo capitolo verrà presentato il quadro storico latinoamericano, partendo dal decennio successivo alla Seconda Guerra Mondiale, epoca caratterizzata da grandi trasformazioni a livello economico, politico e sociale. Inoltre, si osserverà l’importante ruolo degli Stati Uniti in questa delicata fase storica, fino ad arrivare alla crisi economica che ha travolto la regione tra il 1980 e il 1990. Nel secondo capitolo ci occuperemo dell’origine e dell’affermazione del Washington Consensus. Inizialmente andremo ad analizzare le origini del pensiero neoli
Washington Consensus: le politiche neoliberiste in America Latina
SARDU, MARTINA
2021/2022
Abstract
Il presente lavoro di tesi, come suggerito dal titolo, ha come obbiettivo principale quello di analizzare le politiche neoliberiste in America Latina, in particolare attraverso l’analisi e il confronto dei casi di Cile e Argentina. L’espressione Washington Consensus risale al 1990 e venne usata per la prima volta dall’economista John Williamson nell’intento di definire l’insieme di politiche condivise dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) e dalla Banca Mondiale (istituzioni che si trovavano tutte a Washington), orientate a realizzare, all’interno delle economie dei paesi latinoamericani attraversati dalla crisi dei debiti, le condizioni per avere accesso al mercato internazionale dei crediti e, al contempo, ottenere stabilità politica e crescita economica. Williamson utilizzò questo termine per descrivere un insieme di dieci direttive di politica economica considerate da lui il pacchetto standard da destinare ai paesi in via di sviluppo che si fossero trovati in una situazione di crisi economica. “Il consensus come inizialmente stilato da Williamson includeva 10 larghi gruppi di suggerimenti in materia economica abbastanza specifici: 1. Una politica fiscale molto disciplinata volta a evitare forti deficit fiscali rispetto al prodotto interno lordo; 2. Il riaggiustamento della spesa pubblica verso interventi mirati: si raccomanda di limitare “i sussidi indiscriminati” e di favorire invece interventi a sostegno della crescita e delle fasce più deboli, come le spese per l’istruzione di base, per la sanità di base e per lo sviluppo di infrastrutture; 3. Riforma del sistema tributario, volta all’allargamento della base fiscale (intesa come somma globale delle singole basi imponibili) e all’abbassamento dell’aliquota marginale; Tassi di interesse reali (cioè scontati della componente puramente inflativa) moderatamente positivi; 4. Tassi di cambio della moneta locale determinati dal mercato; 5. Liberalizzazione del commercio e delle importazioni, in particolare con la soppressione delle restrizioni quantitative e con il mantenimento dei dazi ad un livello basso e uniforme; 6. Apertura e liberalizzazione degli investimenti provenienti dall’estero; 7. Privatizzazione delle aziende statali; 8. Deregulation: abolizione delle regole che impediscono l’entrata nel mercato o che limitano la competitività, eccetto per quel che riguarda le condizioni di sicurezza, di tutela dell’ambiente e di tutela del consumatore e un discreto controllo delle istituzioni finanziarie; 9. Tutela del diritto di proprietà privata” . Tale elenco portava alla formalizzazione dei principi fondamentali del paradigma economico neoliberale, che da lì a poco avrebbe riguardato il ciclo di globalizzazione nel tardo Novecento. In riferimento a quanto appena descritto, il presente lavoro si articola pertanto in quattro capitoli che si andranno a definire nella seguente maniera. Nel primo capitolo verrà presentato il quadro storico latinoamericano, partendo dal decennio successivo alla Seconda Guerra Mondiale, epoca caratterizzata da grandi trasformazioni a livello economico, politico e sociale. Inoltre, si osserverà l’importante ruolo degli Stati Uniti in questa delicata fase storica, fino ad arrivare alla crisi economica che ha travolto la regione tra il 1980 e il 1990. Nel secondo capitolo ci occuperemo dell’origine e dell’affermazione del Washington Consensus. Inizialmente andremo ad analizzare le origini del pensiero neoliFile | Dimensione | Formato | |
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