Background: Pediatric HSCT represents an effective therapeutic option in the treatment of various oncologic and nononcologic diseases. Some crucial aspects in view of HSCT are donor selection and selection of the source of stem cells to be infused. The procedure of HSCT is articulate and complex, and the actual infusion is preceded by a phase of drug therapy, of varying intensity, aimed at eliminating residual oncologic pathology and creating the immunologic and physical conditions for the infused stem cells to take root. Several possible complications connected to the procedure are present: in addition to the failure of stem cells to take root, there are complications that result in major implications for motor activity, related as much to the underlying pathology, with related drug treatments, as to the transplant procedure itself. HSCT-related motor problems are particularly significant in preschool patients, as they can impair the early and decisive stages of their neuropsychomotor development. Objective: The objective of this thesis is to investigate the impact of a neuropsychomotor rehabilitation intervention on preschool children undergoing TCSE, also in order to provide some inputs into defining the role of the TNPEE (Neuro and Psychomotor Therapist of the Developmental Age) in the assessment and treatment of these patients. Materials and Methods: The investigation included, in the first place, a literature search conducted on the main databases of biomedical interest, about the impact of neuropsychomotor rehabilitation on preschool children undergoing HSCT. In addition, a retrospective analysis of the clinical-rehabilitation records of preschool patients involved in a study conducted at the Stem Cell Transplant Unit and the Neuropsychiatric Rehabilitation Service of the Ospedale Infantile Regina Margherita (OIRM) in Turin between 2016 and 2020 was performed. Isolating the preschool patients population from the original sample, a statistical analysis was carried out to evaluate both specific motor outcomes and the feasibility of the proposed rehabilitation program. Finally, a clinical internship experience was conducted at the Neuropsychiatric Rehabilitation Service and SCTU OIRM aimed at directly testing the potential of neuropsychomotor intervention on a preschool-aged patient undergoing HSCT in the months before the admission and during the stay at SCTU. Results: The literature search resulted in the selection of 13 clinical studies and 3 literature reviews. Retrospective analysis of clinical-rehabilitation records identified a total sample of 28 preschool children, including 12 with complete data and 16 with incomplete data. Statistical analysis revealed no significant differences between GI and GC in motor outcomes and adherence to the intervention program. Personal experience involved a patient followed in the months prior to and during her admission to CTCS: through periodic rehabilitation evaluations, the child's neuropsychomotor development was always defined as in line with the expected for age and clinical condition. Conclusion: Neuropsychomotor rehabilitation of preschool children undergoing TCSE is feasible and safe. As also emerged from the scientific literature, it is important that both rehabilitation assessment and intervention are age-differentiated reflecting the specificity of different developmental stages.
Background: Il TCSE in età pediatrica rappresenta un’opzione terapeutica efficace nel trattamento di diverse patologie oncologiche e non oncologiche. In vista del TCSE, risultano cruciali la scelta del donatore e la selezione della fonte delle cellule staminali da infondere. La procedura del TCSE è articolata e complessa e l’infusione effettiva è preceduta da una fase di terapia farmacologica, di variabile intensità, volta ad eliminare la patologia oncologica residua e a creare le condizioni immunologiche e fisiche per l’attecchimento delle cellule staminali infuse. Sono presenti varie possibili complicanze: oltre al mancato attecchimento delle cellule staminali, vi sono complicanze che determinano importanti implicazioni per l’attività motoria, legate tanto alla patologia di base e ai relativi trattamenti farmacologici quanto alla procedura del trapianto. Le problematiche motorie correlate al TCSE sono particolarmente significative nei pazienti in età prescolare, poiché possono compromettere le fasi iniziali e decisive del loro percorso di sviluppo neuropsicomotorio. Obiettivo: L’obiettivo di questa tesi è indagare l’impatto di un intervento riabilitativo neuropsicomotorio sul bambino in età prescolare sottoposto a TCSE, al fine di fornire un contributo alla definizione del ruolo del TNPEE (Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva) nella valutazione e nel trattamento di questi pazienti. Materiali e metodi: L’indagine ha previsto, in primo luogo, una ricerca bibliografica della letteratura scientifica, condotta sui principali database di interesse biomedico, sull’impatto della riabilitazione neuropsicomotoria sul bambino in età prescolare sottoposto a TCSE. In secondo luogo, è stata realizzata un’analisi retrospettiva delle cartelle clinico-riabilitative dei pazienti in età prescolare coinvolti in uno studio condotto presso il CTCS e il Servizio di Riabilitazione Neuropsichiatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita (OIRM) di Torino tra il 2016 e il 2020. Isolata dalla casistica originaria la sottopopolazione dei pazienti in età prescolare, è stata condotta un’analisi statistica volta a valutare tanto gli outcome motori specifici quanto la fattibilità del programma riabilitativo proposto. Infine, è stata svolta un’esperienza di tirocinio clinico presso il Servizio di Riabilitazione Neuropsichiatrica e il CTCS OIRM volta a sperimentare direttamente l’impatto dell’intervento neuropsicomotorio su una paziente di età prescolare sottoposta a TCSE nei mesi precedenti al ricovero e durante la degenza in CTCS. Risultati: La ricerca bibliografica della letteratura scientifica ha portato a selezionare 13 studi clinici e 3 revisioni della letteratura. L’analisi retrospettiva delle cartelle clinico-riabilitative ha consentito di individuare un campione complessivo di 28 soggetti in età prescolare, tra i quali 12 con dati completi e 16 con dati incompleti. L’analisi statistica non ha messo in luce differenze significative tra GI e GC per quanto riguarda gli outcome motori e l’adesione al programma di intervento. L’esperienza personale ha riguardato una paziente seguita nei mesi precedenti e durante il ricovero in CTCS: attraverso le periodiche valutazioni riabilitative lo sviluppo neuropsicomotorio della bambina è sempre stato definito in linea con l’atteso per età e condizioni cliniche. Conclusioni: La riabilitazione neuropsicomotoria dei bambini in età prescolare sottoposti a TCSE è fattibile e sicura. Come emerso anche dalla letteratura, è importante che tanto la valutazione riabilitativa quanto l’intervento siano differenziati per età rispecchiando la specificità delle diverse fasi dello sviluppo.
La riabilitazione neuropsicomotoria dei bambini in età prescolare sottoposti a trapianto di cellule staminali emopoietiche
TENUTI, ADA
2023/2024
Abstract
Background: Il TCSE in età pediatrica rappresenta un’opzione terapeutica efficace nel trattamento di diverse patologie oncologiche e non oncologiche. In vista del TCSE, risultano cruciali la scelta del donatore e la selezione della fonte delle cellule staminali da infondere. La procedura del TCSE è articolata e complessa e l’infusione effettiva è preceduta da una fase di terapia farmacologica, di variabile intensità, volta ad eliminare la patologia oncologica residua e a creare le condizioni immunologiche e fisiche per l’attecchimento delle cellule staminali infuse. Sono presenti varie possibili complicanze: oltre al mancato attecchimento delle cellule staminali, vi sono complicanze che determinano importanti implicazioni per l’attività motoria, legate tanto alla patologia di base e ai relativi trattamenti farmacologici quanto alla procedura del trapianto. Le problematiche motorie correlate al TCSE sono particolarmente significative nei pazienti in età prescolare, poiché possono compromettere le fasi iniziali e decisive del loro percorso di sviluppo neuropsicomotorio. Obiettivo: L’obiettivo di questa tesi è indagare l’impatto di un intervento riabilitativo neuropsicomotorio sul bambino in età prescolare sottoposto a TCSE, al fine di fornire un contributo alla definizione del ruolo del TNPEE (Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva) nella valutazione e nel trattamento di questi pazienti. Materiali e metodi: L’indagine ha previsto, in primo luogo, una ricerca bibliografica della letteratura scientifica, condotta sui principali database di interesse biomedico, sull’impatto della riabilitazione neuropsicomotoria sul bambino in età prescolare sottoposto a TCSE. In secondo luogo, è stata realizzata un’analisi retrospettiva delle cartelle clinico-riabilitative dei pazienti in età prescolare coinvolti in uno studio condotto presso il CTCS e il Servizio di Riabilitazione Neuropsichiatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita (OIRM) di Torino tra il 2016 e il 2020. Isolata dalla casistica originaria la sottopopolazione dei pazienti in età prescolare, è stata condotta un’analisi statistica volta a valutare tanto gli outcome motori specifici quanto la fattibilità del programma riabilitativo proposto. Infine, è stata svolta un’esperienza di tirocinio clinico presso il Servizio di Riabilitazione Neuropsichiatrica e il CTCS OIRM volta a sperimentare direttamente l’impatto dell’intervento neuropsicomotorio su una paziente di età prescolare sottoposta a TCSE nei mesi precedenti al ricovero e durante la degenza in CTCS. Risultati: La ricerca bibliografica della letteratura scientifica ha portato a selezionare 13 studi clinici e 3 revisioni della letteratura. L’analisi retrospettiva delle cartelle clinico-riabilitative ha consentito di individuare un campione complessivo di 28 soggetti in età prescolare, tra i quali 12 con dati completi e 16 con dati incompleti. L’analisi statistica non ha messo in luce differenze significative tra GI e GC per quanto riguarda gli outcome motori e l’adesione al programma di intervento. L’esperienza personale ha riguardato una paziente seguita nei mesi precedenti e durante il ricovero in CTCS: attraverso le periodiche valutazioni riabilitative lo sviluppo neuropsicomotorio della bambina è sempre stato definito in linea con l’atteso per età e condizioni cliniche. Conclusioni: La riabilitazione neuropsicomotoria dei bambini in età prescolare sottoposti a TCSE è fattibile e sicura. Come emerso anche dalla letteratura, è importante che tanto la valutazione riabilitativa quanto l’intervento siano differenziati per età rispecchiando la specificità delle diverse fasi dello sviluppo.File | Dimensione | Formato | |
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