La scelta di finalizzare il mio percorso di studi con una proposta sull’uso della canzone per apprendere e migliorare una lingua straniera è nata dalla mia personale esperienza di madrelingua albanese trasferitosi in Italia per intraprendere il percorso universitario. Avendo utilizzato le canzoni per molti anni “istintivamente”, non avendo avuto conoscenza della ricerca academica che ha esplorato e analizzato questo tema, ho voluto fare una ricerca e analisi di altre testimonianze che come me trovano le canzoni uno strumento didattico importante. Bisogna tenere conto dell’importanza di dare voce alla esplorazione di nuovi strumenti e metodi didattici, in un mondo in costante evoluzione e con nuove esigenze. Nell’ambiente didattico si comincia a sentire la necessità di utilizzare nuove metodologie, (come la danza, la fotografia, etc.) a fianco alla didattica tradizionale e alcune di queste vengono menzionate nel primo capitolo. L’uso della canzone come strumento didattico non è una innovazione recente ma il suo uso nelle scuole e università rimane una pratica poco comune, di conseguenza il suo potenziale rimane inutilizzato. Bisognerebbe prendere esempio dalla storia, quando non esisteva la “memoria” cartacea o virtuale la canzone era uno dei metodi per trasmettere La Conoscenza da generazione in generazione, esempio di questo sono le comunità Aborigene australiane. Le testimonianze sono tante, anche in epoca moderna. La vita di Yan, l’immigrato cinese illegale che si trasferisce in Brasile e diventa cantante di musica popolare brasiliana, ne è un’altra. Il suo caso rappresenta uno dei tanti che traggono dalla canzone non solo benefici linguistici ma anche culturali e sociali. Nel secondo capitolo la canzone viene esaminata da un punto di vista neurologico. Vengo presi in considerazione diversi aspetti e funzioni cognitive come l’influenza della musica sulla memoria, sull’linguaggio e nella psiche dell’individuo. Il terzo capitolo verte sull’analisi proposta tramite la distribuzione di un questionario a parlanti madrelingua albanesi. Lo scopo del questionario è comprendere la diffusione della canzone come metodo formativo tra gli albanesi madrelingua che parlano la lingua italiana, e i risultati ottenuti da tale pratica.
La canzone per l'apprendimento di lingue straniere. Uno studio su apprendenti albanesofoni di lingua italiana
XHAMXHIU, LEDJONA
2021/2022
Abstract
La scelta di finalizzare il mio percorso di studi con una proposta sull’uso della canzone per apprendere e migliorare una lingua straniera è nata dalla mia personale esperienza di madrelingua albanese trasferitosi in Italia per intraprendere il percorso universitario. Avendo utilizzato le canzoni per molti anni “istintivamente”, non avendo avuto conoscenza della ricerca academica che ha esplorato e analizzato questo tema, ho voluto fare una ricerca e analisi di altre testimonianze che come me trovano le canzoni uno strumento didattico importante. Bisogna tenere conto dell’importanza di dare voce alla esplorazione di nuovi strumenti e metodi didattici, in un mondo in costante evoluzione e con nuove esigenze. Nell’ambiente didattico si comincia a sentire la necessità di utilizzare nuove metodologie, (come la danza, la fotografia, etc.) a fianco alla didattica tradizionale e alcune di queste vengono menzionate nel primo capitolo. L’uso della canzone come strumento didattico non è una innovazione recente ma il suo uso nelle scuole e università rimane una pratica poco comune, di conseguenza il suo potenziale rimane inutilizzato. Bisognerebbe prendere esempio dalla storia, quando non esisteva la “memoria” cartacea o virtuale la canzone era uno dei metodi per trasmettere La Conoscenza da generazione in generazione, esempio di questo sono le comunità Aborigene australiane. Le testimonianze sono tante, anche in epoca moderna. La vita di Yan, l’immigrato cinese illegale che si trasferisce in Brasile e diventa cantante di musica popolare brasiliana, ne è un’altra. Il suo caso rappresenta uno dei tanti che traggono dalla canzone non solo benefici linguistici ma anche culturali e sociali. Nel secondo capitolo la canzone viene esaminata da un punto di vista neurologico. Vengo presi in considerazione diversi aspetti e funzioni cognitive come l’influenza della musica sulla memoria, sull’linguaggio e nella psiche dell’individuo. Il terzo capitolo verte sull’analisi proposta tramite la distribuzione di un questionario a parlanti madrelingua albanesi. Lo scopo del questionario è comprendere la diffusione della canzone come metodo formativo tra gli albanesi madrelingua che parlano la lingua italiana, e i risultati ottenuti da tale pratica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/84030