La migrazione marocchina all’estero è un fenomeno ben radicato da oltre un secolo. L’obiettivo della mia ricerca è quello di analizzarlo partendo dal caso studio della regione di Béni Mellal – Khénifra, regione che da decenni si attesta tra le prime per alto tasso emigratorio del Paese. Le domande a cui ho provato a rispondere riguardano, dunque, le cause e le conseguenze di un fenomeno tanto complesso che interconnette non solo persone, ma intere società considerate tra loro “altre”. Cosa spinge, quindi, gli individui a lasciare un paese e cosa le attrae ad un altro? Quali sono le forme (e)migratorie che hanno visto i marocchini protagonisti e perché questa regione ha una rilevanza così elevata nella mobilità verso l’Italia? E, infine, quali sono i risvolti della migrazione nel contesto di approdo e nel contesto d’origine? Per rispondere a tali quesiti ho analizzato, infatti, il fenomeno da una doppia prospettiva, che tenesse in considerazione il paese di partenza e quello di arrivo, strutturando il lavoro in tre capitoli principali in aggiunta ad uno introduttivo e uno conclusivo. Nel primo capitolo l’attenzione verrà posta sulla contestualizzazione storica e spaziale delle forme di migrazione che hanno caratterizzato il Marocco, delineando i cambiamenti della mobilità, dei flussi e delle politiche migratorie. Nel secondo capitolo viene analizzato il contesto emigratorio di Béni Mellal Khénifra, le motivazioni che stanno alla base della mobilità, evidenziando la rappresentazione idilliaca dell’emigrazione, il ruolo delle reti migratorie che definiscono le rotte in uno o nell’altro paese e, infine, la contestualizzazione della pluralità linguistica e culturale della regione attraverso un focus sulle comunità Amazigh. Il terzo ed ultimo capitolo, invece, si propone di evidenziare il ruolo tra paese d’origine e paese di destinazione, partendo dalla concettualizzazione dell’appartenenza identitaria e della pluralità del ‘sentirsi parte’, con specifica attenzione al transnazionalismo e alla creazione del campo transnazionale in cui operano i migranti. Verrà poi affrontata la prospettiva del paese d’immigrazione attraverso quelle che sono le criticità e potenzialità dell’inserimento in un contesto “altro”, per poi concludere sui ritorni delle migrazioni che si declinano in termini economici, umani e sociali.
Forme e trasformazioni della migrazione marocchina: il caso studio della regione di Béni Mellal – Khénifra
TROIANI, SILVIA
2021/2022
Abstract
La migrazione marocchina all’estero è un fenomeno ben radicato da oltre un secolo. L’obiettivo della mia ricerca è quello di analizzarlo partendo dal caso studio della regione di Béni Mellal – Khénifra, regione che da decenni si attesta tra le prime per alto tasso emigratorio del Paese. Le domande a cui ho provato a rispondere riguardano, dunque, le cause e le conseguenze di un fenomeno tanto complesso che interconnette non solo persone, ma intere società considerate tra loro “altre”. Cosa spinge, quindi, gli individui a lasciare un paese e cosa le attrae ad un altro? Quali sono le forme (e)migratorie che hanno visto i marocchini protagonisti e perché questa regione ha una rilevanza così elevata nella mobilità verso l’Italia? E, infine, quali sono i risvolti della migrazione nel contesto di approdo e nel contesto d’origine? Per rispondere a tali quesiti ho analizzato, infatti, il fenomeno da una doppia prospettiva, che tenesse in considerazione il paese di partenza e quello di arrivo, strutturando il lavoro in tre capitoli principali in aggiunta ad uno introduttivo e uno conclusivo. Nel primo capitolo l’attenzione verrà posta sulla contestualizzazione storica e spaziale delle forme di migrazione che hanno caratterizzato il Marocco, delineando i cambiamenti della mobilità, dei flussi e delle politiche migratorie. Nel secondo capitolo viene analizzato il contesto emigratorio di Béni Mellal Khénifra, le motivazioni che stanno alla base della mobilità, evidenziando la rappresentazione idilliaca dell’emigrazione, il ruolo delle reti migratorie che definiscono le rotte in uno o nell’altro paese e, infine, la contestualizzazione della pluralità linguistica e culturale della regione attraverso un focus sulle comunità Amazigh. Il terzo ed ultimo capitolo, invece, si propone di evidenziare il ruolo tra paese d’origine e paese di destinazione, partendo dalla concettualizzazione dell’appartenenza identitaria e della pluralità del ‘sentirsi parte’, con specifica attenzione al transnazionalismo e alla creazione del campo transnazionale in cui operano i migranti. Verrà poi affrontata la prospettiva del paese d’immigrazione attraverso quelle che sono le criticità e potenzialità dell’inserimento in un contesto “altro”, per poi concludere sui ritorni delle migrazioni che si declinano in termini economici, umani e sociali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/83976