Essere madre nella separazione

The purpose of this dissertation is to examine the condition of mothers during the separation of a parental couple, which helps us comprehend how the disparities between men and women in society, as well as the propagation of cultural models and stereotypes based on gender differences, may result from the experience of separation and its effects on the mother figure. Specifically, the analysis focuses on two dysfunctional types of separation, severely conflicting separation and gender-based domestic violence in the split of the parental couple, situations in which gender dynamics appear extremely clearly and expose young children at high risk. Starting with the idea of the child's best interests and the harm that a major parental dispute leading to a separation causes to the latter, and with suggestions on the Social Work's role in assisting family units that encounter such circumstances, they are examined from the standpoint of two issues that are typically the focus of disagreements. First, the choice of a child's regime is discussed in relation to the issue of custody and the most common placement of minor children, taking into account the legal development of their discipline from the Civil Code of 1942 to the Law of 8 February 2006, n. 54, and the Legislative Decree of 28 December 2013, n. 154, as well as statistical information and current jurisprudential practices with a focus on the position of the mother. Second, a consideration of the financial effects of divorce is suggested, paying particular attention to the implications of the latter maternal figure. Subsequently, the issue of gender-based violence against women is discussed in light of the legal development from the Rocco Code of 1930 to Law No. 69 of July 19, 2019, also known as the "Red Code," passing through the "Istanbul Convention," which is the Council of Europe Convention on preventing and combating violence against women and domestic violence, approved on April 7, 2011, and ratified by Italy with Law No. 77. The reflection focuses on the mother's participation in instances of domestic violence, as well as the connection between that violence and separation, together with an analysis of the problem of minors witnessing violence and the detrimental effects it has on them. In addition to examining the instruments of the legal protection of domestic and assisted violence, the Social Work's function and interventions in the aforementioned circumstances are taken into consideration. This paper was written using legal, psychological, sociological, and social service literature review, and is enriched by cases observed during the internship and used in the dissertation to support the arguments presented. Its objective is to understand the unique characteristics of the mother figure in contentious and violent separation, taking into account issues related to the division of labor within the family, women's status in the paid labor market, as well as the many gender stereotypes that must play roles outlining different life paths for men and women, also having an impact on the separative affair.

Questa dissertazione si propone di riflettere sulla condizione di madre all’interno della separazione di coppia genitoriale, attraverso una prospettiva di genere che consenta di comprendere come le diseguaglianze tra uomini e donne all’interno della società, nonché la diffusione di modelli culturali e di stereotipi basati su differenze di genere, possano influenzare l’esperienza separativa e le sue conseguenze per la figura materna. Nello specifico l’analisi verte su due modalità disfunzionali di separazione, la separazione gravemente conflittuale e la violenza domestica di genere nella scissione della coppia genitoriale, situazioni in cui le dinamiche di genere emergono in maniera molto netta e che pongono i figli minori in una condizione di forte rischio. Partendo dal principio del superiore interesse del minore e dall’impatto negativo che su quest’ultimo ha il grave conflitto genitoriale nella separazione, e con cenni al ruolo del Servizio Sociale a supporto dei nuclei familiari che affrontano tali situazioni, si analizzano attraverso una prospettiva di genere due questioni che rappresentano frequentemente l’oggetto delle controversie: in primo luogo si fa riferimento al tema dell’affidamento e del collocamento prevalente dei figli minori, attraverso l’evoluzione normativa della loro disciplina dal Codice Civile del 1942 alla Legge 8 febbraio 2006, n. 54, e al Decreto Legislativo 28 dicembre 2013, n. 154, contestualmente a dati statistici e prassi giurisprudenziali attuali legate alla scelta del loro regime e con focus relativo alla posizione della madre; in secondo luogo, si propone una riflessione sulle conseguenze economiche della separazione, con un particolare riguardo alle ricadute di quest’ultima sulla figura materna. Successivamente si affronta la tematica della violenza contro le donne basata sul genere, considerandone l’evoluzione normativa dal Codice Rocco del 1930 alla Legge 19 luglio 2019, n. 69, nota con il nome “Codice Rosso”, passando per la “Convenzione di Istanbul”, ossia la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, approvata il 7 aprile 2011 e ratificata dall’Italia con la Legge 27 giugno 2013, n. 77. La riflessione ha per oggetto il ruolo della madre nelle situazioni di violenza domestica, nonché il rapporto tra quest’ultima e la separazione, contestualmente ad un’analisi in merito al tema della violenza assistita da minori e all’impatto negativo che essa ha su questi ultimi. Oltre ad esaminare gli strumenti di tutela giuridica della violenza domestica e assistita, si prendono in considerazione il ruolo e gli interventi del Servizio Sociale nelle suddette situazioni. L’elaborato è stato realizzato attraverso una ricerca di letteratura giuridica, psicologica, sociologica e di servizio sociale, ed è arricchito da casi osservati nel corso del tirocinio ed utilizzati nella dissertazione a supporto delle argomentazioni esposte. Il suo obiettivo è quello di cogliere le specificità che connotano la figura materna nella separazione conflittuale e violenta, prendendo in considerazione aspetti relativi alla suddivisione del lavoro in ambito familiare, alla posizione delle donne nel mercato del lavoro retribuito, nonché ai numerosi stereotipi che connotano i ruoli di genere, i quali contribuiscono a delineare diversi percorsi di vita tra uomini e donne incidendo altresì sulla vicenda separativa.