Identità e lavoro: analisi della costruzione identitaria e delle rappresentazioni dell'attività lavorativa in giovani lavoratori precari.

The general idea of this thesis is to relate the question of identity with the working sphere, having young precarious workers as the reference population. Identity is defined as dynamic and multidimensional, not as a unity underlying individual action choices. It is determined by "fundamental concerns", which can change over time, different ways can be left open and it is possible to backtrack easily. But at the same time the individual needs to create an existential coherence that gives meaning to his progress in the world and this is possible thanks to the reflective capacity of the subject: the subject tries to visualize a unitary life project . On the employment front, however, many young people are victims of job insecurity and this insecurity is also reflected in other aspects of existence, for example in the delay in leaving the family of origin, in terms of housing autonomy and, in general, a postponement of the transition to adult life. However, job insecurity also has consequences on the question of identity, and this is precisely the focus of the research. In the light of these aspects, one wonders how much work is still central in the lives of young people and in their definition, or if there are other "fundamental concerns". We will also talk about the functions of work and personal satisfaction, we will try to understand what the fears or opportunities, enthusiasms and strategies of young people are. We will then also look at the projects and their dreams. To analyze these dynamics we have considered young people who have finished their studies and entered the world of work as precarious workers, understood as people who do not have a permanent employment contract. The empirical part is based on semi-structured interviews proposed to young people aged between 19 and 30; in the selection of the people three variables were considered: gender, age and educational qualification.

L’idea generale di questa tesi è quella di voler mettere in relazione la questione identitaria con la sfera lavorativa, avendo come popolazione di riferimento i giovani lavoratori precari. L’identità viene definita come dinamica e multidimensionale, non come un’unità sottostante le scelte di azione individuale. Essa è determinata dalle “premure fondamentali”, le quali possono cambiare nel corso del tempo, si possono lasciare aperte diverse vie ed è possibile retrocedere facilmente. Ma allo stesso tempo l'individuo ha bisogno di creare una coerenza esistenziale che dia senso al suo procedere nel mondo e questo è possibile grazie alla capacità riflessiva del soggetto: il soggetto elabora a posteriori l’esperienza e cerca di visualizzare un progetto di vita unitario. Sul fronte del lavoro, invece, molti giovani risultano essere vittime della precarietà lavorativa e questa insicurezza si riflette anche su altri aspetti dell’esistenza, ad esempio nel ritardo nell’uscire dalla famiglia d’origine, sul fronte dell’autonomia abitativa e, in generale, una posticipazione della transizione alla vita adulta. L’insicurezza lavorativa ha però anche delle conseguenze sulla questione identitaria, ed è appunto questo il focus della ricerca. Alla luce di questi aspetti, ci si chiede quanto il lavoro sia ancora centrale nella vita dei giovani e nel loro definirsi, oppure se siano altre le "premure fondamentali". Si parlerà anche delle funzioni del lavoro e della soddisfazione personale, cercheremo di capire quali siano le paure o le opportunità, gli entusiasmi e le strategie dei giovani. Guarderemo, poi, anche ai progetti, alle loro proiezioni e ai loro sogni. Per analizzare queste dinamiche abbiamo considerato giovani che hanno finito il proprio percorso di studi e sono inseriti nel mondo nel lavoro come precari, intesi come persone non aventi un contratto di lavoro a tempo indeterminato. La parte empirica si basa su interviste semi-strutturate proposte a giovani tra 19 e 30 anni; nella selezione delle persone sono state tre le variabili considerate: il genere, l'età e il titolo di studio.