In recent decades, in the fields of queer and gender studies, new gender identities have been defined to indicate all those people who in some way do not recognise themselves in gender binarism, i.e. in the two genders — male and female — traditionally constructed and accepted in the contemporary Western world. These identities, defined as non-binary and/or genderqueer, have concentrated part of their activism in the development of neutral linguistic spaces, defined as gender-inclusive or gender-neutral language, so as to describe their own reality and self-define themselves: hence, gender-inclusive language is currently developing at different rates in several natural-historical languages to accomodate these requests. While in the English language the use of the third person plural pronouns 'they/them' to refer to individual non-binary individuals is now quite widespread, in Italian the situation is much more confused and less stable, but there are nevertheless various trends underway, such as the use of the symbol of the schwa. In recent years, English audio-visual products have increasingly begun to include non-binary characters who adopt inclusive language, which must therefore be effectively translated into the various languages in which such products are released. This study proposes the analysis of dialogues with instances of gender-inclusive language to refer to non-binary and/or genderqueer people within ten American or British TV series, as well as the analysis of their translation for Italian dubbing and subtitling. Starting from considerations on audiovisual translation considered as a product which reflects values and ideologies inherent to the concept of gender, and defining the strategies in place in Italian and English for the development of gender-inclusive language, this study proposes an analysis of several audiovisual dialogues, and alternative solutions where these are necessary.
Negli ultimi decenni, nell'ambito degli studi queer e di genere, sono state definite nuove identità di genere per indicare tutte quelle persone che in qualche modo non si riconoscono nel binarismo di genere, cioè nei due generi - maschile e femminile - tradizionalmente costruiti e accettati nel mondo occidentale contemporaneo. Queste identità, definite non binarie e/o genderqueer, hanno concentrato parte del loro attivismo nello sviluppo di spazi linguistici neutri, definiti come gender-inclusive o gender-neutral, con cui poter descrivere la propria realtà e auto-definirsi: di conseguenza, il linguaggio gender-inclusive si sta attualmente sviluppando a ritmi diversi in diverse lingue storico-naturali per accogliere queste richieste. Mentre nella lingua inglese l'uso dei pronomi di terza persona plurale "they/them" per riferirsi a individui non binari è ormai abbastanza diffuso, in italiano la situazione è molto più confusa e meno stabile, ma ci sono comunque diverse tendenze in atto, come l'uso del simbolo dello schwa. Negli ultimi anni i prodotti audiovisivi inglesi hanno iniziato a includere sempre più spesso personaggi non-binari che adottano un linguaggio inclusivo, che deve quindi essere efficacemente tradotto nelle varie lingue in cui tali prodotti vengono diffusi. Questo studio propone l'analisi dei dialoghi con istanze di linguaggio inclusivo di genere per riferirsi a persone non binarie e/o genderqueer all'interno di dieci serie televisive americane o britanniche, nonché l'analisi della loro traduzione per il doppiaggio e i sottotitoli in italiano. Partendo da considerazioni sulla traduzione audiovisiva considerata come un prodotto che riflette valori e ideologie inerenti al concetto di genere, e definendo le strategie in atto in italiano e in inglese per lo sviluppo di un linguaggio inclusivo di genere, questo studio propone un'analisi di diversi dialoghi audiovisivi e soluzioni alternative laddove queste siano necessarie.
Tradurre il linguaggio inclusivo di genere dall'inglese all'italiano: un caso di studio riguardante dieci serie televisive
FERRERO, LUCA
2021/2022
Abstract
Negli ultimi decenni, nell'ambito degli studi queer e di genere, sono state definite nuove identità di genere per indicare tutte quelle persone che in qualche modo non si riconoscono nel binarismo di genere, cioè nei due generi - maschile e femminile - tradizionalmente costruiti e accettati nel mondo occidentale contemporaneo. Queste identità, definite non binarie e/o genderqueer, hanno concentrato parte del loro attivismo nello sviluppo di spazi linguistici neutri, definiti come gender-inclusive o gender-neutral, con cui poter descrivere la propria realtà e auto-definirsi: di conseguenza, il linguaggio gender-inclusive si sta attualmente sviluppando a ritmi diversi in diverse lingue storico-naturali per accogliere queste richieste. Mentre nella lingua inglese l'uso dei pronomi di terza persona plurale "they/them" per riferirsi a individui non binari è ormai abbastanza diffuso, in italiano la situazione è molto più confusa e meno stabile, ma ci sono comunque diverse tendenze in atto, come l'uso del simbolo dello schwa. Negli ultimi anni i prodotti audiovisivi inglesi hanno iniziato a includere sempre più spesso personaggi non-binari che adottano un linguaggio inclusivo, che deve quindi essere efficacemente tradotto nelle varie lingue in cui tali prodotti vengono diffusi. Questo studio propone l'analisi dei dialoghi con istanze di linguaggio inclusivo di genere per riferirsi a persone non binarie e/o genderqueer all'interno di dieci serie televisive americane o britanniche, nonché l'analisi della loro traduzione per il doppiaggio e i sottotitoli in italiano. Partendo da considerazioni sulla traduzione audiovisiva considerata come un prodotto che riflette valori e ideologie inerenti al concetto di genere, e definendo le strategie in atto in italiano e in inglese per lo sviluppo di un linguaggio inclusivo di genere, questo studio propone un'analisi di diversi dialoghi audiovisivi e soluzioni alternative laddove queste siano necessarie.File | Dimensione | Formato | |
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