The thesis work entitled 'Language and gender in Germany and Italy: a translation proposal of the book Andersrum in die Chefetage' aims to investigate the main phenomena of linguistic experimentation implemented by speakers in Italy and Germany to make language more gender-inclusive and to analyse the translation problems arising from them. The study is divided into two parts: a first part in which the problem of linguistic sexism in Italy and Germany is analysed theoretically, and a second part consisting of a translation proposal of Matthias Herzberg's book Andersrum in die Chefetage. The first part reconstructs the history of the debates on the sexism of language, which have developed in both Italy and Germany since the 1980s, from their origins to the present day, in which the claims of feminist movements have joined those of the LGBTQI+ communities. The most widespread strategies to avoid sexist uses of language are identified and analysed, from the standard ones to the more experimental ones, the so-called ‘substandard strategies’. Furthermore, the problems that experimental uses of language represent in the translation world and the solutions adopted so far by Italian publishers are analysed. In the second part, an attempt is made to put feminist and queer translation theories into practice through the translation proposal from German into Italian language of a book in which inclusive language is used. The chosen book deals with the issue of workplace discrimination suffered by the LGBTQI+ community. Starting from his personal experience, the author shows what happens in the Männerwirtschaft, that is the economy dominated by the power of heterosexual men. The translation pursues two objectives: the functional equivalence on a semantic, stylistic and lexical level between the source text and the target text, and to respect the linguistic choices made by the author to avoid sexist uses of language. The research stimulates important reflections on the interdependence of language and culture and the need for language to change in order to facilitate social change. From the comparison between German and Italian, it is clear that the debate on linguistic inclusiveness cannot be confined to the Italian language alone and that it cannot be reduced to a mere ideological issue. Finally, the research allows us to reflect on the role of translation and the need to translate without betraying authorial choices. Translation, on the same level as writing, is made up of political choices and it can become the place where experimentation begins.
Il lavoro di tesi dal titolo ‘Lingua e genere tra Germania e Italia: proposta di traduzione del libro Andersrum in die Chefetage’ ha lo scopo di indagare i principali fenomeni di sperimentazione linguistica messi in atto daiparlanti in Italia e in Germania per far fronte alla necessità di rendere la lingua più inclusiva in ottica di genere e di analizzare i problemi traduttivi derivanti da essi. Lo studio si suddivide in due parti: una prima parte in cui si analizza il problema del sessismo linguistico in Italia e in Germania in modo teorico, e una seconda parte che consta di una proposta di traduzione del libro di Matthias Herzberg, dal titolo Andersrum in die Chefetage. Nella prima parte si ricostruisce la storia dei dibattiti sul sessismo della lingua, che si sono sviluppati sia in Italia che in Germania a partire dagli anni ’80 , dalle loro origini fino ai giorni nostri, in cui le rivendicazioni dei movimenti femministi si sono unite a quelle delle comunità LGBTQI+. Sono state individuate e analizzate le strategie più diffuse per evitare gli usi sessisti della lingua, da quelle standard a quelle più sperimentali, le cosiddette ‘strategie substandard’. Inoltre, si analizzano i problemi che gli usi sperimentali della lingua rappresentano nel mondo della traduzione e le soluzioni adottate finora dalle case editrici italiane. Nella seconda parte si cerca di mettere in pratica le teorie della traduzione femminista e queer attraverso la proposta di traduzione dal tedesco all’italiano di un libro dalla forte componente di genere, in cui si fa uso del linguaggio inclusivo. Il libro scelto tratta il tema delle discriminazioni sul lavoro subite dalle persone appartenenti alla comunità LGBTQI+. Partendo dalla sua esperienza personale, l’autore amplia il discorso con un’analisi della Männerwirtschaft, ovvero l’economia dominata dal potere degli uomini eterosessuali. La traduzione persegue due obiettivi: l’equivalenza funzionale a livello semantico, stilistico e lessicale tra il testo di partenza e il testo di arrivo e il rispetto delle scelte linguistiche adottate dall’autore per evitare gli usi sessisti della lingua. La ricerca stimola importanti riflessioni sull’interdipendenza tra lingua e cultura e sulla necessità che la lingua cambi per facilitare i cambiamenti sociali. Dal confronto tra la lingua tedesca e quella italiana appare evidente che il dibattito sull’inclusività linguistica non possa essere circoscritto alla sola lingua italiana e che non possa essere ridotto a una mera questione ideologica. Infine, la ricerca permette di riflettere sul ruolo della traduzione e sulla necessità di tradurre senza tradire le scelte autoriali. La traduzione, allo stesso livello della scrittura, è fatta di scelte politiche, e in un dibattito che diventa sempre più politico può diventare un vero e proprio laboratorio di sperimentazione.
LINGUA E GENERE TRA GERMANIA E ITALIA: PROPOSTA DI TRADUZIONE DEL LIBRO "ANDERSRUM IN DIE CHEFETAGE"
RICATTI, STEFANIA
2021/2022
Abstract
Il lavoro di tesi dal titolo ‘Lingua e genere tra Germania e Italia: proposta di traduzione del libro Andersrum in die Chefetage’ ha lo scopo di indagare i principali fenomeni di sperimentazione linguistica messi in atto daiparlanti in Italia e in Germania per far fronte alla necessità di rendere la lingua più inclusiva in ottica di genere e di analizzare i problemi traduttivi derivanti da essi. Lo studio si suddivide in due parti: una prima parte in cui si analizza il problema del sessismo linguistico in Italia e in Germania in modo teorico, e una seconda parte che consta di una proposta di traduzione del libro di Matthias Herzberg, dal titolo Andersrum in die Chefetage. Nella prima parte si ricostruisce la storia dei dibattiti sul sessismo della lingua, che si sono sviluppati sia in Italia che in Germania a partire dagli anni ’80 , dalle loro origini fino ai giorni nostri, in cui le rivendicazioni dei movimenti femministi si sono unite a quelle delle comunità LGBTQI+. Sono state individuate e analizzate le strategie più diffuse per evitare gli usi sessisti della lingua, da quelle standard a quelle più sperimentali, le cosiddette ‘strategie substandard’. Inoltre, si analizzano i problemi che gli usi sperimentali della lingua rappresentano nel mondo della traduzione e le soluzioni adottate finora dalle case editrici italiane. Nella seconda parte si cerca di mettere in pratica le teorie della traduzione femminista e queer attraverso la proposta di traduzione dal tedesco all’italiano di un libro dalla forte componente di genere, in cui si fa uso del linguaggio inclusivo. Il libro scelto tratta il tema delle discriminazioni sul lavoro subite dalle persone appartenenti alla comunità LGBTQI+. Partendo dalla sua esperienza personale, l’autore amplia il discorso con un’analisi della Männerwirtschaft, ovvero l’economia dominata dal potere degli uomini eterosessuali. La traduzione persegue due obiettivi: l’equivalenza funzionale a livello semantico, stilistico e lessicale tra il testo di partenza e il testo di arrivo e il rispetto delle scelte linguistiche adottate dall’autore per evitare gli usi sessisti della lingua. La ricerca stimola importanti riflessioni sull’interdipendenza tra lingua e cultura e sulla necessità che la lingua cambi per facilitare i cambiamenti sociali. Dal confronto tra la lingua tedesca e quella italiana appare evidente che il dibattito sull’inclusività linguistica non possa essere circoscritto alla sola lingua italiana e che non possa essere ridotto a una mera questione ideologica. Infine, la ricerca permette di riflettere sul ruolo della traduzione e sulla necessità di tradurre senza tradire le scelte autoriali. La traduzione, allo stesso livello della scrittura, è fatta di scelte politiche, e in un dibattito che diventa sempre più politico può diventare un vero e proprio laboratorio di sperimentazione.File | Dimensione | Formato | |
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