The aim of my thesis is to analyze some mythical aspects that revolve around the place of the dance hall. I use the concept of myth because it is emblematic of how, in a more or less conscious way, the moments related to “liscio” dancing are interpreted and lived. Through the analysis of the literature on the subject, but also thanks to valuable dialogues with musicians, dancers, managers of ballrooms and important figures of the "world of the liscio" I have selected some focuses that I think are most emblematic to have a global look on the ballroom scene. Very useful and interesting were also the inpunts from the web: the amount of material available online about the balloorm dance is very high and, often, good quality. Pages dedicated to dance halls and orchestras, YouTube channels about popular music or, even, only about the “liscio”, Facebook profiles of fans or lovers (it is an example of Riccarda Casadei, Secondo Casadei daughter) propose and share with the public material of various kinds (posters, photos, videos, songs, interviews...). It is just surfing the net that I realized how the “liscio” is perceived as mythical: an Olympus inhabited by many figures and composed of numerous areas that together give life to the “liscio”. During the bibliographical reading and speaking with other researchers emerges a lot of cultural and affective vivacity, as well as the passion is evident living in the dance hall and assiduously frequenting it. In fact, behind those who animate the dancing halls there are many other people who have, over time, given rise to styles, habits and norms that are the bases for the object of this research. Impossible to avoid, in fact, from briefly tracing a diachrony of the dance halls (from the originals cameroni to the dancing that still resist), history closely intertwined with the prominent figures of “liscio” music (from Zaclèn to the numerous current orchestras, passing obviously through the Casadei family). Other "fragments" in my study are related to the images that describe the dance hall: dresses, posters, depictions and covers of discs. Moreover, it is my care to give account of the media representation about liscio: cinema, television, documentaries, soundtracks. Further attention I intend to give to the dialogue that exists between the liscio and the other music (the "other" music: the Italian song, rock, folk, pop, the music of the four provinces and that of the Occitan, Emilian and Tuscan regions), the relationship between dance music and music you can’t dance and what the lyrics of some of the most well-known or ideal songs communicate to the listener. It is obvious that this research comes out from the home, full of books and computers, to go with the dancers and the musicians: especially in the tensile structure of the Palamare of Pra' (Genoa) and other ballrooms, but also in the dance floors around which are held the festivals and festivals and in the "places of worship" (“La settimana del liscio” in Gatteo Mare). The idea that holds all this, however, is not only mythical and symbolic, but has a practical and fundamental character, which runs throughout the history of the liscio music, from when they "pulled the rope" to today: the show market in which orchestras, producers and managers are operating. Between mythical and pragmatic-economic landscapes, here I outline the liscio’s characteristics and of those who continue to keep it alive.
Obiettivo della mia tesi è analizzare alcuni aspetti mitici che ruotano attorno al luogo della balera. Utilizzo il concetto di mito poiché è emblematico di come vengano, in modo più o meno consapevole, interpretati e vissuti i momenti legati al ballo liscio. Attraverso l’analisi della vasta letteratura sul tema, ma anche grazie a preziosi scambi con musicisti, ballerini, gestori di sale da ballo e importanti figure del “mondo del liscio”, ho selezionato alcuni nodi che ritengo maggiormente emblematici per rendere uno sguardo globale sul panorama delle balere. Molto utili e interessanti sono stati anche gli stimoli giunti dal web: la quantità di materiale reperibile online sul liscio è molto elevata e, spesso, di buona qualità. Pagine dedicate alle sale da ballo e alle orchestre, canali YouTube tematici sulla musica popolare o, addirittura, solo sul liscio, profili Facebook di appassionati o di cultori (ne è esemplare quello di Riccarda Casadei, figlia di Secondo Casadei) propongono e condividono col pubblico materiale di vario genere (locandine, foto, video, brani, interviste…). È proprio navigando in rete che mi sono accorta di come il liscio venga percepito come mitico: un Olimpo abitato da tantissime figure e composto da numerosi ambiti che tra loro si intrecciano e insieme danno vita al liscio. Durante la lettura bibliografica e il confronto con altri appassionati o studiosi emerge molta vivacità culturale ed affettiva, così come la passione è evidente abitando la balera e frequentandola assiduamente. Infatti, dietro a chi anima le sale danzando vi stanno numerose altre persone che hanno, nel tempo, dato vita a stili, gusti, abitudini e norme che sono fondanti per l’oggetto di questa ricerca. Impossibile esimersi, infatti, dal tracciare brevemente una diacronia delle sale da ballo (dai primi cameroni ai dancing che ancora oggi resistono), storia strettamente intrecciata alle figure di spicco della musica da ballo liscio (da Zaclèn alle numerose orchestre attuali, passando chiaramente per la famiglia dei Casadei). Altri “frammenti” presenti nel mio studio sono relativi alle immagini che descrivono la balera: abiti, locandine, raffigurazioni e copertine dei dischi. Inoltre, è mia cura dar conto della rappresentazione mediatica del liscio: il cinema, la televisione, i documentari, le colonne sonore. Ulteriore attenzione intendo dare al dialogo che esiste tra il liscio e l’altra musica (le “altre” musiche: la canzone italiana, il rock, il folk, il pop, la musica delle quattro province e quella delle regioni occitana, emiliana e toscana), al rapporto tra musica ballabile e imballabile e a ciò che i testi di alcuni dei brani più noti o idealtipici comunicano a chi li ascolta. È ovvio che questa ricerca esca dalle mura domestiche, colme di libri e computer, per recarsi tra i ballerini e i musicisti: soprattutto nella tensostruttura del Palamare di Pra’ (Genova) e in altre sale da ballo, ma anche nelle piste attorno cui si tengono le sagre e le feste e nei “luoghi di culto” (Settimana del liscio a Gatteo Mare). Il contenitore che tiene tutto questo, però, non è solo mitico e simbolico, ma ha un carattere pratico e fondamentale, che percorre tutta la storia della musica del liscio, da quando “tiravano la corda” ad oggi: il mercato dello spettacolo in cui operano le orchestre, i produttori, i managers. Tra panorami mitici e pragmatico-economici, delineo qui le caratteristiche del liscio e di chi continua a mantenerlo vivo.
Paillettes e Sangiovese: un'antropologa in balera
DELLA SCALA, SILVIA
2021/2022
Abstract
Obiettivo della mia tesi è analizzare alcuni aspetti mitici che ruotano attorno al luogo della balera. Utilizzo il concetto di mito poiché è emblematico di come vengano, in modo più o meno consapevole, interpretati e vissuti i momenti legati al ballo liscio. Attraverso l’analisi della vasta letteratura sul tema, ma anche grazie a preziosi scambi con musicisti, ballerini, gestori di sale da ballo e importanti figure del “mondo del liscio”, ho selezionato alcuni nodi che ritengo maggiormente emblematici per rendere uno sguardo globale sul panorama delle balere. Molto utili e interessanti sono stati anche gli stimoli giunti dal web: la quantità di materiale reperibile online sul liscio è molto elevata e, spesso, di buona qualità. Pagine dedicate alle sale da ballo e alle orchestre, canali YouTube tematici sulla musica popolare o, addirittura, solo sul liscio, profili Facebook di appassionati o di cultori (ne è esemplare quello di Riccarda Casadei, figlia di Secondo Casadei) propongono e condividono col pubblico materiale di vario genere (locandine, foto, video, brani, interviste…). È proprio navigando in rete che mi sono accorta di come il liscio venga percepito come mitico: un Olimpo abitato da tantissime figure e composto da numerosi ambiti che tra loro si intrecciano e insieme danno vita al liscio. Durante la lettura bibliografica e il confronto con altri appassionati o studiosi emerge molta vivacità culturale ed affettiva, così come la passione è evidente abitando la balera e frequentandola assiduamente. Infatti, dietro a chi anima le sale danzando vi stanno numerose altre persone che hanno, nel tempo, dato vita a stili, gusti, abitudini e norme che sono fondanti per l’oggetto di questa ricerca. Impossibile esimersi, infatti, dal tracciare brevemente una diacronia delle sale da ballo (dai primi cameroni ai dancing che ancora oggi resistono), storia strettamente intrecciata alle figure di spicco della musica da ballo liscio (da Zaclèn alle numerose orchestre attuali, passando chiaramente per la famiglia dei Casadei). Altri “frammenti” presenti nel mio studio sono relativi alle immagini che descrivono la balera: abiti, locandine, raffigurazioni e copertine dei dischi. Inoltre, è mia cura dar conto della rappresentazione mediatica del liscio: il cinema, la televisione, i documentari, le colonne sonore. Ulteriore attenzione intendo dare al dialogo che esiste tra il liscio e l’altra musica (le “altre” musiche: la canzone italiana, il rock, il folk, il pop, la musica delle quattro province e quella delle regioni occitana, emiliana e toscana), al rapporto tra musica ballabile e imballabile e a ciò che i testi di alcuni dei brani più noti o idealtipici comunicano a chi li ascolta. È ovvio che questa ricerca esca dalle mura domestiche, colme di libri e computer, per recarsi tra i ballerini e i musicisti: soprattutto nella tensostruttura del Palamare di Pra’ (Genova) e in altre sale da ballo, ma anche nelle piste attorno cui si tengono le sagre e le feste e nei “luoghi di culto” (Settimana del liscio a Gatteo Mare). Il contenitore che tiene tutto questo, però, non è solo mitico e simbolico, ma ha un carattere pratico e fondamentale, che percorre tutta la storia della musica del liscio, da quando “tiravano la corda” ad oggi: il mercato dello spettacolo in cui operano le orchestre, i produttori, i managers. Tra panorami mitici e pragmatico-economici, delineo qui le caratteristiche del liscio e di chi continua a mantenerlo vivo.File | Dimensione | Formato | |
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