INTRODUCTION: Rib fracture is frequent in thoracic trauma and is a marker of severity; indications for surgical stabilization remains controversial and high-quality evidence is missing. Recently, significant improvement in surgical techniques has allowed safe surgical management of rib fractures, and surgical stabilization has become more common, decreasing duration of mechanical ventilation and associated complications. Most studies compare surgical stabilization to conservative treatment in patients with flail chest demonstrating better outcomes in terms of hospital stay, ICU stay, duration of assisted mechanical ventilation; incidence of pneumonia, need for tracheostomy and mortality. OBJECTIVE: The primary purpose of this retrospective study is finding the main prognostic factors affecting outcomes of patients with rib fractures that underwent surgical stabilization. In addition, the secondary aim is to describe the long-term outcomes of patients following rib fracture fixation. MATERIALS AND METODS: A case study of a consecutive series of patients undergoing surgical stabilization of post-traumatic rib fractures with titanium prosthesis Stratos System at the S.C.D.U of Thoracic Surgery of the Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza of Turin in the period from January 2018 to March 2022 was evaluated. Clinical demographic data were collected in a database. Patients underwent a telephone questionnaire that investigated: degree of dyspnea, return to usual work activity, and prosthetic implant-related complications; quality of life by EQ-5D-5L questionnaire and EQ-VAS scale. RESULTS: The Series consisted of 23 patients with multiple rib fractures with or without flail chest. Eighteen responded to the questionnaire administered about postoperative quality of life. Statistically significant association emerged between ISS and VAM, ISS and ICU length of stay, ISS, and VAP, bilaterality of fractures and need for intensive care, flail chest and ICU. Complications of prosthetic implants (infection, dislocation, rupture) did not emerge. No one was concern about the presence of foreign body at the thoracic level, and all patients were satisfied with the procedure. Two patients reported moderate chronic rib pain. Majority of working-age patients returned to their usual work activities, reporting good levels of functional recovery with EQ-5D-5L scores comparable to those of the general population. CONCLUSIONS: Outcomes highlights the main pre-procedural prognostic factors associated with a complex post-operative recovery: the presence of flail chest, bilaterality of rib fractures. Outcomes confirm the predictive power of ISS and is key role as a prognostic factor in trauma patients and in patients with thoracic trauma, essential in the preoperative prognostic assessment of the patient. The limitations of the study were represented by the small sample size adhering to the inclusion criteria and the retrospective nature of the study.
INTRODUZIONE: Il riscontro di fratture costali è frequente nei traumi toracici, tanto da esserne un indicatore di severità; le indicazioni al trattamento chirurgico restano controverse e mancano evidenze conclusive sul tema. Recentemente il significativo miglioramento delle tecniche chirurgiche ha permesso una gestione chirurgica sicura delle fratture costali e la stabilizzazione chirurgica è divenuta più frequente, riducendo il tempo di ventilazione meccanica assistita e le complicanze associate. La maggior parte degli studi compara la stabilizzazione chirurgica al trattamento conservativo nei pazienti con volet dimostrandone risultati migliori in termini di degenza ospedaliera, degenza in terapia intensiva, durata della ventilazione meccanica assistita; incidenza di polmonite, necessità di tracheostomia e mortalità. OBIETTIVO: Lo scopo primario dello studio retrospettivo condotto è stato: selezione dei principali fattori che influenzano la prognosi del paziente con fratture costali sottoposto ad intervento di stabilizzazione di parete. Inoltre, si è posto l’obiettivo secondario di descrivere i risultati a lungo termine della procedura chirurgica sulla qualità di vita dei pazienti. MATERIALI E METODI: E ‘stata valutata la casistica di una serie consecutiva di pazienti sottoposti ad intervento di stabilizzazione chirurgica di fratture costali post traumatiche con protesi in titanio Sistema Stratos presso la S.C.D.U di Chirurgia Toracica dell’Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino nel periodo compreso da gennaio 2018 a marzo 2022. I dati clinico demografici sono stati raccolti in un database. I pazienti sono stati sottoposti ad un questionario telefonico che ha indagato: grado di dispnea, ritorno alla consueta attività lavorative e complicanze legate all’impianto protesico; qualità di vita mediante questionario EQ-5D-5L e della scala EQ-VAS. La Serie è costituita da 23 pazienti con fratture costali multiple associate o meno a lembo parietale mobile RISULTATI: Diciotto hanno risposto al questionario somministrato sulla qualità di vita post-operatoria. È emersa un’associazione statisticamente significativa tra ISS e VAM, ISS e durata della degenza in terapia Intensiva, ISS e VAP, bilateralità delle fratture e necessità di assistenza intensiva, volet costale e terapia Intensiva. Non sono emerse complicanze a distanza degli impianti protesici (infezioni, dislocazioni, rottura). Nessuno ha dichiarato preoccupazione in merito alla presenza di corpo estraneo a livello toracico e tutti si sono dichiarati soddisfatti dell’intervento. Due pazienti hanno riferito dolore costale cronico moderato. La maggior parte dei pazienti in età lavorativa hanno ripreso la consueta attività lavorativa, riportando buoni livelli di recupero funzionale con punteggi dell’EQ-5D-5L comparabili a quelli della popolazione generale. CONCLUSIONI: I risultati descritti evidenziano i principali fattori prognostici pre-procedurali maggiormente associati ad un decorso post-operatorio complesso incluse la presenza o meno di volet costale e la bilateralità delle fratture. I risultati confermano quanto l’ISS sia un fattore prognostico chiave nel contesto della traumatologia in genere e toracica in particolare dimostrandosi imprescindibile nella valutazione prognostica preoperatoria del paziente. I limiti dello studio sono stati rappresentati dalla casistica ridotta dei pazienti aderenti ai criteri di inclusione e dal disegno retrospettivo dello stesso.
STABILIZZAZIONE CHIRURGICA DELLA PARETE TORACICA NELLE FRATTURE COSTALI TRAUMATICHE: UNO STUDIO RETROSPETTIVO
PUTTI, LORENZO MARIA
2021/2022
Abstract
INTRODUZIONE: Il riscontro di fratture costali è frequente nei traumi toracici, tanto da esserne un indicatore di severità; le indicazioni al trattamento chirurgico restano controverse e mancano evidenze conclusive sul tema. Recentemente il significativo miglioramento delle tecniche chirurgiche ha permesso una gestione chirurgica sicura delle fratture costali e la stabilizzazione chirurgica è divenuta più frequente, riducendo il tempo di ventilazione meccanica assistita e le complicanze associate. La maggior parte degli studi compara la stabilizzazione chirurgica al trattamento conservativo nei pazienti con volet dimostrandone risultati migliori in termini di degenza ospedaliera, degenza in terapia intensiva, durata della ventilazione meccanica assistita; incidenza di polmonite, necessità di tracheostomia e mortalità. OBIETTIVO: Lo scopo primario dello studio retrospettivo condotto è stato: selezione dei principali fattori che influenzano la prognosi del paziente con fratture costali sottoposto ad intervento di stabilizzazione di parete. Inoltre, si è posto l’obiettivo secondario di descrivere i risultati a lungo termine della procedura chirurgica sulla qualità di vita dei pazienti. MATERIALI E METODI: E ‘stata valutata la casistica di una serie consecutiva di pazienti sottoposti ad intervento di stabilizzazione chirurgica di fratture costali post traumatiche con protesi in titanio Sistema Stratos presso la S.C.D.U di Chirurgia Toracica dell’Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino nel periodo compreso da gennaio 2018 a marzo 2022. I dati clinico demografici sono stati raccolti in un database. I pazienti sono stati sottoposti ad un questionario telefonico che ha indagato: grado di dispnea, ritorno alla consueta attività lavorative e complicanze legate all’impianto protesico; qualità di vita mediante questionario EQ-5D-5L e della scala EQ-VAS. La Serie è costituita da 23 pazienti con fratture costali multiple associate o meno a lembo parietale mobile RISULTATI: Diciotto hanno risposto al questionario somministrato sulla qualità di vita post-operatoria. È emersa un’associazione statisticamente significativa tra ISS e VAM, ISS e durata della degenza in terapia Intensiva, ISS e VAP, bilateralità delle fratture e necessità di assistenza intensiva, volet costale e terapia Intensiva. Non sono emerse complicanze a distanza degli impianti protesici (infezioni, dislocazioni, rottura). Nessuno ha dichiarato preoccupazione in merito alla presenza di corpo estraneo a livello toracico e tutti si sono dichiarati soddisfatti dell’intervento. Due pazienti hanno riferito dolore costale cronico moderato. La maggior parte dei pazienti in età lavorativa hanno ripreso la consueta attività lavorativa, riportando buoni livelli di recupero funzionale con punteggi dell’EQ-5D-5L comparabili a quelli della popolazione generale. CONCLUSIONI: I risultati descritti evidenziano i principali fattori prognostici pre-procedurali maggiormente associati ad un decorso post-operatorio complesso incluse la presenza o meno di volet costale e la bilateralità delle fratture. I risultati confermano quanto l’ISS sia un fattore prognostico chiave nel contesto della traumatologia in genere e toracica in particolare dimostrandosi imprescindibile nella valutazione prognostica preoperatoria del paziente. I limiti dello studio sono stati rappresentati dalla casistica ridotta dei pazienti aderenti ai criteri di inclusione e dal disegno retrospettivo dello stesso.File | Dimensione | Formato | |
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