Study design: Cohort study Objectives: identify the level of risk for a muscle injury of the hamstring muscles in a population of young junior football players and reduce it through the application of a warm-up and prevention protocol for a period of 6 months. Background: Football, being a dynamic sport made up of changes of direction and rapid variations in pace, is associated with a high risk of lower limb problems; in particular, injuries of the hamstring muscles represent one of the most common and disabling injuries among footballers from a very young age. This study proposes an exercise program aimed at preventing hamstring muscle injuries based on studies that identify the risk factors that lead to injury and others that propose preventive exercises. Materials and methods: At the beginning of January the boys of the Rivoli Calcio junior team were evaluated, a sample of 20 boys through some screening tests and questionnaires. The research is divided into different phases: a review of the existing literature on the causes and mechanisms of hamstring injuries, an analysis of the current prevention practices adopted in youth football, also investigating previous muscle injuries in the reference population through the administration of a questionnaire and the development of an exercise protocol based on the latest scientific evidence. Results: These athletes, in accordance with scientific literature, appear to be a population at risk of HSI due to the possibility of re-injury, imbalances in strength, flexibility and fatigue reported by the structures. The results obtained in the initial screening (questionnaire) highlighted that in the team, in general, one of the risk factors such as re-injury is not present, as none of the population examined had injuries to the hamstring muscles. As regards the analysis of the muscle lengths of the hamstrings, they were investigated through the test to verify their length with the athlete lying in a supine position with the hip and knee flexed by 90°, measuring the knee angle until the athlete reported a feeling of tension in the hamstrings Following the test, differences were highlighted between the left lower limb and the right lower limb in 45% of cases, with a greater shortening of the dominant leg in 90% of cases. This difference then narrowed to 15% of the population, with greater shortening in the dominant leg in 66% of cases. Furthermore, between the first and second measurements carried out six months apart, an increase of 11.6% was detected for the right lower limb, while for the left lower limb the increase was state of 11.8%. Conclusions: None of the 20 boys examined found a hamstring muscle injury during the observation period; improvements were observed in terms of muscle length (11.7% on average) between the two lower limbs. As for strength, progress has been significant; in fact, they were all able to perform at least one repetition. In total, taking the entire sample as a reference, the average improvement in strength level is equal to 35.6%. The study made it possible to highlight the importance of implementing preventive measures in an area where the risk of injury is very high.

Disegno dello studio: Studio di coorte Obiettivi: individuare il livello di rischio per una lesione muscolare dei muscoli ischiocrurali in una popolazione di giovani calciatori juniores e ridurlo attraverso l'applicazione di un protocollo di riscaldamento e di prevenzione per la durata di 6 mesi. Background: Il calcio, essendo uno sport dinamico fatto di cambi di direzione e variazioni rapide di ritmo, è associato ad un elevato rischio di problematiche all'arto inferiore; in particolare le lesioni dei muscoli ischiocrurali rappresentano uno degli infortuni più comuni e invalidanti tra i calciatori fin dalla giovanissima età. Questo studio propone un programma di esercizi mirato alla prevenzione delle lesioni muscolari degli ischiocrurali basandosi su studi che identificano i fattori di rischio che portano alla lesione e altri che propongono esercizi preventivi. Materiali e metodi: Ad inizio di gennaio sono stati valutati i ragazzi della squadra juniores del Rivoli Calcio, un campione di 20 ragazzi attraverso alcuni test di screening e questionari. La ricerca si articola in due fasi: una revisione della letteratura esistente sulle cause e i meccanismi delle lesioni degli ischiocrurali e un'analisi delle attuali pratiche di prevenzione adottate nel calcio giovanile, indagando anche precedenti infortuni muscolari nella popolazione di riferimento attraverso la somministrazione di un questionario. In seguito per questo lavoro di tesi, è stato sviluppato un protocollo di esercizi basato sulle più recenti evidenze scientifiche. Risultati: Questi atleti, in concordanza con la letteratura scientifica risultano essere una popolazione a rischio di HSI a causa della possibilità di re-infortunio, degli squilibri di forza, flessibilità e all'affaticamento riportato dalle strutture. I risultati ottenuti nello screening iniziale (questionario) hanno evidenziato che nella squadra, in linea generale, non è presente uno dei fattori di rischio quale il re-infortunio, in quanto nessuno della popolazione presa in esame ha avuto lesioni dei muscoli ischiocrurali. Per quanto riguarda l'analisi delle lunghezze muscolari degli ischiocrurali sono state indagate attraverso il test per verificarne la lunghezza con atleta sdraiato in posizione supina con anca e ginocchio flessi di 90°, misurando l’angolo del ginocchio fino a quando l’atleta non riportava una sensazione di tensione a livello degli hamstrings In seguito al test sono state evidenziate delle differenze tra arto inferiore sinistro e arto inferiore destro nel 45% dei casi, con un maggiore accorciamento della gamba dominante nel 90% dei casi. Questa differenza si è poi ridotta al 15% della popolazione, con un maggiore accorciamento nella gamba dominante nel 66% dei casi. Inoltre, tra la prima e la seconda misurazione effettuate a distanza di sei mesi l’una dall’altra, è stato rilevato un aumento del 11,6% per l’arto inferiore destro, mentre per l’arto inferiore sinistro l’aumento è stato del 11,8%. Conclusioni: Nessuno dei 20 ragazzi presi in esame ha riscontrato una lesione dei muscoli ischiocrurali durante il periodo di osservazione; sono stati osservati dei miglioramenti dal punto di vista delle lunghezze muscolari (11,7% medio) tra i due arti inferiori. Per quanto riguarda la forza, i progressi sono stati significativi; infatti, sono stati tutti in grado di eseguire almeno una ripetizione. In totale, prendendo come riferimento tutto il campione, il miglioramento medio a livello di forza è pari al 35,6%. Lo studio ha permesso di evidenziare l'importanza dell'attuazione di misure preventive in un ambito in cui il rischio di infortunio è molto elevato.

Proposta di un programma di esercizi per la prevenzione delle lesioni muscolari dei muscoli ischiocrurali in una popolazione di calciatori juniores: uno studio di coorte

TUNNO, ANDREA
2023/2024

Abstract

Disegno dello studio: Studio di coorte Obiettivi: individuare il livello di rischio per una lesione muscolare dei muscoli ischiocrurali in una popolazione di giovani calciatori juniores e ridurlo attraverso l'applicazione di un protocollo di riscaldamento e di prevenzione per la durata di 6 mesi. Background: Il calcio, essendo uno sport dinamico fatto di cambi di direzione e variazioni rapide di ritmo, è associato ad un elevato rischio di problematiche all'arto inferiore; in particolare le lesioni dei muscoli ischiocrurali rappresentano uno degli infortuni più comuni e invalidanti tra i calciatori fin dalla giovanissima età. Questo studio propone un programma di esercizi mirato alla prevenzione delle lesioni muscolari degli ischiocrurali basandosi su studi che identificano i fattori di rischio che portano alla lesione e altri che propongono esercizi preventivi. Materiali e metodi: Ad inizio di gennaio sono stati valutati i ragazzi della squadra juniores del Rivoli Calcio, un campione di 20 ragazzi attraverso alcuni test di screening e questionari. La ricerca si articola in due fasi: una revisione della letteratura esistente sulle cause e i meccanismi delle lesioni degli ischiocrurali e un'analisi delle attuali pratiche di prevenzione adottate nel calcio giovanile, indagando anche precedenti infortuni muscolari nella popolazione di riferimento attraverso la somministrazione di un questionario. In seguito per questo lavoro di tesi, è stato sviluppato un protocollo di esercizi basato sulle più recenti evidenze scientifiche. Risultati: Questi atleti, in concordanza con la letteratura scientifica risultano essere una popolazione a rischio di HSI a causa della possibilità di re-infortunio, degli squilibri di forza, flessibilità e all'affaticamento riportato dalle strutture. I risultati ottenuti nello screening iniziale (questionario) hanno evidenziato che nella squadra, in linea generale, non è presente uno dei fattori di rischio quale il re-infortunio, in quanto nessuno della popolazione presa in esame ha avuto lesioni dei muscoli ischiocrurali. Per quanto riguarda l'analisi delle lunghezze muscolari degli ischiocrurali sono state indagate attraverso il test per verificarne la lunghezza con atleta sdraiato in posizione supina con anca e ginocchio flessi di 90°, misurando l’angolo del ginocchio fino a quando l’atleta non riportava una sensazione di tensione a livello degli hamstrings In seguito al test sono state evidenziate delle differenze tra arto inferiore sinistro e arto inferiore destro nel 45% dei casi, con un maggiore accorciamento della gamba dominante nel 90% dei casi. Questa differenza si è poi ridotta al 15% della popolazione, con un maggiore accorciamento nella gamba dominante nel 66% dei casi. Inoltre, tra la prima e la seconda misurazione effettuate a distanza di sei mesi l’una dall’altra, è stato rilevato un aumento del 11,6% per l’arto inferiore destro, mentre per l’arto inferiore sinistro l’aumento è stato del 11,8%. Conclusioni: Nessuno dei 20 ragazzi presi in esame ha riscontrato una lesione dei muscoli ischiocrurali durante il periodo di osservazione; sono stati osservati dei miglioramenti dal punto di vista delle lunghezze muscolari (11,7% medio) tra i due arti inferiori. Per quanto riguarda la forza, i progressi sono stati significativi; infatti, sono stati tutti in grado di eseguire almeno una ripetizione. In totale, prendendo come riferimento tutto il campione, il miglioramento medio a livello di forza è pari al 35,6%. Lo studio ha permesso di evidenziare l'importanza dell'attuazione di misure preventive in un ambito in cui il rischio di infortunio è molto elevato.
Proposal of an exercise program for the prevention of muscle injuries of the hamlet muscles in a population of junior football players: a cohort study
Study design: Cohort study Objectives: identify the level of risk for a muscle injury of the hamstring muscles in a population of young junior football players and reduce it through the application of a warm-up and prevention protocol for a period of 6 months. Background: Football, being a dynamic sport made up of changes of direction and rapid variations in pace, is associated with a high risk of lower limb problems; in particular, injuries of the hamstring muscles represent one of the most common and disabling injuries among footballers from a very young age. This study proposes an exercise program aimed at preventing hamstring muscle injuries based on studies that identify the risk factors that lead to injury and others that propose preventive exercises. Materials and methods: At the beginning of January the boys of the Rivoli Calcio junior team were evaluated, a sample of 20 boys through some screening tests and questionnaires. The research is divided into different phases: a review of the existing literature on the causes and mechanisms of hamstring injuries, an analysis of the current prevention practices adopted in youth football, also investigating previous muscle injuries in the reference population through the administration of a questionnaire and the development of an exercise protocol based on the latest scientific evidence. Results: These athletes, in accordance with scientific literature, appear to be a population at risk of HSI due to the possibility of re-injury, imbalances in strength, flexibility and fatigue reported by the structures. The results obtained in the initial screening (questionnaire) highlighted that in the team, in general, one of the risk factors such as re-injury is not present, as none of the population examined had injuries to the hamstring muscles. As regards the analysis of the muscle lengths of the hamstrings, they were investigated through the test to verify their length with the athlete lying in a supine position with the hip and knee flexed by 90°, measuring the knee angle until the athlete reported a feeling of tension in the hamstrings Following the test, differences were highlighted between the left lower limb and the right lower limb in 45% of cases, with a greater shortening of the dominant leg in 90% of cases. This difference then narrowed to 15% of the population, with greater shortening in the dominant leg in 66% of cases. Furthermore, between the first and second measurements carried out six months apart, an increase of 11.6% was detected for the right lower limb, while for the left lower limb the increase was state of 11.8%. Conclusions: None of the 20 boys examined found a hamstring muscle injury during the observation period; improvements were observed in terms of muscle length (11.7% on average) between the two lower limbs. As for strength, progress has been significant; in fact, they were all able to perform at least one repetition. In total, taking the entire sample as a reference, the average improvement in strength level is equal to 35.6%. The study made it possible to highlight the importance of implementing preventive measures in an area where the risk of injury is very high.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/8367