This paper is the result of research conducted during my master's internship on the topic of open adoptions. The term "open adoption" refers to a full adoption "in all respects, where legal relationships cease while emotional and informational ones may persist." The aim of this paper is to better define what an open adoption is, the challenges that open adoptions pose to social services professionals, and the most effective operational practices to use in managing such cases by social services. The thesis starts by analyzing the institution of adoption of minors in Italy, according to Law No. 183 of May 4, 1983, and develops by distinguishing between national adoption and international adoption, and between full adoption and adoption in special cases. Then, mild adoption is described, a form of adoption that was introduced in 2003 by the juvenile court of Bari. Subsequently, the paper focuses on open adoption, examining Constitutional Court ruling No. 183 of 2023, which officially recognized open adoptions in Italy through an evolutionary interpretation of Article 27 of Law 184/1983. Open adoption is then described according to the new 2023 ruling, highlighting the main aspects of this type of adoption. Some of the main rulings of both the Supreme Court of Cassation and lower courts are also presented, where judges have ruled in favor of the adoption of minors while maintaining relationships with the biological family. Finally, the differences between mild adoption and open adoption are identified. The thesis then delves into the research I conducted, analyzing how cases of open adoption have been managed by social workers in local services. In particular, an in-depth look is provided into the type of relationship maintained with ascending relatives and siblings of the minors, distinguishing between in-person meetings and long-distance relationships. Regarding in-person meetings, a section on neutral locations is included, given their centrality in maintaining relationships. In terms of long-distance relationships, various forms are outlined, including phone calls, video calls, letter exchanges, and photo exchanges. The thesis then describes the most effective operational practices for managing relationships with the biological family, as well as the challenges encountered in managing these relationships, according to the social workers involved. The paper concludes by comparing other regional experiences of open adoption, in order to provide insights from professionals handling adoption cases with maintained relationships in different areas, highlighting similarities and differences in the management of various situations. Finally, there is a brief section describing the experimentation of the open adoption institution in other European countries, such as the case of England, where the so-called open adoption is practiced.

Questo elaborato nasce dalla ricerca che ho potuto svolgere durante il tirocinio magistrale sul tema delle adozioni aperte. Con il termine “adozione aperta” si intende un’adozione piena “a tutti gli effetti, in cui i rapporti giuridici cessano mentre possono permanere quelli affettivi e informativi.” Lo scopo dell’elaborato è quindi quello di meglio definire cosa sia un’adozione aperta e quali siano le sfide che le adozioni aperte pongono ai professionisti dei servizi sociali e quali siano le prassi operative più funzionali da utilizzare nella gestione di tali casi da parte dei servizi sociali. La tesi, partendo dall’analisi dell’istituto dell’adozione dei minorenni in Italia, secondo la legge n.183 del 4 maggio 1983, si sviluppa distinguendo tra adozione nazionale e adozione internazionale, e tra adozione piena e adozione in casi particolari. Poi viene descritta l’adozione mite, una forma di adozione nata nel 2003 nel tribunale per i minorenni di Bari. Successivamente l’elaborato si concentra sull’adozione aperta, esaminando la sentenza n.183 del 2023 della Corte Costituzionale, che ha riconosciuto ufficialmente le adozioni aperte in Italia, attraverso l’interpretazione evolutiva dell’art.27 della legge 184/1983. Quindi viene descritta l’adozione aperta, ai sensi della nuova sentenza del 2023, sottolineando gli aspetti principali di questa tipologia di adozione. Sono state poi riportate alcune delle principali sentenze, sia della giurisprudenza di Cassazione, che di quella di merito, in cui i giudici si sono espressi dichiarando l’adozione del minore con mantenimento dei rapporti con la famiglia di origine. Infine vengono individuate le differenze tra adozione mite e adozione aperta. In seguito la tesi entra nel merito della ricerca che ho condotto analizzando in che modo siano stati gestiti i casi di adozione aperta da parte degli assistenti sociali dei servizi territoriali. In particolare viene proposto un approfondimento sul tipo di rapporto che viene mantenuto con i parenti ascendenti e con fratelli e sorelle dei minori, distinguendo tra incontri in presenza e rapporto a distanza. In merito agli incontri in presenza viene proposto un paragrafo sul luogo neutro, data la sua centralità per il mantenimento dei rapporti. Descrivendo invece i rapporti a distanza, vengono declinate le varie forme in cui esso è possibile: telefonate, videochiamate, scambio di lettere, e scambio di fotografie. La tesi descrive poi sulle prassi operative più funzionali nella gestione del mantenimento dei rapporti con la famiglia di origine e le criticità riscontrate nella gestione dei rapporti, secondo il parere degli operatori sociali che se ne sono occupati. L’elaborato si conclude proponendo una comparazione con altre esperienze regionali di adozione aperta, in modo tale da riportare il punto di vista di operatori che si occupano di casi di adozione con mantenimento dei rapporti che lavorano in territori diversi, evidenziando similitudini e differenze nella gestione delle varie situazioni. Infine è presente una breve parte in cui si descrive la sperimentazione dell’istituto dell'adozione aperta in altre paesi europei, come ad esempio il caso dell’Inghilterra in cui è presente la cosiddetta open adoption.

L'adozione aperta, ovvero il mantenimento dei contatti con la famiglia di origine dopo l'adozione.

COVARELLI, BIANCA
2023/2024

Abstract

Questo elaborato nasce dalla ricerca che ho potuto svolgere durante il tirocinio magistrale sul tema delle adozioni aperte. Con il termine “adozione aperta” si intende un’adozione piena “a tutti gli effetti, in cui i rapporti giuridici cessano mentre possono permanere quelli affettivi e informativi.” Lo scopo dell’elaborato è quindi quello di meglio definire cosa sia un’adozione aperta e quali siano le sfide che le adozioni aperte pongono ai professionisti dei servizi sociali e quali siano le prassi operative più funzionali da utilizzare nella gestione di tali casi da parte dei servizi sociali. La tesi, partendo dall’analisi dell’istituto dell’adozione dei minorenni in Italia, secondo la legge n.183 del 4 maggio 1983, si sviluppa distinguendo tra adozione nazionale e adozione internazionale, e tra adozione piena e adozione in casi particolari. Poi viene descritta l’adozione mite, una forma di adozione nata nel 2003 nel tribunale per i minorenni di Bari. Successivamente l’elaborato si concentra sull’adozione aperta, esaminando la sentenza n.183 del 2023 della Corte Costituzionale, che ha riconosciuto ufficialmente le adozioni aperte in Italia, attraverso l’interpretazione evolutiva dell’art.27 della legge 184/1983. Quindi viene descritta l’adozione aperta, ai sensi della nuova sentenza del 2023, sottolineando gli aspetti principali di questa tipologia di adozione. Sono state poi riportate alcune delle principali sentenze, sia della giurisprudenza di Cassazione, che di quella di merito, in cui i giudici si sono espressi dichiarando l’adozione del minore con mantenimento dei rapporti con la famiglia di origine. Infine vengono individuate le differenze tra adozione mite e adozione aperta. In seguito la tesi entra nel merito della ricerca che ho condotto analizzando in che modo siano stati gestiti i casi di adozione aperta da parte degli assistenti sociali dei servizi territoriali. In particolare viene proposto un approfondimento sul tipo di rapporto che viene mantenuto con i parenti ascendenti e con fratelli e sorelle dei minori, distinguendo tra incontri in presenza e rapporto a distanza. In merito agli incontri in presenza viene proposto un paragrafo sul luogo neutro, data la sua centralità per il mantenimento dei rapporti. Descrivendo invece i rapporti a distanza, vengono declinate le varie forme in cui esso è possibile: telefonate, videochiamate, scambio di lettere, e scambio di fotografie. La tesi descrive poi sulle prassi operative più funzionali nella gestione del mantenimento dei rapporti con la famiglia di origine e le criticità riscontrate nella gestione dei rapporti, secondo il parere degli operatori sociali che se ne sono occupati. L’elaborato si conclude proponendo una comparazione con altre esperienze regionali di adozione aperta, in modo tale da riportare il punto di vista di operatori che si occupano di casi di adozione con mantenimento dei rapporti che lavorano in territori diversi, evidenziando similitudini e differenze nella gestione delle varie situazioni. Infine è presente una breve parte in cui si descrive la sperimentazione dell’istituto dell'adozione aperta in altre paesi europei, come ad esempio il caso dell’Inghilterra in cui è presente la cosiddetta open adoption.
Open adoption, where contact is maintained with the birth family after adoption.
This paper is the result of research conducted during my master's internship on the topic of open adoptions. The term "open adoption" refers to a full adoption "in all respects, where legal relationships cease while emotional and informational ones may persist." The aim of this paper is to better define what an open adoption is, the challenges that open adoptions pose to social services professionals, and the most effective operational practices to use in managing such cases by social services. The thesis starts by analyzing the institution of adoption of minors in Italy, according to Law No. 183 of May 4, 1983, and develops by distinguishing between national adoption and international adoption, and between full adoption and adoption in special cases. Then, mild adoption is described, a form of adoption that was introduced in 2003 by the juvenile court of Bari. Subsequently, the paper focuses on open adoption, examining Constitutional Court ruling No. 183 of 2023, which officially recognized open adoptions in Italy through an evolutionary interpretation of Article 27 of Law 184/1983. Open adoption is then described according to the new 2023 ruling, highlighting the main aspects of this type of adoption. Some of the main rulings of both the Supreme Court of Cassation and lower courts are also presented, where judges have ruled in favor of the adoption of minors while maintaining relationships with the biological family. Finally, the differences between mild adoption and open adoption are identified. The thesis then delves into the research I conducted, analyzing how cases of open adoption have been managed by social workers in local services. In particular, an in-depth look is provided into the type of relationship maintained with ascending relatives and siblings of the minors, distinguishing between in-person meetings and long-distance relationships. Regarding in-person meetings, a section on neutral locations is included, given their centrality in maintaining relationships. In terms of long-distance relationships, various forms are outlined, including phone calls, video calls, letter exchanges, and photo exchanges. The thesis then describes the most effective operational practices for managing relationships with the biological family, as well as the challenges encountered in managing these relationships, according to the social workers involved. The paper concludes by comparing other regional experiences of open adoption, in order to provide insights from professionals handling adoption cases with maintained relationships in different areas, highlighting similarities and differences in the management of various situations. Finally, there is a brief section describing the experimentation of the open adoption institution in other European countries, such as the case of England, where the so-called open adoption is practiced.
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