L’intenso sviluppo del World Wide Web dopo la metà degli anni '90 ha notevolmente migliorato e ampliato le possibilità di comunicazione tra le persone. I social media online, come Twitter e Facebook, possono facilitare la diffusione di informazioni in tempo reale tra gli utenti collegati da tutto il mondo. Facendo leva sulle loro principali caratteristiche, i social media sono diventati la principale piattaforma per l'interazione sociale online e la trasmissione di informazioni. Tuttavia, a causa della crescente popolarità dei social media online, Internet è diventato un terreno fertile ideale per la diffusione di notizie false, come informazioni fuorvianti, recensioni false, pubblicità ingannevoli, dichiarazioni politiche infondate e così via. Tali contenuti sono chiamati “fake news” ed essendo ampiamente utilizzati per confondere e persuadere gli utenti online, sono diventati una grave preoccupazione sia dell'industria che del mondo accademico. La loro generazione e diffusione, specialmente tramite social media e social networks, ha attirato un'immensa attenzione pubblica soprattutto perché c’è un importante aspetto che non può essere ignorato: Internet e l'uso dei dispositivi digitali influenzano in maniera significativa anche gli adolescenti poiché essi sono circondati e immersi nell'ambiente digitale. Essi interagiscono con i device digitali sia a casa che a scuola e usufruiscono dei contenuti disponibili online per molteplici scopi come la costruzione di una rete sociale, i giochi, l'intrattenimento ma anche l'accesso a notizie e informazioni. A fronte dell’utilizzo così diffuso di Internet e dei social network da parte dei giovani utenti, appare evidente l'importanza dell'educazione e dell'alfabetizzazione digitale a livello scolastico per far fronte alle nuove sfide poste dalla rete in relazione alla diffusione delle fake news. Questo è l’obiettivo che si pone come fulcro della mia esperienza di tirocinio svolto nell’ambito del progetto Social4School, sviluppato presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino, che propone un approccio partecipativo e interattivo, che sfrutta lo strumento del serious game per consentire ad alunni e docenti di sperimentare in pratica, ma in un ambiente controllato, quello delle classi scolastiche, quali sono le dinamiche del web e dei social network, per trasmettere agli studenti l’idea che ogni loro azione online implica una responsabilità personale e potenzialmente può avere una ripercussione inaspettata. In particolare, viene affrontato il tema della diffusione di fake news e in questo caso si vuole insegnare ai ragazzi non solo a distinguere tra notizie vere e notizie false, ma anche a riconoscere gli elementi che possono indurre sospetti circa la credibilità delle informazioni, tra cui anche la presenza di fallacie logiche, ovvero errori di ragionamento. L’obiettivo del progetto è, quindi, quello di affrontare in maniera efficace il problema dell’educazione alla cittadinanza digitale, abituando i più giovani ad un utilizzo consapevole della rete, ad essere più critici nei confronti di Internet senza demonizzarlo, sapendone riconoscere i rischi e le risorse. Pertanto, questa tesi si propone di descrivere l’ambito di ricerca e lo stato dell’arte relativo alla generazione e diffusione delle notizie false per poi approfondire le varie fasi di lavoro che si sono susseguite per la preparazione, l’esecuzione e l’analisi delle attività svolte nelle scuole secondarie di primo grado.
Le sfumature delle fake news: come le fallacie possono influenzare la percezione delle notizie
ZINGARO, SANDRA
2021/2022
Abstract
L’intenso sviluppo del World Wide Web dopo la metà degli anni '90 ha notevolmente migliorato e ampliato le possibilità di comunicazione tra le persone. I social media online, come Twitter e Facebook, possono facilitare la diffusione di informazioni in tempo reale tra gli utenti collegati da tutto il mondo. Facendo leva sulle loro principali caratteristiche, i social media sono diventati la principale piattaforma per l'interazione sociale online e la trasmissione di informazioni. Tuttavia, a causa della crescente popolarità dei social media online, Internet è diventato un terreno fertile ideale per la diffusione di notizie false, come informazioni fuorvianti, recensioni false, pubblicità ingannevoli, dichiarazioni politiche infondate e così via. Tali contenuti sono chiamati “fake news” ed essendo ampiamente utilizzati per confondere e persuadere gli utenti online, sono diventati una grave preoccupazione sia dell'industria che del mondo accademico. La loro generazione e diffusione, specialmente tramite social media e social networks, ha attirato un'immensa attenzione pubblica soprattutto perché c’è un importante aspetto che non può essere ignorato: Internet e l'uso dei dispositivi digitali influenzano in maniera significativa anche gli adolescenti poiché essi sono circondati e immersi nell'ambiente digitale. Essi interagiscono con i device digitali sia a casa che a scuola e usufruiscono dei contenuti disponibili online per molteplici scopi come la costruzione di una rete sociale, i giochi, l'intrattenimento ma anche l'accesso a notizie e informazioni. A fronte dell’utilizzo così diffuso di Internet e dei social network da parte dei giovani utenti, appare evidente l'importanza dell'educazione e dell'alfabetizzazione digitale a livello scolastico per far fronte alle nuove sfide poste dalla rete in relazione alla diffusione delle fake news. Questo è l’obiettivo che si pone come fulcro della mia esperienza di tirocinio svolto nell’ambito del progetto Social4School, sviluppato presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino, che propone un approccio partecipativo e interattivo, che sfrutta lo strumento del serious game per consentire ad alunni e docenti di sperimentare in pratica, ma in un ambiente controllato, quello delle classi scolastiche, quali sono le dinamiche del web e dei social network, per trasmettere agli studenti l’idea che ogni loro azione online implica una responsabilità personale e potenzialmente può avere una ripercussione inaspettata. In particolare, viene affrontato il tema della diffusione di fake news e in questo caso si vuole insegnare ai ragazzi non solo a distinguere tra notizie vere e notizie false, ma anche a riconoscere gli elementi che possono indurre sospetti circa la credibilità delle informazioni, tra cui anche la presenza di fallacie logiche, ovvero errori di ragionamento. L’obiettivo del progetto è, quindi, quello di affrontare in maniera efficace il problema dell’educazione alla cittadinanza digitale, abituando i più giovani ad un utilizzo consapevole della rete, ad essere più critici nei confronti di Internet senza demonizzarlo, sapendone riconoscere i rischi e le risorse. Pertanto, questa tesi si propone di descrivere l’ambito di ricerca e lo stato dell’arte relativo alla generazione e diffusione delle notizie false per poi approfondire le varie fasi di lavoro che si sono susseguite per la preparazione, l’esecuzione e l’analisi delle attività svolte nelle scuole secondarie di primo grado.File | Dimensione | Formato | |
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