In recent years, the attention of Legislators and Supervisory Authorities has increasingly focused on the risk management practices of the banks, emphasizing the importance of risk control and management systems. Through the identification, measurement, assessment and constant monitoring of risks, these systems allow to intercept in advance adverse events and to better address them by accepting or mitigating them, ensuring a long term vision and improving the overall activity with a perspective of a sound and prudent management. This work was created with the intention of analysing the process of carrying out stress test exercises to support the Risk Appetite Framework process (integrated into the broader planning and budgeting / RAF process) used to define the warning and risk tolerance thresholds. To achieve this objective, a series of activities have been carried out at the Risk Management structure of the Banca di Asti dedicated to in-depth analysis of the issue and of related projects. The thesis is divided into two parts: 1. A first theoretical part outlining the reference regulatory framework defined by the Supervisory Authorities with a focus on the Risk Appetite Framework (and related Risk Appetite Statement) and Stress Testing activities connected to the metrics present within the risk appetite definition frameworks of banking companies. 2. A second quantitative part which explores the methods for carrying out stress tests to support the RAF process and specifically the evaluation of the thresholds of the main metrics adopted, integrated with an exercise in which the thresholds of the capital area (regulatory capital ratios) will be evaluated after the application of an additional stress hypothesis. In consideration of the increasing attention paid by the Supervisory Authorities and the main institutions on ESG matters, the additional hypothesis involved a decrease in the value of the properties guaranteeing loans disbursed by the Bank connected to physical risk in the ESG area. This additional hypothesis resulted in an increase in terms of RWA credit risk equal to 31 million € and 64 million € (respectively in the scenarios used to determine the warning threshold and the tolerance threshold) with a capital reduction of CET 1 by 6 and 10 basis points. The exercise represents a starting point for the introduction of the ESG issue within the RAF process considering that, in the near future, the ESG stress tests will have to be calculated on additional risk areas with a growing level of complexity, breadth and refinement of measurement methodologies. The overall impact of ESG risks could potentially be considerable and, in the coming years, will have to be taken into strong consideration by the banking system.
Negli ultimi anni l’attenzione dei Legislatori e delle Autorità di Vigilanza, si è focalizzata sempre più sulle pratiche di risk management delle banche, sottolineando l’importanza dei sistemi di controllo e gestione dei rischi. Tali sistemi tramite l’individuazione, la misurazione, la valutazione e il costante monitoraggio dei rischi permettono di intercettare in anticipo i fenomeni avversi, garantendo al management aziendale una maggiore consapevolezza in merito alla gestione degli stessi in termini di accettazione o di mitigazione, assicurando una visione di lungo periodo e migliorando l’attività complessiva in un’ottica di sana e prudente gestione. Il presente lavoro nasce con l’intento di analizzare il processo di realizzazione degli esercizi di stress test a supporto del processo Risk Appetite Framework (integrato nel più ampio processo di pianificazione e budgeting / RAF) utilizzati per la definizione delle soglie di warning e risk tolerance. Per arrivare a tale obiettivo si sono svolte, presso la struttura di Risk Management della Banca di Asti, una serie di attività dedite all’approfondimento della tematica e delle relative progettualità connesse. La tesi è suddivisa in due parti: 1. Una prima parte teorica relativa al quadro normativo di riferimento dettato dalle Autorità di Vigilanza con una focalizzazione sul Risk Appetite Framework (e collegato Risk Appetite Statement) e attività di Stress Testing connesse alle metriche presenti all'interno del framework di definizione dell’appetito al rischio delle aziende bancarie; 2. Una seconda parte quantitativa che approfondisce le modalità di effettuazione delle prove di stress a supporto del processo RAF e nello specifico della valorizzazione delle soglie delle principali metriche adottate, integrata con un esercizio in cui le soglie dell’area patrimoniale (coefficienti regolamentari di patrimonializzazione) sono oggetto di valutazione post applicazione di un’ulteriore ipotesi aggiuntiva di stress. In considerazione della sempre maggior attenzione prestata dalle Autorità di Vigilanza e dalle principali Istituzioni in materia ESG, l’ipotesi aggiuntiva ha avuto ad oggetto una diminuzione del valore degli immobili a garanzia di finanziamenti erogati dalla Banca collegabile al rischio fisico in ambito ESG. Tale ipotesi aggiuntiva ha comportato un incremento in termini di RWA rischio di credito pari a 31 mln di euro e 64 mln di euro (rispettivamente negli scenari utilizzati per la determinazione della soglia di warning e della soglia di tolerance) con un impatto patrimoniale quantificabile nell’ordine in una diminuzione di CET 1 di 6 e 10 punti base. Il citato esercizio rappresenta un punto di partenza per l’introduzione della tematica ESG all’interno del processo RAF considerando che, in un ormai prossimo futuro, gli stress test in materia ESG dovranno essere calcolati su ulteriori aree di rischio con un livello di complessità, ampiezza ed affinamento delle metodologie di misurazione atteso in crescita. L’impatto complessivo dei rischi ESG potrà essere potenzialmente considerevole e, nei prossimi anni, dovrà essere tenuto in forte considerazione da parte del sistema bancario.
SCENARI DI STRESS E SIMULAZIONE DELL’INTEGRAZIONE DEI RISCHI ESG NEL MODELLO RAF DI UNA BANCA LESS SIGNIFICANT ITALIANA
SCAGLIA, FABIO
2021/2022
Abstract
Negli ultimi anni l’attenzione dei Legislatori e delle Autorità di Vigilanza, si è focalizzata sempre più sulle pratiche di risk management delle banche, sottolineando l’importanza dei sistemi di controllo e gestione dei rischi. Tali sistemi tramite l’individuazione, la misurazione, la valutazione e il costante monitoraggio dei rischi permettono di intercettare in anticipo i fenomeni avversi, garantendo al management aziendale una maggiore consapevolezza in merito alla gestione degli stessi in termini di accettazione o di mitigazione, assicurando una visione di lungo periodo e migliorando l’attività complessiva in un’ottica di sana e prudente gestione. Il presente lavoro nasce con l’intento di analizzare il processo di realizzazione degli esercizi di stress test a supporto del processo Risk Appetite Framework (integrato nel più ampio processo di pianificazione e budgeting / RAF) utilizzati per la definizione delle soglie di warning e risk tolerance. Per arrivare a tale obiettivo si sono svolte, presso la struttura di Risk Management della Banca di Asti, una serie di attività dedite all’approfondimento della tematica e delle relative progettualità connesse. La tesi è suddivisa in due parti: 1. Una prima parte teorica relativa al quadro normativo di riferimento dettato dalle Autorità di Vigilanza con una focalizzazione sul Risk Appetite Framework (e collegato Risk Appetite Statement) e attività di Stress Testing connesse alle metriche presenti all'interno del framework di definizione dell’appetito al rischio delle aziende bancarie; 2. Una seconda parte quantitativa che approfondisce le modalità di effettuazione delle prove di stress a supporto del processo RAF e nello specifico della valorizzazione delle soglie delle principali metriche adottate, integrata con un esercizio in cui le soglie dell’area patrimoniale (coefficienti regolamentari di patrimonializzazione) sono oggetto di valutazione post applicazione di un’ulteriore ipotesi aggiuntiva di stress. In considerazione della sempre maggior attenzione prestata dalle Autorità di Vigilanza e dalle principali Istituzioni in materia ESG, l’ipotesi aggiuntiva ha avuto ad oggetto una diminuzione del valore degli immobili a garanzia di finanziamenti erogati dalla Banca collegabile al rischio fisico in ambito ESG. Tale ipotesi aggiuntiva ha comportato un incremento in termini di RWA rischio di credito pari a 31 mln di euro e 64 mln di euro (rispettivamente negli scenari utilizzati per la determinazione della soglia di warning e della soglia di tolerance) con un impatto patrimoniale quantificabile nell’ordine in una diminuzione di CET 1 di 6 e 10 punti base. Il citato esercizio rappresenta un punto di partenza per l’introduzione della tematica ESG all’interno del processo RAF considerando che, in un ormai prossimo futuro, gli stress test in materia ESG dovranno essere calcolati su ulteriori aree di rischio con un livello di complessità, ampiezza ed affinamento delle metodologie di misurazione atteso in crescita. L’impatto complessivo dei rischi ESG potrà essere potenzialmente considerevole e, nei prossimi anni, dovrà essere tenuto in forte considerazione da parte del sistema bancario.File | Dimensione | Formato | |
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