L'obiettivo del presente studio è quello di dimostrare, in materia di libera circolazione delle persone all'interno della comunità europea, come interviene l'Unione Europea nelle cause a livello internazionale con particolare riferimento all'interpretazione del concetto di "altro familiare". Viene approfondito uno dei ruoli fondamentali della Corte di giustizia, ovvero quello d’interpretazione delle norme laddove gli stati non siano in grado di dare una giusta interpretazione, sottolineando che, per ciò che concerne la libertà di circolazione, sono ancora presenti delle difficoltà legate a una corretta lettura delle disposizioni contenute nelle normative europee. La sentenza analizzata pone al centro dell’attenzione il tema del regime della Kafala islamica, una problematica che attualmente rappresenta per gli stati un grande punto interrogativo. Infatti la causa vede come protagonista SM, una minore algerina in affidamento a una coppia francese in accordo a tale regime, che fa richiesta di ingresso e soggiorno all’interno del Regno Unito in qualità di adottata, che a sua volta adotta un provvedimento di diniego all’ingresso della minore a causa del mancato riconoscimento dell’adozione nella cultura islamica; inoltre il Regno Unito adotta un comportamento rigido nei confronti della minore conducendo una disamina superficiale della situazione che non ha permesso di agevolare la sua richiesta. Il presente elaborato analizza prima i contesti normativi a cui fa riferimento il Regno Unito per giudicare la causa, per proseguire con l’analisi degli strumenti normativi utilizzati dalla corte di Giustizia per esprimere il suo parere in merito, riferendosi al concetto di altro familiare come alternativa per concedere il diritto di ingresso e soggiorno nell’Unione. Si dimostra, pertanto, quanto sia importante il ruolo interpretativo della Corte in tali situazioni, ma risulta rilevante anche la collaborazione degli stati nell’accogliere le pronunce dell’istituzione europea e utilizzarle per risolvere le controversie.

La Libera circolazione delle persone nell’Unione Europea e il concetto di altro familiare nella sentenza SM

GIRARDI, NICOLE
2021/2022

Abstract

L'obiettivo del presente studio è quello di dimostrare, in materia di libera circolazione delle persone all'interno della comunità europea, come interviene l'Unione Europea nelle cause a livello internazionale con particolare riferimento all'interpretazione del concetto di "altro familiare". Viene approfondito uno dei ruoli fondamentali della Corte di giustizia, ovvero quello d’interpretazione delle norme laddove gli stati non siano in grado di dare una giusta interpretazione, sottolineando che, per ciò che concerne la libertà di circolazione, sono ancora presenti delle difficoltà legate a una corretta lettura delle disposizioni contenute nelle normative europee. La sentenza analizzata pone al centro dell’attenzione il tema del regime della Kafala islamica, una problematica che attualmente rappresenta per gli stati un grande punto interrogativo. Infatti la causa vede come protagonista SM, una minore algerina in affidamento a una coppia francese in accordo a tale regime, che fa richiesta di ingresso e soggiorno all’interno del Regno Unito in qualità di adottata, che a sua volta adotta un provvedimento di diniego all’ingresso della minore a causa del mancato riconoscimento dell’adozione nella cultura islamica; inoltre il Regno Unito adotta un comportamento rigido nei confronti della minore conducendo una disamina superficiale della situazione che non ha permesso di agevolare la sua richiesta. Il presente elaborato analizza prima i contesti normativi a cui fa riferimento il Regno Unito per giudicare la causa, per proseguire con l’analisi degli strumenti normativi utilizzati dalla corte di Giustizia per esprimere il suo parere in merito, riferendosi al concetto di altro familiare come alternativa per concedere il diritto di ingresso e soggiorno nell’Unione. Si dimostra, pertanto, quanto sia importante il ruolo interpretativo della Corte in tali situazioni, ma risulta rilevante anche la collaborazione degli stati nell’accogliere le pronunce dell’istituzione europea e utilizzarle per risolvere le controversie.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
920962_tesinicolegirardi.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 634.67 kB
Formato Adobe PDF
634.67 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/83628