Substance Dependence Disorder (SUD) is a rapidly expanding phenomenon due to the social, environmental and cultural characteristics of society. It can be observed that Dus very often occurs in the form of poly-abuse with the consequent possible association with behavioral addictions such as gambling or pathological use of the internet. The use and abuse of drugs are constantly growing, in line with the new cultural patterns of consumption subject to globalization, and influenced by social changes, moreover the use of drugs is strongly conditioned by individual psychological factors and their respective biological correlates. Several studies have shown that many psychiatric diseases can be either the origin or consequence of problematic consumption and, regardless of which primary disease is, this will significantly affect the onset, course and maintenance of the other over time. The reciprocal influence that the two diagnostic categories exert on each other is evident, without an evident and absolute cause-effect relationship; the presence of one of the two disorders is never binding on the appearance of the other while representing a risk factor which, only in the presence of other concomitant risk factors, will increase the probability of occurrence in the subject. In the event that a disorder due to the consumption of psychoactive substances and another psychiatric disorder coexist in the same individual, or within the pathological situation there is a concomitance between drug addiction and psychiatric disorder, then we speak of Double Diagnosis. In Italy, the policies relating to substance use disorder and its possible comorbidity with other mental disorders, or the dual diagnosis, have often been conditioned by the historical and political development that has substantially differentiated the organization of the intervention system from the majority from other European countries and the USA. Within such a fragmented landscape linked to social policies, which includes interventions aimed at the individual pathology, it is necessary to interface with the double diagnosis at a global level, trying to make the most of all possible tools. It can be said that double diagnosis is characterized by a recurrent fragmentation at the level of social policies, diagnosis and treatment of patients, and prevention actions; because everything is constantly subject to the separation of the two pathologies (drug addiction and psychiatry).
Il Disturbo da Dipendenza da Sostanze (DUS) rappresenta un fenomeno in forte espansione a causa delle caratteristiche sociali, ambientali e culturali della società. Si può osservare come il Dus si presenti molto spesso sotto forma di poli-abuso con la conseguente possibile associazione a dipendenze comportamentali come il gioco d’azzardo o l’uso patologico di internet. L’uso e l’abuso di sostanze stupefacenti sono in costante crescita, in linea con i nuovi modelli culturali di consumo soggetti alla globalizzazione, e influenzati dai mutamenti sociali, inoltre l’utilizzo di stupefacenti è fortemente condizionato da fattori psicologici individuali e dai rispettivi correlati biologici. Diversi studi condotti evidenziano come molte patologie psichiatriche possono essere o all’origine o conseguenza del consumo problematico e, indipendentemente da quale sia la patologia primaria, questa influenzerà significativamente l’insorgere, il decorso e il mantenimento nel tempo dell’altra. Risulta evidente l’influenza reciproca che le due categorie diagnostiche esercitano l’una sull’altra, senza un evidente e assoluto rapporto causa-effetto; la presenza di uno dei due disturbi non è mai vincolante per la comparsa dell’altro pur rappresentando un fattore di rischio che, solo in presenza di altri fattori di rischio concomitanti innalzerà la probabilità la probabilità di presentarsi nel soggetto. Nel caso in cui nello stesso individuo coesistano un disturbo dovuto al consumo di sostanze psicoattive e un altro disturbo psichiatrico, ovvero all’interno della situazione patologica c’è concomitanza tra la tossicomania e il disturbo psichiatrico, allora si parla di Doppia Diagnosi. In Italia le politiche relative al disturbo da uso di sostanze e alla sua possibile comorbilità con altri disturbi mentali, ovvero la doppia diagnosi, sono state spesso condizionate dallo sviluppo storico e politico che ha differenziato, sostanzialmente, l’organizzazione del sistema di intervento dalla maggioranza degli altri paesi europei e dagli USA. All’interno di un panorama legato alle politiche sociali così frammentato, che comprende interventi rivolti alla singola patologia, è necessario interfacciarsi con la doppia diagnosi a livello globale, cercando di sfruttare al meglio tutti strumenti possibili. Si può affermare che la doppia diagnosi sia caratterizzata da una ricorrente frammentazione a livello di politiche sociali, diagnosi e trattamento dei pazienti, e azioni di prevenzione; perché il tutto è costantemente soggetto alla separazione delle due patologie (tossicodipendenza e psichiatria).
Tossicodipendenza e psicopatologia: la complessità della doppia diagnosi all'interno di un sistema di politiche e servizi frammentato
MINNITI, EMANUELA
2021/2022
Abstract
Il Disturbo da Dipendenza da Sostanze (DUS) rappresenta un fenomeno in forte espansione a causa delle caratteristiche sociali, ambientali e culturali della società. Si può osservare come il Dus si presenti molto spesso sotto forma di poli-abuso con la conseguente possibile associazione a dipendenze comportamentali come il gioco d’azzardo o l’uso patologico di internet. L’uso e l’abuso di sostanze stupefacenti sono in costante crescita, in linea con i nuovi modelli culturali di consumo soggetti alla globalizzazione, e influenzati dai mutamenti sociali, inoltre l’utilizzo di stupefacenti è fortemente condizionato da fattori psicologici individuali e dai rispettivi correlati biologici. Diversi studi condotti evidenziano come molte patologie psichiatriche possono essere o all’origine o conseguenza del consumo problematico e, indipendentemente da quale sia la patologia primaria, questa influenzerà significativamente l’insorgere, il decorso e il mantenimento nel tempo dell’altra. Risulta evidente l’influenza reciproca che le due categorie diagnostiche esercitano l’una sull’altra, senza un evidente e assoluto rapporto causa-effetto; la presenza di uno dei due disturbi non è mai vincolante per la comparsa dell’altro pur rappresentando un fattore di rischio che, solo in presenza di altri fattori di rischio concomitanti innalzerà la probabilità la probabilità di presentarsi nel soggetto. Nel caso in cui nello stesso individuo coesistano un disturbo dovuto al consumo di sostanze psicoattive e un altro disturbo psichiatrico, ovvero all’interno della situazione patologica c’è concomitanza tra la tossicomania e il disturbo psichiatrico, allora si parla di Doppia Diagnosi. In Italia le politiche relative al disturbo da uso di sostanze e alla sua possibile comorbilità con altri disturbi mentali, ovvero la doppia diagnosi, sono state spesso condizionate dallo sviluppo storico e politico che ha differenziato, sostanzialmente, l’organizzazione del sistema di intervento dalla maggioranza degli altri paesi europei e dagli USA. All’interno di un panorama legato alle politiche sociali così frammentato, che comprende interventi rivolti alla singola patologia, è necessario interfacciarsi con la doppia diagnosi a livello globale, cercando di sfruttare al meglio tutti strumenti possibili. Si può affermare che la doppia diagnosi sia caratterizzata da una ricorrente frammentazione a livello di politiche sociali, diagnosi e trattamento dei pazienti, e azioni di prevenzione; perché il tutto è costantemente soggetto alla separazione delle due patologie (tossicodipendenza e psichiatria).File | Dimensione | Formato | |
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