Il presente elaborato ha la finalità di esaminare il procedimento di concessione della cittadinanza italiana, analizzandone i vari aspetti sia in virtù delle norme vigenti che alla luce della prassi amministrativa. La trattazione prenderà avvio a partire da un inquadramento generale dell’istituto della cittadinanza italiana: preliminarmente si proporrà una riflessione su che cosa significhi essere cittadini italiani oggi, verrà poi analizzata la cittadinanza alla luce del dettato costituzionale, passando infine alla sua evoluzione nel corso dei secoli, dagli antichi Greci fino ad arrivare ai giorni nostri. La cittadinanza italiana è attualmente disciplinata dalla legge 5 febbraio 1992 n. 91. Si tratta di una legge che, proprio quest’anno ha compiuto trent’anni dalla sua entrata in vigore. Inoltre, il suo impianto normativo si rifà, quasi totalmente, alla legge precedente, la legge 13 giugno 1912, n. 555. Vien da sé che si tratti di un dettato normativo che non è più in grado di stare al passo con i tempi. La modalità principale di acquisto della cittadinanza è rimasta lo ius sanguinis, mentre le ipotesi di ius soli sono relegate a casi particolari. Verranno, pertanto, illustrate le modalità di acquisto della cittadinanza, con un focus in particolare sulla posizione del soggetto rispetto alla pubblica amministrazione. In effetti, tale posizione varia da caso a caso; è decisamente diversa, sotto tale profilo, la cittadinanza per nascita rispetto alla cittadinanza per naturalizzazione. Ed è proprio quest’ultima la tipologia sulla quale ci si concentrerà maggiormente nella presente trattazione. Si entrerà, pertanto, nel vivo del procedimento di concessione della cittadinanza italiana, analizzandone le varie fasi. Si tratta di un procedimento in cui la discrezionalità della pubblica amministrazione in merito alla concessione è amplissima. Verranno poi analizzate le ipotesi di rinuncia, revoca, perdita e riacquisto della cittadinanza, soprattutto alla luce delle novità introdotte dal recente decreto-legge 4 ottobre 2018 n. 113. Si passerà, quindi, ad analizzare alcuni degli aspetti di illegittimità costituzionale delle norme che regolano la cittadinanza italiana e il relativo procedimento di concessione. Nel corso del tempo, dall’entrata in vigore della legge n. 91 del 1992 ai giorni nostri, da più parti si è auspicata una riforma della cittadinanza, ma il tentativo non è mai riuscito a concretizzarsi in una legge. Verranno, dunque, analizzati vari tentativi di riforma che si sono provati ad imporre nel corso degli anni fino alle proposte più recenti.

IL PROCEDIMENTO DI CONCESSIONE DELLA CITTADINANZA ITALIANA

D'ALESSANDRO, BIANCA
2021/2022

Abstract

Il presente elaborato ha la finalità di esaminare il procedimento di concessione della cittadinanza italiana, analizzandone i vari aspetti sia in virtù delle norme vigenti che alla luce della prassi amministrativa. La trattazione prenderà avvio a partire da un inquadramento generale dell’istituto della cittadinanza italiana: preliminarmente si proporrà una riflessione su che cosa significhi essere cittadini italiani oggi, verrà poi analizzata la cittadinanza alla luce del dettato costituzionale, passando infine alla sua evoluzione nel corso dei secoli, dagli antichi Greci fino ad arrivare ai giorni nostri. La cittadinanza italiana è attualmente disciplinata dalla legge 5 febbraio 1992 n. 91. Si tratta di una legge che, proprio quest’anno ha compiuto trent’anni dalla sua entrata in vigore. Inoltre, il suo impianto normativo si rifà, quasi totalmente, alla legge precedente, la legge 13 giugno 1912, n. 555. Vien da sé che si tratti di un dettato normativo che non è più in grado di stare al passo con i tempi. La modalità principale di acquisto della cittadinanza è rimasta lo ius sanguinis, mentre le ipotesi di ius soli sono relegate a casi particolari. Verranno, pertanto, illustrate le modalità di acquisto della cittadinanza, con un focus in particolare sulla posizione del soggetto rispetto alla pubblica amministrazione. In effetti, tale posizione varia da caso a caso; è decisamente diversa, sotto tale profilo, la cittadinanza per nascita rispetto alla cittadinanza per naturalizzazione. Ed è proprio quest’ultima la tipologia sulla quale ci si concentrerà maggiormente nella presente trattazione. Si entrerà, pertanto, nel vivo del procedimento di concessione della cittadinanza italiana, analizzandone le varie fasi. Si tratta di un procedimento in cui la discrezionalità della pubblica amministrazione in merito alla concessione è amplissima. Verranno poi analizzate le ipotesi di rinuncia, revoca, perdita e riacquisto della cittadinanza, soprattutto alla luce delle novità introdotte dal recente decreto-legge 4 ottobre 2018 n. 113. Si passerà, quindi, ad analizzare alcuni degli aspetti di illegittimità costituzionale delle norme che regolano la cittadinanza italiana e il relativo procedimento di concessione. Nel corso del tempo, dall’entrata in vigore della legge n. 91 del 1992 ai giorni nostri, da più parti si è auspicata una riforma della cittadinanza, ma il tentativo non è mai riuscito a concretizzarsi in una legge. Verranno, dunque, analizzati vari tentativi di riforma che si sono provati ad imporre nel corso degli anni fino alle proposte più recenti.
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