ABSTRACT La presente ricerca ha come oggetto di studio la depressione post-partum. Considerata uno dei maggiori problemi di salute pubblica, la depressione è due volte più comune nelle donne rispetto agli uomini, particolarmente durante gli anni dell’allevamento di un figlio. Sono numerosi gli studi che si sono concentrati sulle conseguenze di questo problema, non solo rispetto alla qualità della vita della donna, ma soprattutto per l'importante impatto sull’andamento dell’interazione madre-bambino ed in seguito sullo sviluppo del piccolo. I programmi di home visiting sono uno strumento prevalentemente di prevenzione ed hanno lo scopo di fornire precocemente uno sostegno alla relazione genitore-bambino in modo da promuovere delle traiettorie evolutive funzionali al corretto sviluppo del bambino ed al benessere della diade, della coppia genitoriale e dell’intero nucleo familiare. MATERIALI E METODI La revisione è stata condotta consultando libri di testo, riviste infermieristiche, linee guida, la banca dati Pub Med e i siti web di interesse infermieristico. Il limite temporale considera gli articoli dal 1990 ad oggi. RISULTATI Attraverso la revisione della letteratura si è potuto constatare come la patologia depressiva determini serie conseguenze sul benessere della donna e sulla qualità della relazione madre-bambino. In questo contesto la figura dell’infermiere riveste un ruolo centrale sia nell’assistenza diretta alla paziente che nel coinvolgimento della stessa nella relazione terapeutica. Conclusioni Nonostante la riconosciuta importanza del ruolo infermieristico nella gestione e valutazione della patologia depressiva, l’intervento dell’infermiere è ritenuto ancora marginale rispetto alle figure sanitarie non mediche specifiche per l’area materno infantile. Inoltre, data l’importanza che riveste la relazione d’aiuto, è auspicabile una maggiore sensibilizzazione della problematica di tutto il personale sanitario ed una continua formazione e aggiornamento in tale ambito.
L’INFERMIERE E LA PREVENZIONE PRECOCE DELLA DEPRESSIONE POST PARTO
BUSUIOC, NATALIA
2021/2022
Abstract
ABSTRACT La presente ricerca ha come oggetto di studio la depressione post-partum. Considerata uno dei maggiori problemi di salute pubblica, la depressione è due volte più comune nelle donne rispetto agli uomini, particolarmente durante gli anni dell’allevamento di un figlio. Sono numerosi gli studi che si sono concentrati sulle conseguenze di questo problema, non solo rispetto alla qualità della vita della donna, ma soprattutto per l'importante impatto sull’andamento dell’interazione madre-bambino ed in seguito sullo sviluppo del piccolo. I programmi di home visiting sono uno strumento prevalentemente di prevenzione ed hanno lo scopo di fornire precocemente uno sostegno alla relazione genitore-bambino in modo da promuovere delle traiettorie evolutive funzionali al corretto sviluppo del bambino ed al benessere della diade, della coppia genitoriale e dell’intero nucleo familiare. MATERIALI E METODI La revisione è stata condotta consultando libri di testo, riviste infermieristiche, linee guida, la banca dati Pub Med e i siti web di interesse infermieristico. Il limite temporale considera gli articoli dal 1990 ad oggi. RISULTATI Attraverso la revisione della letteratura si è potuto constatare come la patologia depressiva determini serie conseguenze sul benessere della donna e sulla qualità della relazione madre-bambino. In questo contesto la figura dell’infermiere riveste un ruolo centrale sia nell’assistenza diretta alla paziente che nel coinvolgimento della stessa nella relazione terapeutica. Conclusioni Nonostante la riconosciuta importanza del ruolo infermieristico nella gestione e valutazione della patologia depressiva, l’intervento dell’infermiere è ritenuto ancora marginale rispetto alle figure sanitarie non mediche specifiche per l’area materno infantile. Inoltre, data l’importanza che riveste la relazione d’aiuto, è auspicabile una maggiore sensibilizzazione della problematica di tutto il personale sanitario ed una continua formazione e aggiornamento in tale ambito.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/83461