Negli ultimi anni si è assistito ad un’inversione di tendenza riguardo agli obiettivi di selezione per tutte le specie animali destinate alla produzione zootecnica, in quanto si è passati dal considerare criteri di selezione solamente produttivi al contemplare vari altri aspetti come l’impatto ambientale degli allevamenti, il controllo della consanguineità e il benessere animale; connessi alla sostenibilità della produzione. La razza bovina Piemontese ha aderito al progetto europeo chiamato I-BEEF che riguarda questi propositi. Partendo da una descrizione generale della storia della razza bovina Piemontese e di come è stata impostata tradizionalmente la selezione genetica, è stata fatta un’analisi dei cambiamenti che hanno interessato la società (nel modo di vedere gli allevamenti), l’ambiente (il riscaldamento climatico) e altri fattori per capire verso quale direzione si deve indirizzare una razza da carne come la Piemontese e come poter affrontare queste problematiche. In primo luogo, è stato analizzato il ruolo del miglioramento genetico. Ad esempio, selezionando soggetti più efficienti nella trasformazione delle risorse, la selezione genetica può avere un grosso impatto sull’impronta ecologica dell’allevamento e il progresso ottenuto risulta essere permanente, cumulativo nelle generazioni e diffuso nella popolazione. Guardando al futuro sono stati approfonditi i vantaggi della genomica (maggior accuratezza e minor intervallo di generazione) e i progressi che permette di ottenere anche grazie alle nuove tecnologie, in particolare sui caratteri che sono di difficile misurazione e a bassa ereditabilità: la resistenza alle malattie, l’efficienza riproduttiva o il comportamento Relativamente a questo i punti cardine del progetto I-BEEF sono: - la riduzione dell’impatto ambientale negli allevamenti: dopo un’analisi dell’impatto ambientale degli allevamenti zootecnici, considerando sia le emissioni che la trasformazione dei gas inquinanti operata dalle piante coltivate come alimenti, viene esaminato come poter aumentare l’efficienza degli animali e ridurre le emissioni. Inoltre, analizzando l’allevamento nelle valli montane, si valuta come questo possa essere una risorsa per l’ambiente e per la popolazione che vi abita; - il miglioramento del benessere e della salute degli animali: a questo proposito si tratta di come il BCS può essere sfruttato per il monitoraggio della fertilità, dell’indice di precocità produttiva e dell’indice genomico relativo alla docilità. - il mantenimento della variabilità genetica: dopo un’analisi dei problemi che può portare la consanguineità e dell’importanza del mantenere una variabilità genetica, si discute sul ruolo degli allevatori nella scelta degli accoppiamenti e dell’importante contributo che può avere la genomica a questo riguardo. A causa del riscaldamento globale, l’ambiente in cui avviene la produzione continuerà a cambiare nel futuro, con un drammatico effetto negativo su caratteri come fertilità e produttività. Grazie all’ampiezza della variazione naturale esistente è possibile orientare la selezione genetica per poter affrontare le sfide dei prossimi decenni.
Le nuove prospettive di selezione per la razza bovina Piemontese
DUPUIS, PAOLO EMILIO
2021/2022
Abstract
Negli ultimi anni si è assistito ad un’inversione di tendenza riguardo agli obiettivi di selezione per tutte le specie animali destinate alla produzione zootecnica, in quanto si è passati dal considerare criteri di selezione solamente produttivi al contemplare vari altri aspetti come l’impatto ambientale degli allevamenti, il controllo della consanguineità e il benessere animale; connessi alla sostenibilità della produzione. La razza bovina Piemontese ha aderito al progetto europeo chiamato I-BEEF che riguarda questi propositi. Partendo da una descrizione generale della storia della razza bovina Piemontese e di come è stata impostata tradizionalmente la selezione genetica, è stata fatta un’analisi dei cambiamenti che hanno interessato la società (nel modo di vedere gli allevamenti), l’ambiente (il riscaldamento climatico) e altri fattori per capire verso quale direzione si deve indirizzare una razza da carne come la Piemontese e come poter affrontare queste problematiche. In primo luogo, è stato analizzato il ruolo del miglioramento genetico. Ad esempio, selezionando soggetti più efficienti nella trasformazione delle risorse, la selezione genetica può avere un grosso impatto sull’impronta ecologica dell’allevamento e il progresso ottenuto risulta essere permanente, cumulativo nelle generazioni e diffuso nella popolazione. Guardando al futuro sono stati approfonditi i vantaggi della genomica (maggior accuratezza e minor intervallo di generazione) e i progressi che permette di ottenere anche grazie alle nuove tecnologie, in particolare sui caratteri che sono di difficile misurazione e a bassa ereditabilità: la resistenza alle malattie, l’efficienza riproduttiva o il comportamento Relativamente a questo i punti cardine del progetto I-BEEF sono: - la riduzione dell’impatto ambientale negli allevamenti: dopo un’analisi dell’impatto ambientale degli allevamenti zootecnici, considerando sia le emissioni che la trasformazione dei gas inquinanti operata dalle piante coltivate come alimenti, viene esaminato come poter aumentare l’efficienza degli animali e ridurre le emissioni. Inoltre, analizzando l’allevamento nelle valli montane, si valuta come questo possa essere una risorsa per l’ambiente e per la popolazione che vi abita; - il miglioramento del benessere e della salute degli animali: a questo proposito si tratta di come il BCS può essere sfruttato per il monitoraggio della fertilità, dell’indice di precocità produttiva e dell’indice genomico relativo alla docilità. - il mantenimento della variabilità genetica: dopo un’analisi dei problemi che può portare la consanguineità e dell’importanza del mantenere una variabilità genetica, si discute sul ruolo degli allevatori nella scelta degli accoppiamenti e dell’importante contributo che può avere la genomica a questo riguardo. A causa del riscaldamento globale, l’ambiente in cui avviene la produzione continuerà a cambiare nel futuro, con un drammatico effetto negativo su caratteri come fertilità e produttività. Grazie all’ampiezza della variazione naturale esistente è possibile orientare la selezione genetica per poter affrontare le sfide dei prossimi decenni.File | Dimensione | Formato | |
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