Le patologie delle ghiandole salivari sono relativamente rare nei cani e gatti, con un'incidenza complessiva riportata inferiore allo 0,3%. La patologia più comune che colpisce le ghiandole salivari nei cani è il sialocele che consiste in una raccolta di saliva fuoriuscita da una ghiandola o da un dotto danneggiato. La saliva è irritante per il tessuto sottocutaneo, provocando lo sviluppo di una pseudocapsula. La maggior parte dei cani è asintomatica e presenta un’anamnesi caratterizzata dall’insorgenza di una tumefazione a comparsa graduale, fluttuante e indolore. Occasionalmente, nel sialocele può avvenire la differenziazione in diversi tipi di tessuti, come quelli rappresentati dalla metaplasia squamosa e ossea. La metaplasia ossea della pseudocapsula è stata raramente descritta in letteratura veterinaria. Le principali cause di calcificazione sono i traumi, i tumori, varie condizioni infiammatorie croniche e la fibrodisplasia ossificante progressiva. Lo scopo di questo studio è riportare l’iter diagnostico e il trattamento di tre casi di sialocele salivare canino con metaplasia ossea. Le cartelle cliniche di cani affetti da sialocele cervicale sono state valutate retrospettivamente e tre casi hanno soddisfatto i criteri di inclusione. Tutti i cani di questo studio sono afferiti all'Ospedale Veterinario Universitario dell'Università degli Studi di Torino per la presenza di una massa solida nella regione intermandibolare. La diagnosi di sialocele è stata confermata dall’esame citologico mediante ago-aspirazione e dalla diagnostica per immagini (esame radiografico o tomografico). In tutti i casi è stata eseguita l'escissione chirurgica completa sia della pseudocisti che del complesso ghiandola-dotto salivare omolaterale. La scelta dell'approccio chirurgico è stata principalmente basata sulla localizzazione del sialocele. Due cani sono stati trattati con l’approccio laterale e uno con l’approccio ventrale. Nonostante in letteratura siano state descritte più recidive nell’approccio laterale, queste non sono state osservate nei nostri casi. L’analisi istopatologica ha permesso di classificare i processi come aree di metaplasia ossea associate alla presenza di tessuto di granulazione nel sialocele. Nei casi descritti non è stato possibile definire né la patogenesi dello sialocele né il motivo dello sviluppo della metaplasia ossea. Sulla base di questa casistica limitata, l'escissione completa della pseudocisti e la concomitante sialoadenectomia garantiscono un trattamento efficace per questa rara presentazione del sialocele salivare. I principali limiti di questo studio sono la sua natura retrospettiva, il numero di casi inclusi e il diverso metodo di diagnostica per immagini.

Sialocele canina associata a metaplasia ossea in 3 cani

ZIRONDI PIRANI, LAURA BEATRIZ
2022/2023

Abstract

Le patologie delle ghiandole salivari sono relativamente rare nei cani e gatti, con un'incidenza complessiva riportata inferiore allo 0,3%. La patologia più comune che colpisce le ghiandole salivari nei cani è il sialocele che consiste in una raccolta di saliva fuoriuscita da una ghiandola o da un dotto danneggiato. La saliva è irritante per il tessuto sottocutaneo, provocando lo sviluppo di una pseudocapsula. La maggior parte dei cani è asintomatica e presenta un’anamnesi caratterizzata dall’insorgenza di una tumefazione a comparsa graduale, fluttuante e indolore. Occasionalmente, nel sialocele può avvenire la differenziazione in diversi tipi di tessuti, come quelli rappresentati dalla metaplasia squamosa e ossea. La metaplasia ossea della pseudocapsula è stata raramente descritta in letteratura veterinaria. Le principali cause di calcificazione sono i traumi, i tumori, varie condizioni infiammatorie croniche e la fibrodisplasia ossificante progressiva. Lo scopo di questo studio è riportare l’iter diagnostico e il trattamento di tre casi di sialocele salivare canino con metaplasia ossea. Le cartelle cliniche di cani affetti da sialocele cervicale sono state valutate retrospettivamente e tre casi hanno soddisfatto i criteri di inclusione. Tutti i cani di questo studio sono afferiti all'Ospedale Veterinario Universitario dell'Università degli Studi di Torino per la presenza di una massa solida nella regione intermandibolare. La diagnosi di sialocele è stata confermata dall’esame citologico mediante ago-aspirazione e dalla diagnostica per immagini (esame radiografico o tomografico). In tutti i casi è stata eseguita l'escissione chirurgica completa sia della pseudocisti che del complesso ghiandola-dotto salivare omolaterale. La scelta dell'approccio chirurgico è stata principalmente basata sulla localizzazione del sialocele. Due cani sono stati trattati con l’approccio laterale e uno con l’approccio ventrale. Nonostante in letteratura siano state descritte più recidive nell’approccio laterale, queste non sono state osservate nei nostri casi. L’analisi istopatologica ha permesso di classificare i processi come aree di metaplasia ossea associate alla presenza di tessuto di granulazione nel sialocele. Nei casi descritti non è stato possibile definire né la patogenesi dello sialocele né il motivo dello sviluppo della metaplasia ossea. Sulla base di questa casistica limitata, l'escissione completa della pseudocisti e la concomitante sialoadenectomia garantiscono un trattamento efficace per questa rara presentazione del sialocele salivare. I principali limiti di questo studio sono la sua natura retrospettiva, il numero di casi inclusi e il diverso metodo di diagnostica per immagini.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/83431