The entry into force of the Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) has introduced a number of innovations for European companies regarding sustainability reporting practices, including double materiality. This principle requires companies to consider the impacts of their activities on both people and the environment, according to the inside-out approach (impact materiality), and the impact of sustainability issues on their economic performance, according to the outside-in approach (financial materiality). The objective of this thesis is to investigate the ways in which companies are adapting to the double materiality imposed by the new European directive, with a particular focus on companies in the Italian energy sector. The analysis focused on a sample of five companies, namely Enel, Terna, Italgas, A2A and Snam. It must be noted that a qualitative-quantitative approach was adopted. On one hand, the qualitative component focused on the review of each company's non-financial statements for the years 2022 and 2023, assessing the coverage of stakeholder categories and sustainability issues suggested by the European Sustainability Reporting Standards (ESRS). On the other, the quantitative component focused on measuring the quality of reporting through specific indices and the creation of a ranking of companies based on the degree of alignment with the dual materiality criteria. Overall, the results of the analysis show that the energy sector is moving significantly towards the integration of dual materiality, although differences remain between companies in terms of detail and quality of information.
L’entrata in vigore della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) ha introdotto una serie di novità per le aziende europee in merito alle pratiche di rendicontazione di sostenibilità, tra cui la doppia materialità. Tale principio prevede che le aziende considerino sia gli impatti delle proprie attività sulle persone e l’ambiente, secondo inside-out (materialità d’impatto), sia l’impatto delle questioni di sostenibilità sulle proprie performance economiche, secondo l’approccio outside-in (materialità finanziaria). L’obiettivo di questo elaborato è quello di indagare le modalità con cui le aziende si stanno adattando alla doppia materialità imposta dalla nuova direttiva europea, con un focus particolare sulle società del settore energetico italiano. L’analisi si è concentrata su un campione composto da cinque società, quali Enel, Terna, Italgas, A2A e Snam, ed è stato adottato un approccio quali-quantitativo. La componente qualitativa si è focalizzata sulla revisione delle dichiarazioni non finanziarie di ciascuna azienda per gli anni 2022 e 2023, valutando la copertura delle categorie di stakeholder e delle tematiche di sostenibilità suggerite dagli European Sustainability Reporting Standard (ESRS). La componente quantitativa si è concentrata sulla misurazione della qualità della rendicontazione mediante indici specifici e la creazione di una classifica delle aziende in base al grado di allineamento con i criteri di doppia materialità. Complessivamente, i risultati dell’analisi mostrano che il settore energetico sta procedendo in maniera significativa verso l’integrazione della doppia materialità, anche se rimangono differenze tra le aziende in termini di dettaglio e qualità delle informazioni.
La transizione verso la doppia materialità nella rendicontazione di sostenibilità: un’analisi empirica nel settore energetico
LUTTAZI, RACHELE
2023/2024
Abstract
L’entrata in vigore della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) ha introdotto una serie di novità per le aziende europee in merito alle pratiche di rendicontazione di sostenibilità, tra cui la doppia materialità. Tale principio prevede che le aziende considerino sia gli impatti delle proprie attività sulle persone e l’ambiente, secondo inside-out (materialità d’impatto), sia l’impatto delle questioni di sostenibilità sulle proprie performance economiche, secondo l’approccio outside-in (materialità finanziaria). L’obiettivo di questo elaborato è quello di indagare le modalità con cui le aziende si stanno adattando alla doppia materialità imposta dalla nuova direttiva europea, con un focus particolare sulle società del settore energetico italiano. L’analisi si è concentrata su un campione composto da cinque società, quali Enel, Terna, Italgas, A2A e Snam, ed è stato adottato un approccio quali-quantitativo. La componente qualitativa si è focalizzata sulla revisione delle dichiarazioni non finanziarie di ciascuna azienda per gli anni 2022 e 2023, valutando la copertura delle categorie di stakeholder e delle tematiche di sostenibilità suggerite dagli European Sustainability Reporting Standard (ESRS). La componente quantitativa si è concentrata sulla misurazione della qualità della rendicontazione mediante indici specifici e la creazione di una classifica delle aziende in base al grado di allineamento con i criteri di doppia materialità. Complessivamente, i risultati dell’analisi mostrano che il settore energetico sta procedendo in maniera significativa verso l’integrazione della doppia materialità, anche se rimangono differenze tra le aziende in termini di dettaglio e qualità delle informazioni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/8340