Introduction: Gestational hypertension is a major pregnancy pathology. It is a systemic inflammatory disease, which causes various alterations of the maternal body: these, in turn, are related to the typical foetal-maternal complications. Currently, the effect of gestational hypertension on human milk composition is still poorly understood. Objective: Our study investigates the impact of this pathology on human milk composition. It is especially focused on three molecules: Activin A, a neurobiomarker known to play an important role in the development and protection of the central nervous system; Glutathione (GSH), one of the most important antioxidants; lipid hydroperoxides (LOOH), oxidative stress markers. Methods: We collected samples from 3 groups of women: “hypertension group”, “healthy term group” and “healthy preterm group”. In the hypertension group, we included women suffering from gestational hypertension, preeclampsia, eclampsia, HELLP syndrome and associated IUGR. In the healthy groups, we included women with no pathologies before and during pregnancy: these women were subsequently divided according to gestational age (GA). We obtained at least 15 samples of colostrum, transition milk and mature milk from every study group, using standard extraction methods. Samples were immediately frozen at -80°C and then thawed for the analysis: Activin A was quantified using an ELISA test, GSH and LOOH were evaluated using a spectrophotometric assay. Results: Concerning Activin A, the mixed linear model resulted in no significant effect of pathology and lactation phase×pathology. The only significant effect was found in lactation phase, because levels are higher in colostrum (median value 553.80) than in mature milk (median value 108.13) (p<0,01). The GSH concentration was lower in colostrum than in other samples, as well as in hypertensive women than in healthy women. However, the detected differences were not significant. LOOH measurement was not relevant in most samples: LOOH levels were undetectable in 152 samples out of 170. In particular, there were 6 samples with detectable LOOH from the healthy term group (median value 1.05), 1 from the healthy preterm group (measured value 0.55), 1 from the hypertension group (measured value 34.22). Results are not comparable, because of the low number of samples in which LOOH was detectable. Conclusion: As far as Activin A and GSH are concerned, there is not any significant difference in breast milk composition from hypertensive and normotensive women. This result allows us to affirm that breast milk beneficial properties are maintained even if gestational hypertension occurs. Indeed, physiological levels of Activin A in breast milk promote the right development of the brain, whereas the presence of antioxidants (such as GSH) supports the newborn in fighting possible damages caused by oxidative stress; in addition, the lack of LOOH detection in the majority of samples promotes the importance of feeding children of hypertensive women with maternal milk. In fact, the presence of lipid hydroperoxides negative effect on oxidative balance would have been an important problem for these vulnerable infants. Human milk is further confirmed as first choice in feeding all newborns.

Introduzione: L’ipertensione gestazionale è una tra le più importanti patologie gravidiche. È caratterizzata dallo sviluppo di infiammazione sistemica, che è alla base di varie alterazioni dell’organismo: queste, a loro volta, causano le complicanze materno-fetali tipiche della patologia. Il suo effetto sulla composizione del latte materno è, però, ancora poco conosciuto. Obiettivi: Il presente studio indaga l’eventuale influenza dell’ipertensione gestazionale sulla composizione del latte materno, concentrandosi, in particolare, sull’analisi di tre molecole: Activina A, un neurobiomarker che promuove e protegge lo sviluppo del sistema nervoso; glutatione (GSH), un importante antiossidante; idroperossidi lipidici (LOOH), marker di stress ossidativo. Metodi: Si è confrontato il latte di madri ipertese vs sane a termine vs sane pretermine, considerando come variabili tutte le fasi dell’allattamento e le diverse età gestazionali (EG) al parto. Nel gruppo di donne ipertese, sono state incluse donne con ipertensione gestazionale, preeclampsia, eclampsia, sindrome HELLP, associazione con IUGR, indipendentemente da EG. Nel gruppo di donne sane, sono state incluse solo donne senza alcuna patologia prima e durante la gravidanza. Tramite tiralatte elettrico, sono stati ottenuti almeno 15 campioni di colostro, latte di transizione e latte maturo per ognuno dei tre gruppi in studio. I campioni sono stati immediatamente congelati a -80°C e successivamente scongelati per essere analizzati: l’Activina A è stata valutata con un test ELISA specifico, GSH e LOOH sono stati analizzati tramite test spettrofotometrici. Risultati: Per quanto riguarda l’Activina A, il modello lineare misto non ha rilevato alcun effetto significativo della patologia e dell’interazione fase di allattamento vs patologia. L'unica differenza significativa è nella fase di allattamento, con livelli più alti nel colostro (mediana 553.80) rispetto al latte maturo (mediana 108.13) (p<0,01). La concentrazione di GSH è lievemente più bassa nel colostro rispetto a latte di transizione e maturo; la concentrazione di GSH risulta inoltre più bassa nelle donne ipertese rispetto alle donne sane. Queste differenze, però, non sono significative. La ricerca di LOOH non ha prodotto risultati significativi nella maggioranza dei campioni: in 152 campioni su 170 totali raccolti, i valori di LOOH si sono dimostrati indosabili. In particolare, i campioni con LOOH rilevabile sono 6 per le donne sane “a termine” (mediana 1.05), 1 per le donne sane “pretermine” (valore misurato 0.55), 1 per le donne ipertese (valore misurato 34.22). I risultati sono difficilmente confrontabili, a causa della scarsa rappresentatività dei dati rispetto ai campioni totali raccolti. Conclusioni: L’assenza di differenze nella composizione del latte di donne ipertese e donne normotese, per quanto riguarda le concentrazioni GSH e Activina A, permette di affermare che le proprietà benefiche del latte vengono mantenute anche in caso di ipertensione gestazionale. Livelli fisiologici di Activina A nel latte promuovono infatti un corretto sviluppo cerebrale, mentre la presenza di molecole antiossidanti (quali il GSH) permette al neonato di combattere efficacemente eventuali danni ossidativi, sia già presenti sia futuri. La non rilevabilità di idroperossidi lipidici nella maggior parte dei campioni sostiene ulteriormente l’importanza della nutrizione di questi neonati con latte materno: il loro effetto dannoso sull’equilibrio ossidoriduttivo sarebbe stato, infatti, un notevole problema per il neonato, che è particolarmente fragile. Il latte materno è dunque confermato l’alimento di prima scelta per tutte le categorie di neonati.

Impatto dell'ipertensione gestazionale su alcuni biomarkers del latte umano: activina A e indicatori specifici di stress ossidativo

FREGNAN, GIULIA
2019/2020

Abstract

Introduzione: L’ipertensione gestazionale è una tra le più importanti patologie gravidiche. È caratterizzata dallo sviluppo di infiammazione sistemica, che è alla base di varie alterazioni dell’organismo: queste, a loro volta, causano le complicanze materno-fetali tipiche della patologia. Il suo effetto sulla composizione del latte materno è, però, ancora poco conosciuto. Obiettivi: Il presente studio indaga l’eventuale influenza dell’ipertensione gestazionale sulla composizione del latte materno, concentrandosi, in particolare, sull’analisi di tre molecole: Activina A, un neurobiomarker che promuove e protegge lo sviluppo del sistema nervoso; glutatione (GSH), un importante antiossidante; idroperossidi lipidici (LOOH), marker di stress ossidativo. Metodi: Si è confrontato il latte di madri ipertese vs sane a termine vs sane pretermine, considerando come variabili tutte le fasi dell’allattamento e le diverse età gestazionali (EG) al parto. Nel gruppo di donne ipertese, sono state incluse donne con ipertensione gestazionale, preeclampsia, eclampsia, sindrome HELLP, associazione con IUGR, indipendentemente da EG. Nel gruppo di donne sane, sono state incluse solo donne senza alcuna patologia prima e durante la gravidanza. Tramite tiralatte elettrico, sono stati ottenuti almeno 15 campioni di colostro, latte di transizione e latte maturo per ognuno dei tre gruppi in studio. I campioni sono stati immediatamente congelati a -80°C e successivamente scongelati per essere analizzati: l’Activina A è stata valutata con un test ELISA specifico, GSH e LOOH sono stati analizzati tramite test spettrofotometrici. Risultati: Per quanto riguarda l’Activina A, il modello lineare misto non ha rilevato alcun effetto significativo della patologia e dell’interazione fase di allattamento vs patologia. L'unica differenza significativa è nella fase di allattamento, con livelli più alti nel colostro (mediana 553.80) rispetto al latte maturo (mediana 108.13) (p<0,01). La concentrazione di GSH è lievemente più bassa nel colostro rispetto a latte di transizione e maturo; la concentrazione di GSH risulta inoltre più bassa nelle donne ipertese rispetto alle donne sane. Queste differenze, però, non sono significative. La ricerca di LOOH non ha prodotto risultati significativi nella maggioranza dei campioni: in 152 campioni su 170 totali raccolti, i valori di LOOH si sono dimostrati indosabili. In particolare, i campioni con LOOH rilevabile sono 6 per le donne sane “a termine” (mediana 1.05), 1 per le donne sane “pretermine” (valore misurato 0.55), 1 per le donne ipertese (valore misurato 34.22). I risultati sono difficilmente confrontabili, a causa della scarsa rappresentatività dei dati rispetto ai campioni totali raccolti. Conclusioni: L’assenza di differenze nella composizione del latte di donne ipertese e donne normotese, per quanto riguarda le concentrazioni GSH e Activina A, permette di affermare che le proprietà benefiche del latte vengono mantenute anche in caso di ipertensione gestazionale. Livelli fisiologici di Activina A nel latte promuovono infatti un corretto sviluppo cerebrale, mentre la presenza di molecole antiossidanti (quali il GSH) permette al neonato di combattere efficacemente eventuali danni ossidativi, sia già presenti sia futuri. La non rilevabilità di idroperossidi lipidici nella maggior parte dei campioni sostiene ulteriormente l’importanza della nutrizione di questi neonati con latte materno: il loro effetto dannoso sull’equilibrio ossidoriduttivo sarebbe stato, infatti, un notevole problema per il neonato, che è particolarmente fragile. Il latte materno è dunque confermato l’alimento di prima scelta per tutte le categorie di neonati.
Effect of gestational hypertension on human milk biomarkers: activin A and oxidative stress specific markers
Introduction: Gestational hypertension is a major pregnancy pathology. It is a systemic inflammatory disease, which causes various alterations of the maternal body: these, in turn, are related to the typical foetal-maternal complications. Currently, the effect of gestational hypertension on human milk composition is still poorly understood. Objective: Our study investigates the impact of this pathology on human milk composition. It is especially focused on three molecules: Activin A, a neurobiomarker known to play an important role in the development and protection of the central nervous system; Glutathione (GSH), one of the most important antioxidants; lipid hydroperoxides (LOOH), oxidative stress markers. Methods: We collected samples from 3 groups of women: “hypertension group”, “healthy term group” and “healthy preterm group”. In the hypertension group, we included women suffering from gestational hypertension, preeclampsia, eclampsia, HELLP syndrome and associated IUGR. In the healthy groups, we included women with no pathologies before and during pregnancy: these women were subsequently divided according to gestational age (GA). We obtained at least 15 samples of colostrum, transition milk and mature milk from every study group, using standard extraction methods. Samples were immediately frozen at -80°C and then thawed for the analysis: Activin A was quantified using an ELISA test, GSH and LOOH were evaluated using a spectrophotometric assay. Results: Concerning Activin A, the mixed linear model resulted in no significant effect of pathology and lactation phase×pathology. The only significant effect was found in lactation phase, because levels are higher in colostrum (median value 553.80) than in mature milk (median value 108.13) (p<0,01). The GSH concentration was lower in colostrum than in other samples, as well as in hypertensive women than in healthy women. However, the detected differences were not significant. LOOH measurement was not relevant in most samples: LOOH levels were undetectable in 152 samples out of 170. In particular, there were 6 samples with detectable LOOH from the healthy term group (median value 1.05), 1 from the healthy preterm group (measured value 0.55), 1 from the hypertension group (measured value 34.22). Results are not comparable, because of the low number of samples in which LOOH was detectable. Conclusion: As far as Activin A and GSH are concerned, there is not any significant difference in breast milk composition from hypertensive and normotensive women. This result allows us to affirm that breast milk beneficial properties are maintained even if gestational hypertension occurs. Indeed, physiological levels of Activin A in breast milk promote the right development of the brain, whereas the presence of antioxidants (such as GSH) supports the newborn in fighting possible damages caused by oxidative stress; in addition, the lack of LOOH detection in the majority of samples promotes the importance of feeding children of hypertensive women with maternal milk. In fact, the presence of lipid hydroperoxides negative effect on oxidative balance would have been an important problem for these vulnerable infants. Human milk is further confirmed as first choice in feeding all newborns.
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