Hate speech e Sinofobia: la strategia discorsiva di Donald Trump nel periodo pandemico

This paper treats the topic of synophobia, a feeling of rejection towards the Chinese population, during the current pandemic era. It is precisely during this period that an increase in messages of a synophobic nature containing elements typical of hate speech, a form of communication by which incitement to hate is disseminated especially in online platforms, has been noted. This phenomenon has not yet been recognised and regulated in several countries around the world, including the United States. The analysis in the paper focuses on a corpus of 184 tweets published by former US President Donald Trump from 28 February 2020 to 8 January 2021. The theory on which the analysis is based is proximisation theory, a discursive strategy often used in political discourse to be able to justify the alienation and exclusion of a certain group of entities from the speaker and addressees of the message because they are identified as potential threats. In this paper, the perceived threat is China and the Chinese population. The analysis shows how, through this strategy, a prominent figure such as the former president of the United States was able to influence the public with the dissemination of messages containing incitement to hate towards the ethnic Chinese population, showing signs of true Sinophobia.

Il presente elaborato tratta il tema della sinofobia, sentimento di avversione verso la popolazione cinese, durante l’attuale periodo pandemico. Precisamente in tale periodo è stato riscontrato un aumento di messaggi di natura sinofobica contenenti elementi tipici dello hate speech, una forma di comunicazione con la quale l’incitamento all’odio viene diffuso soprattutto nelle piattaforme online. Tale fenomeno non è stato ancora riconosciuto e regolato in diverse nazioni del mondo, tra cui gli Stati Uniti. L’analisi contenuta nell’elaborato si concentra su un corpus di 184 tweet pubblicati dell’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump dal 28 febbraio 2020 al 8 gennaio 2021. La teoria su cui è basata l’analisi è la proximization theory, una strategia discorsiva spesso utilizzata nei discorsi politici per poter giustificare l’alienazione e l’esclusione di un determinato insieme di entità dal parlante e dai destinatari del messaggio in quanto identificate come potenziali minacce. Nel presente elaborato, la minaccia identificata è la Cina e la popolazione cinese. L’analisi mostra come, attraverso questa strategia, una figura di rilievo come l’ex presidente degli Stati Uniti abbia potuto influenzare il pubblico con la diffusione di messaggi contenenti incitamento all’odio verso la popolazione di etnia cinese, mostrando dei segni di vera e propria sinofobia.