Only from the Nineties anthropologists started looking more frequently at the welfare state, a field that is still studied mainly by economics and other social sciences. What are the assumptions and peculiarities of an anthropological gaze from the inside of social services? Retracing the thought and writings of some of the Anthropology of Welfare’s scholars, in the first part of the text the author aims to outline some methodological, theoretical and ethical elements for an ethnographic field research. Then, in the middle part of the thesis, social and health services for teenagers in a fragile condition are analyzed in view of the transformations that led the welfare state to assume the characteristics of what social policy scholars call the “social market”. Starting from the ethnographic research carried out by the author within a socio-rehabilitative daytime service for “psychiatric” adolescents – that is the main topic of the last chapter – and from some in-depth interviews with actors met in the “places of care”, the will is to analyze the effects of market logics and neoliberal ideology on the production of welfare state policies. Furthermore, referring to the approach of critical policy ethnography, the undersigned will highlight how the concept of “suffering”, together with a rhetoric of morality and compassion, is used in the social management of adolescent issues – that are often the focus of media attention, mostly after the pandemic crisis. Indeed, if the Law 180 of 1978 led to the closure of asylums and the enlargement of rights of the “mentally ill”, the model that sees in the medicalization of the “deviance” – and at the same time of the social workers’ “burnout” – the main solution, doesn’t seem to be overcome.
Solo a partire dagli anni Novanta gli antropologi hanno iniziato a indirizzare con maggiore frequenza il proprio interesse scientifico verso il welfare, un campo che ancora oggi è oggetto di studi prevalentemente da parte delle scienze economiche e delle altre scienze sociali. Quali sono, dunque, i presupposti e le specificità di uno sguardo antropologico all’interno dei servizi? Ripercorrendo il pensiero e gli scritti di alcuni dei principali etnografi che hanno studiato il welfare e i sistemi di protezione sociale, nella prima parte del testo l’autrice intende delineare alcuni elementi metodologici, teorici ed etici per una ricerca etnografica sul campo. Nella parte centrale della tesi, infatti, verranno analizzati i servizi e gli interventi socio-sanitari rivolti alle/agli adolescenti che si trovano in condizione di fragilità alla luce delle trasformazioni che hanno portato il welfare ad assumere le caratteristiche di quello che gli studiosi delle politiche pubbliche hanno definito “mercato sociale”. Partendo dalla ricerca etnografica svolta all’interno di un servizio diurno socio-riabilitativo per adolescenti “psichiatrici” – argomento centrale dell’ultima parte dello scritto – e da alcune interviste in profondità effettuate con gli interlocutori incontrati nei “luoghi di cura”, l’autrice della tesi analizzerà gli effetti della logica di mercato e dell’ideologia neoliberista sulla produzione dei servizi dello stato sociale. Inoltre, facendo riferimento all’approccio dell’etnografia critica delle politiche pubbliche, la sottoscritta metterà in luce come il concetto di “sofferenza”, unitamente a una retorica della morale e della compassione, sia utilizzato nella gestione sociale delle criticità adolescenziali – un fenomeno spesso al centro dell’attenzione mediatica, ancora di più dopo la recente crisi pandemica. Di fatto, se la legge 180 del 1978 ha portato alla chiusura dell’istituzione manicomiale e all’allargamento dei diritti ai “malati mentali”, il paradigma che vede nella medicalizzazione della “devianza” – e contemporaneamente del burnout lavorativo di chi se ne occupa – la principale soluzione, non sembra essere superato.
Adolescenze interrotte. Etnografia dei servizi per adolescenti in condizione di fragilità a Torino.
LOCARNO, MARIA
2021/2022
Abstract
Solo a partire dagli anni Novanta gli antropologi hanno iniziato a indirizzare con maggiore frequenza il proprio interesse scientifico verso il welfare, un campo che ancora oggi è oggetto di studi prevalentemente da parte delle scienze economiche e delle altre scienze sociali. Quali sono, dunque, i presupposti e le specificità di uno sguardo antropologico all’interno dei servizi? Ripercorrendo il pensiero e gli scritti di alcuni dei principali etnografi che hanno studiato il welfare e i sistemi di protezione sociale, nella prima parte del testo l’autrice intende delineare alcuni elementi metodologici, teorici ed etici per una ricerca etnografica sul campo. Nella parte centrale della tesi, infatti, verranno analizzati i servizi e gli interventi socio-sanitari rivolti alle/agli adolescenti che si trovano in condizione di fragilità alla luce delle trasformazioni che hanno portato il welfare ad assumere le caratteristiche di quello che gli studiosi delle politiche pubbliche hanno definito “mercato sociale”. Partendo dalla ricerca etnografica svolta all’interno di un servizio diurno socio-riabilitativo per adolescenti “psichiatrici” – argomento centrale dell’ultima parte dello scritto – e da alcune interviste in profondità effettuate con gli interlocutori incontrati nei “luoghi di cura”, l’autrice della tesi analizzerà gli effetti della logica di mercato e dell’ideologia neoliberista sulla produzione dei servizi dello stato sociale. Inoltre, facendo riferimento all’approccio dell’etnografia critica delle politiche pubbliche, la sottoscritta metterà in luce come il concetto di “sofferenza”, unitamente a una retorica della morale e della compassione, sia utilizzato nella gestione sociale delle criticità adolescenziali – un fenomeno spesso al centro dell’attenzione mediatica, ancora di più dopo la recente crisi pandemica. Di fatto, se la legge 180 del 1978 ha portato alla chiusura dell’istituzione manicomiale e all’allargamento dei diritti ai “malati mentali”, il paradigma che vede nella medicalizzazione della “devianza” – e contemporaneamente del burnout lavorativo di chi se ne occupa – la principale soluzione, non sembra essere superato.File | Dimensione | Formato | |
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