L’idrossiapatite è la maggior componente inorganica presente nei tessuti ossei e nello smalto dentale. È classificata come materiale bioattivo, biocompatibile, bioinerte e bioriassorbibile nel corpo umano. Inoltre, presentando un’eccezionale capacità di stimolare la proliferazione e la rigenerazione delle ossa è ampiamente utilizzata in campo medico come rivestimento di protesi ortopediche e dentali. Diversi studi hanno riscontrato una maggiore attività antibatterica per la ZnHAp, pertanto il suo utilizzo riduce le possibili complicazioni post impianto. L’obiettivo del lavoro è stato la sintesi e la caratterizzazione dell’idrossiapatite drogata al 5% di zinco variandone il precursore utilizzando quindi il nitrato, l’acetato e il cloruro di zinco. I prodotti sono stati analizzati con XRD, XRF, FT-IR, Raman, SEM e TEM. I risultati ottenuti dalla diffrazione da polveri attestano la formazione di idrossiapatite a forma esagonale appartenente al gruppo spaziale P63/m. La XRF ha rivelato invece la presenza degli ioni Zn2+ all’interno del prodotto sintetizzato. La spettroscopia FT-IR, oltre a mostrare i picchi degli ioni idrossido e fosfato tipici dell’idrossiapatite, ha rivelato la presenza di acqua e di carbonati nel prodotto di sintesi. Le immagini ottenute al SEM hanno evidenziato la diversa tendenza della ZnHAp a formare agglomerati mentre dalle immagini TEM è stato possibile osservare la natura cristallina di tutti i prodotti e ne ha consentito la misura delle nanoparticelle. I risultati di questo studio hanno evidenziato le differenze tra i prodotti sintetizzati sia per quanto riguarda il contenuto di zinco dell’HAp sia il grado di aggregazione delle particelle. Questi due fattori possono essere di grande rilievo nella progettazione e sviluppo di materiali biomedici.

Sintesi e caratterizzazione di idrossiapatite drogata con zinco

RIVELLA, JULIA
2021/2022

Abstract

L’idrossiapatite è la maggior componente inorganica presente nei tessuti ossei e nello smalto dentale. È classificata come materiale bioattivo, biocompatibile, bioinerte e bioriassorbibile nel corpo umano. Inoltre, presentando un’eccezionale capacità di stimolare la proliferazione e la rigenerazione delle ossa è ampiamente utilizzata in campo medico come rivestimento di protesi ortopediche e dentali. Diversi studi hanno riscontrato una maggiore attività antibatterica per la ZnHAp, pertanto il suo utilizzo riduce le possibili complicazioni post impianto. L’obiettivo del lavoro è stato la sintesi e la caratterizzazione dell’idrossiapatite drogata al 5% di zinco variandone il precursore utilizzando quindi il nitrato, l’acetato e il cloruro di zinco. I prodotti sono stati analizzati con XRD, XRF, FT-IR, Raman, SEM e TEM. I risultati ottenuti dalla diffrazione da polveri attestano la formazione di idrossiapatite a forma esagonale appartenente al gruppo spaziale P63/m. La XRF ha rivelato invece la presenza degli ioni Zn2+ all’interno del prodotto sintetizzato. La spettroscopia FT-IR, oltre a mostrare i picchi degli ioni idrossido e fosfato tipici dell’idrossiapatite, ha rivelato la presenza di acqua e di carbonati nel prodotto di sintesi. Le immagini ottenute al SEM hanno evidenziato la diversa tendenza della ZnHAp a formare agglomerati mentre dalle immagini TEM è stato possibile osservare la natura cristallina di tutti i prodotti e ne ha consentito la misura delle nanoparticelle. I risultati di questo studio hanno evidenziato le differenze tra i prodotti sintetizzati sia per quanto riguarda il contenuto di zinco dell’HAp sia il grado di aggregazione delle particelle. Questi due fattori possono essere di grande rilievo nella progettazione e sviluppo di materiali biomedici.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
931641_tesitriennalejuliarivella.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.79 MB
Formato Adobe PDF
1.79 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/83269