This thesis aims to analyze the concept of motherhood from a sociological perspective. It studies the mother, who, historically, is subjected to social judgments and expectations and is seen as the only figure responsible for family care. This belief stems from the idea of maternal instinct, a quality attributed exclusively to women, making them the natural caregivers of their children. Mass media is also to blame, as it perpetuates a singular notion of motherhood, defining it as the only suitable model. The mother, as the person responsible for her children’s upbringing, is often used as a scapegoat if they happen to develop issues; some examples addressed here include eating disorders and autism. Consequently, this thesis aims to shed light on the social pressure that mothers endure from the earliest months of pregnancy, focusing on the potential psychological consequences this pressure can create. Specifically, the analysis covers phenomena such as intensive mothering, mother blaming, and the “myth of the good mother,” analyzing also how mothers and families are portrayed in the media.
Questa tesi ha lo scopo di analizzare il concetto di maternità oggi, secondo una prospettiva sociologica. Si intende infatti studiare la figura della madre che, da sempre vittima di giudizi ed aspettative sociali, viene considerata come l’unica persona preposta alla cura della famiglia. Questa convinzione deriva dall’idea dell’istinto materno, qualità che è propria solo della donna e che la rende, per questo motivo, la caregiver naturale dei propri figli. È da incolpare anche la comunicazione di massa, che perpetua un’idea univoca di maternità, definita come quella più adatta. La madre, in quanto responsabile della crescita dei propri bambini, viene usata spesso come capro espiatorio nel caso in cui quest’ultimi sviluppino delle problematiche: alcuni esempi che vengono qui trattati sono i disturbi alimentari e l’autismo. La tesi vuole mettere in luce, pertanto, la pressione sociale che una mamma deve subire fin dai primi mesi della gravidanza, soffermandosi poi sulle possibili conseguenze psicologiche che tale pressione può generare. In particolare, si analizzano fenomeni come quello dell’intensive mothering, del mother blaming e del “mito della buona madre”, con un accenno alla raffigurazione della madre e della famiglia nella comunicazione.
Maternità Sotto i Riflettori: Il Giudizio Sociale e Mediatico sul Ruolo Materno
FERRERO, VITTORIA
2023/2024
Abstract
Questa tesi ha lo scopo di analizzare il concetto di maternità oggi, secondo una prospettiva sociologica. Si intende infatti studiare la figura della madre che, da sempre vittima di giudizi ed aspettative sociali, viene considerata come l’unica persona preposta alla cura della famiglia. Questa convinzione deriva dall’idea dell’istinto materno, qualità che è propria solo della donna e che la rende, per questo motivo, la caregiver naturale dei propri figli. È da incolpare anche la comunicazione di massa, che perpetua un’idea univoca di maternità, definita come quella più adatta. La madre, in quanto responsabile della crescita dei propri bambini, viene usata spesso come capro espiatorio nel caso in cui quest’ultimi sviluppino delle problematiche: alcuni esempi che vengono qui trattati sono i disturbi alimentari e l’autismo. La tesi vuole mettere in luce, pertanto, la pressione sociale che una mamma deve subire fin dai primi mesi della gravidanza, soffermandosi poi sulle possibili conseguenze psicologiche che tale pressione può generare. In particolare, si analizzano fenomeni come quello dell’intensive mothering, del mother blaming e del “mito della buona madre”, con un accenno alla raffigurazione della madre e della famiglia nella comunicazione.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Tesi triennale Ferrero Vittoria, n. matricola 1025390
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/8325