The consumption of tropical and subtropical fruits in the world is continuously increasing in the last years. Avocado (Persea americana Mill.) has aroused particular interest because of its nutritive traits. In Italy, production of avocado is getting more and more interesting, due to climate change, which led to the introduction of new crops and to the reorganization of the national agricultural background.In recent years, the avocado cultivated areas has increased. A key issue is the production of quality plant material. In vitro propagation of avocados can be a valuable and efficient method of production, making it possible to reproduce virus-free and genetically uniform plants. In this paper, protocols for optimising avocado micropropagation have been analysed, so that in the future this technique can be used to produce healthy plants and quickly available on the market. The first study concerns the optimization of a protocol for micropropagation of avocados from apical and axillary buds of three Ethiopian avocado accessions. The number of shoots, number of roots and their respective length were considered for data analysis for each explant. The culture medium used was Murashige and Skoog (MS) with added auxins at low concentration. Two auxins were tested: indolbutyric acid (IBA) and indolacetic acid (IAA), both at a concentration of 0,125 mg/L, combined with different concentrations of 6-Benzylaminopurine (6-BAP), showing the influence of genotype and the influence of the growth regulator used.The second paper focused on the phenomenon of "browning", caused by the oxidation of phenolic compounds, one of the most important factors that limit the success of propagation in vitro. In this study, the effects on browning and regeneration of avocado shoots grown in vitro, of different antioxidants, such as activated carbon (AC), ascorbic acid (ASA), citric acid (CA), alone or in combination with each other were studied. The in vitro micropropagation protocols analysed have proved to be valid, and could represent a method for increasing the efficiency of the commercial production of avocado plants. It is therefore necessary through the continuous study of these processes, to improve the nursery sector, because, Italy may one day be increasingly competitive.
Il consumo di frutta tropicale e subtropicale nel mondo è in continua crescita negli ultimi anni. L’avocado (Persea americana Mill.) ha destato un particolare interesse grazie ai suoi principi nutritivi. In Italia, il comparto agricolo non è restato indifferente al fascino della coltivazione e della produzione di avocado, causa anche il cambiamento climatico che ha portato all’introduzione di nuove colture e alla riorganizzazione dello scenario agricolo nazionale. Negli ultimi anni, si sta assistendo ad un incremento delle superfici coltivate. Un punto fondamentale è la produzione di materiale vegetale di qualità da parte del settore vivaistico. La propagazione in vitro dell’avocado può rappresentare un valido ed efficiente metodo di produzione, consentendo di riprodurre piante virus esenti e geneticamente uniformi. In questo elaborato sono stati analizzati dei protocolli che vertono a ottimizzare la micropropagazione dell’avocado, tecnica molto promettente per produrre piante sane e disponibili in tempi brevi sul mercato. Il primo studio preso in esame riguarda l’ottimizzazione di un protocollo per la micropropagazione di avocado da gemme apicali e ascellari di tre accessioni etiopi di avocado. Per l’analisi dei dati per ogni espianto sono stati presi in considerazione: il numero di germogli, il numero di radici e la loro rispettiva lunghezza. Il substrato di coltura utilizzato è stato il Murashige e Skoog (MS) con aggiunta di auxine a bassa concentrazione. Sono state testate due auxine: acido indolbutirrico (IBA) e acido indolacetico (IAA), entrambe ad una concentrazione di 0,125 mg/L, combinate con diverse concentrazioni di 6-Benzilamminopurina (6-BAP), evidenziando l’influenza del genotipo e l’influenza del fitoregolatore di crescita utilizzato. Il secondo articolo si è incentrato sul fenomeno del “browning” o imbrunimento dei tessuti, causato dall'ossidazione dei composti fenolici, uno dei fattori più importanti che limitano il successo della propagazione in vitro. In questo studio, sono stati studiati gli effetti sull’imbrunimento e rigenerazione dei germogli di avocado coltivati in vitro, di diversi antiossidanti, come carbone attivo (AC), acido ascorbico (ASA), acido citrico (CA), da soli o in combinazione tra loro. I protocolli di micropropagazione in vitro analizzati, si sono dimostrati molto validi, e potrebbero rappresentare un metodo per incrementare l’efficienza della produzione commerciale di piante di avocado. Bisogna cercare quindi tramite il continuo studio di questi processi, di migliorare le capacità del settore vivaistico, perché grazie all’innovazione che ci offre oggi la scienza, l’Italia potrà un giorno entrare a far parte di questo mercato in modo sempre più competitivo.
L’importanza della propagazione in vitro per la produzione commerciale dell’avocado (Persea americana Mill.)
MARIANO, LUCA
2020/2021
Abstract
Il consumo di frutta tropicale e subtropicale nel mondo è in continua crescita negli ultimi anni. L’avocado (Persea americana Mill.) ha destato un particolare interesse grazie ai suoi principi nutritivi. In Italia, il comparto agricolo non è restato indifferente al fascino della coltivazione e della produzione di avocado, causa anche il cambiamento climatico che ha portato all’introduzione di nuove colture e alla riorganizzazione dello scenario agricolo nazionale. Negli ultimi anni, si sta assistendo ad un incremento delle superfici coltivate. Un punto fondamentale è la produzione di materiale vegetale di qualità da parte del settore vivaistico. La propagazione in vitro dell’avocado può rappresentare un valido ed efficiente metodo di produzione, consentendo di riprodurre piante virus esenti e geneticamente uniformi. In questo elaborato sono stati analizzati dei protocolli che vertono a ottimizzare la micropropagazione dell’avocado, tecnica molto promettente per produrre piante sane e disponibili in tempi brevi sul mercato. Il primo studio preso in esame riguarda l’ottimizzazione di un protocollo per la micropropagazione di avocado da gemme apicali e ascellari di tre accessioni etiopi di avocado. Per l’analisi dei dati per ogni espianto sono stati presi in considerazione: il numero di germogli, il numero di radici e la loro rispettiva lunghezza. Il substrato di coltura utilizzato è stato il Murashige e Skoog (MS) con aggiunta di auxine a bassa concentrazione. Sono state testate due auxine: acido indolbutirrico (IBA) e acido indolacetico (IAA), entrambe ad una concentrazione di 0,125 mg/L, combinate con diverse concentrazioni di 6-Benzilamminopurina (6-BAP), evidenziando l’influenza del genotipo e l’influenza del fitoregolatore di crescita utilizzato. Il secondo articolo si è incentrato sul fenomeno del “browning” o imbrunimento dei tessuti, causato dall'ossidazione dei composti fenolici, uno dei fattori più importanti che limitano il successo della propagazione in vitro. In questo studio, sono stati studiati gli effetti sull’imbrunimento e rigenerazione dei germogli di avocado coltivati in vitro, di diversi antiossidanti, come carbone attivo (AC), acido ascorbico (ASA), acido citrico (CA), da soli o in combinazione tra loro. I protocolli di micropropagazione in vitro analizzati, si sono dimostrati molto validi, e potrebbero rappresentare un metodo per incrementare l’efficienza della produzione commerciale di piante di avocado. Bisogna cercare quindi tramite il continuo studio di questi processi, di migliorare le capacità del settore vivaistico, perché grazie all’innovazione che ci offre oggi la scienza, l’Italia potrà un giorno entrare a far parte di questo mercato in modo sempre più competitivo.File | Dimensione | Formato | |
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