L’obiettivo dello studio è stato di valutare l’efficacia e la persistenza di un erbicida nano-formulato a base di argille contenente dicamba, nonché eventuali fenomeni di fitotossicità a seguito della volatilizzazione del prodotto, operando sempre un confronto con un prodotto commerciale a base di dicamba. Al fine di valutare un’eventuale efficacia in pre-emergenza del nano-formulato, sono state condotte delle prove di germinazione su piastre Petri in laboratorio, dalle quali è emersa un’azione antigerminello maggiore rispetto al formulato commerciale. Successivamente, è stata effettuata una prova di pre-emergenza in serra per confermare questi risultati, ma l’efficacia è risultata molto variabile a seconda della specie trattata. In post-emergenza, invece, il nano-formulato ha mostrato una buona efficacia, ma non sempre paragonabile a quella del formulato commerciale; tuttavia, con l’aggiunta di un coadiuvante l’azione erbicida è risultata superiore o uguale a quella del formulato classico. Sono state condotte anche delle prove di invecchiamento del prodotto, dopo 3 e 6 mesi di conservazione, che hanno evidenziato una perdita di efficacia soprattutto alle dosi più basse. La prova di volatilizzazione da diverse superfici è stata effettuata sfruttando la sensibilità al principio attivo delle piante di soia; dai risultati è emerso che il nano-formulato è meno soggetto a questo fenomeno se distribuito su una superficie coperta da vegetazione, contrariamente al formulato commerciale; se distribuito sul suolo asciutto, invece, i danni da fitotossicità a seguito di volatilizzazione sono maggiori. Infine, la prova di degradazione ha evidenziato un andamento simile del fenomeno in entrambi i prodotti; tuttavia, è emerso che nel nano-formulato una quota di sostanza attiva è fortemente legata alle nano-argille, per cui la quantità estratta e quindi biodisponibile è circa del 55%. Quest’ultimo aspetto potrebbe spiegare l’efficacia moderata riscontrata nelle prove in serra; di conseguenza sono necessari ulteriori studi e miglioramenti nella formulazione per ottenere un prodotto paragonabile al formulato classico in termini di efficacia, facilità di utilizzo e sostenibilità economica.
Valutazione dell'efficacia e della persistenza di un erbicida nanoformulato contenente dicamba
PAPANDREA, GIULIA
2020/2021
Abstract
L’obiettivo dello studio è stato di valutare l’efficacia e la persistenza di un erbicida nano-formulato a base di argille contenente dicamba, nonché eventuali fenomeni di fitotossicità a seguito della volatilizzazione del prodotto, operando sempre un confronto con un prodotto commerciale a base di dicamba. Al fine di valutare un’eventuale efficacia in pre-emergenza del nano-formulato, sono state condotte delle prove di germinazione su piastre Petri in laboratorio, dalle quali è emersa un’azione antigerminello maggiore rispetto al formulato commerciale. Successivamente, è stata effettuata una prova di pre-emergenza in serra per confermare questi risultati, ma l’efficacia è risultata molto variabile a seconda della specie trattata. In post-emergenza, invece, il nano-formulato ha mostrato una buona efficacia, ma non sempre paragonabile a quella del formulato commerciale; tuttavia, con l’aggiunta di un coadiuvante l’azione erbicida è risultata superiore o uguale a quella del formulato classico. Sono state condotte anche delle prove di invecchiamento del prodotto, dopo 3 e 6 mesi di conservazione, che hanno evidenziato una perdita di efficacia soprattutto alle dosi più basse. La prova di volatilizzazione da diverse superfici è stata effettuata sfruttando la sensibilità al principio attivo delle piante di soia; dai risultati è emerso che il nano-formulato è meno soggetto a questo fenomeno se distribuito su una superficie coperta da vegetazione, contrariamente al formulato commerciale; se distribuito sul suolo asciutto, invece, i danni da fitotossicità a seguito di volatilizzazione sono maggiori. Infine, la prova di degradazione ha evidenziato un andamento simile del fenomeno in entrambi i prodotti; tuttavia, è emerso che nel nano-formulato una quota di sostanza attiva è fortemente legata alle nano-argille, per cui la quantità estratta e quindi biodisponibile è circa del 55%. Quest’ultimo aspetto potrebbe spiegare l’efficacia moderata riscontrata nelle prove in serra; di conseguenza sono necessari ulteriori studi e miglioramenti nella formulazione per ottenere un prodotto paragonabile al formulato classico in termini di efficacia, facilità di utilizzo e sostenibilità economica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/83052