The climatic phenomenon of the late spring frost takes the vine in one of the most delicate periods of its vegetative cycle, causing significant production losses in the vineyard. In fact, the plant has a higher sensitivity to temperatures below 0°C in the budbreak phase. The frequency of these meteorological events, usually higher at high latitudes, has increased in recent years also in temperate zones. Climate change contributes and will contribute in the future to the increase in the number of frost returns. Considering this, the bibliographic report aims to deepen the physiological processes that allow the vine (Vitis vinifera L.) to overcome the periods of frost and to study its vulnerability in the vegetative recovery phase. The first part of the paper deals with the anatomy and the vegetative cycle of the bud and the young shoot of the vine, the organs affected by damage from late spring frost. Subsequently, the physiological mechanisms that determine the damage at the cellular and tissue level, and the processes that regulate the acclimatization of the plant and the entry into vegetative rest, are described. All these aspects, focus on the ability of the tissues to overcool and on the cellular variation of the starch, water, sugars, membrane proteins and regulation of content of osmotically active substances. In following chapters, physiological dynamics of the vegetative restart and its relations with the critical threshold temperatures are described, followed by an analysis of damage from spring frost. The last part of this thesis illustrates the main climatic dynamics that characterize the late frost and the extent of the consequences depending on the different agronomic choices involving the plant and the vineyard.
Il fenomeno climatico della gelata tardiva primaverile coglie la vite in uno dei periodi più delicati del suo ciclo vegetativo, provocando significative perdite di produzione del vigneto. La pianta presenta infatti una maggiore sensibilità alle temperature inferiori a 0°C in fase di germogliamento. La frequenza di tali eventi meteorologici, normalmente maggiore a latitudini elevate, è aumentata negli ultimi anni anche nelle zone temperate. I cambiamenti climatici contribuiscono e contribuiranno in futuro all’incremento della numerosità dei ritorni di freddo. Alla luce di ciò, la relazione bibliografica vuole approfondire i processi fisiologici che permettono alla vite (Vitis vinifera L.) di superare i periodi di gelo e studiare la sua vulnerabilità nella fase di ripresa vegetativa. Nella prima parte dell’elaborato vengono trattati anatomia e ciclo vegetativo della gemma e del giovane germoglio di vite, organi oggetto dei danni da gelo tardivo primaverile. Successivamente vengono descritti i meccanismi fisiologici che determinano il danno a livello cellulare e di tessuto, e i processi che regolano l’acclimatazione della pianta e l’entrata in riposo vegetativo, concentrandosi sulla capacità dei tessuti di sovraraffreddarsi e sulla variazione cellulare del contenuto di amido, acqua, zuccheri, proteine di membrana e sostanze osmoticamente attive. Proseguendo, l’elaborato descrive le dinamiche fisiologiche della ripresa vegetativa e le sue relazioni con le temperature di soglia critica; segue un’analisi dei danni da gelata primaverile. Nell’ultima parte dell’elaborato vengono illustrate le principali dinamiche climatiche che caratterizzano la gelata tardiva e l’entità delle conseguenze in funzione di diverse scelte di carattere agronomico che coinvolgono la pianta e il vigneto.
Adattamenti funzionali della vite alle gelate tardive primaverili.
MARELLO, DAMIANO
2020/2021
Abstract
Il fenomeno climatico della gelata tardiva primaverile coglie la vite in uno dei periodi più delicati del suo ciclo vegetativo, provocando significative perdite di produzione del vigneto. La pianta presenta infatti una maggiore sensibilità alle temperature inferiori a 0°C in fase di germogliamento. La frequenza di tali eventi meteorologici, normalmente maggiore a latitudini elevate, è aumentata negli ultimi anni anche nelle zone temperate. I cambiamenti climatici contribuiscono e contribuiranno in futuro all’incremento della numerosità dei ritorni di freddo. Alla luce di ciò, la relazione bibliografica vuole approfondire i processi fisiologici che permettono alla vite (Vitis vinifera L.) di superare i periodi di gelo e studiare la sua vulnerabilità nella fase di ripresa vegetativa. Nella prima parte dell’elaborato vengono trattati anatomia e ciclo vegetativo della gemma e del giovane germoglio di vite, organi oggetto dei danni da gelo tardivo primaverile. Successivamente vengono descritti i meccanismi fisiologici che determinano il danno a livello cellulare e di tessuto, e i processi che regolano l’acclimatazione della pianta e l’entrata in riposo vegetativo, concentrandosi sulla capacità dei tessuti di sovraraffreddarsi e sulla variazione cellulare del contenuto di amido, acqua, zuccheri, proteine di membrana e sostanze osmoticamente attive. Proseguendo, l’elaborato descrive le dinamiche fisiologiche della ripresa vegetativa e le sue relazioni con le temperature di soglia critica; segue un’analisi dei danni da gelata primaverile. Nell’ultima parte dell’elaborato vengono illustrate le principali dinamiche climatiche che caratterizzano la gelata tardiva e l’entità delle conseguenze in funzione di diverse scelte di carattere agronomico che coinvolgono la pianta e il vigneto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/83033