La relazione tra abilità nell’uso dell’arto toracico, in particolare della mano, e strategie alimentari presenta un elevato livello di complessità nei primati. Il presente lavoro interessa un campione di individui appartenenti alla popolazione di gelada (Theropithecus gelada) che abitano l’area dell’altopiano di Kundi (Etiopia) e si pone due obiettivi principali: (i) investigare la preferenza manuale durante l’attività di raccolta e accumulo delle piante erbacee (grazing) come indicatore di lateralizzazione cerebrale; (ii) analizzare nel dettaglio i movimenti delle dita durante tale attività, con particolare attenzione a due aspetti che definiscono fortemente il grado di destrezza manuale di una specie, vale a dire l’uso di movimenti delle singole dita per muovere un oggetto all’interno della mano (in-hand movements) e la capacità di eseguire più di una presa simultaneamente con una singola mano (compound grips). La ricerca è stata realizzata tramite l’analisi di materiale video fornito dal progetto “Geladas to understand humans, herps to understand their environment” (Università degli studi di Torino e Università degli studi di Pisa) e condotta in collaborazione con l’Unità di Primatologia Cognitiva dell’Istituto di Scienze e Tecnologie Cognitive del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Dall’analisi sulle preferenze manuali durante la tecnica di grazing bimanuale, in cui le due mani lavorano in modo indipendente e alternato, è emerso che i gelada (N=22) usano la mano sinistra con una frequenza significativamente maggiore per iniziare e concludere le sequenze di raccolta/accumulo delle piante erbacee. Inoltre, le analisi indicano che i gelada (N=28) eseguono un numero medio di azioni al secondo significativamente più elevato con la mano sinistra rispetto alla destra. Questa maggiore frequenza d’uso ed efficienza della mano sinistra è in linea con altri studi sui primati non umani e sull’uomo e sembrerebbe confermare una specializzazione dell’emisfero destro per l’elaborazione delle informazioni spaziali in compiti aptici. Infatti, durante il grazing i gelada eseguono complessi movimenti delle dita per afferrare i fili d’erba alla base, strapparli e accumularli all’interno della mano basandosi sulle informazioni tattili provenienti dalle mani. Infine, lo studio dei movimenti delle dita ha indicato che i gelada (N=28) sono capaci di eseguire: (i) potenti prese di precisione tra i polpastrelli (pad-to-pad) di pollice e indice, (ii) in-hand movements per muovere abilmente i fili d’erba all'interno della mano e (iii) compound grips per immagazzinare i fili e contemporaneamente afferrarne di nuovi. Queste osservazioni confermano ed ampliano le prime osservazioni riportate in letteratura sull’abilità manuale della specie e permettono di annoverare i gelada fra i primati con maggiore grado di destrezza manuale.
Abilità della mano, coordinazione bimanuale e lateralità manuale nel gelada (Theropithecus gelada) in natura
TOGLIATTO, ROBERTA
2020/2021
Abstract
La relazione tra abilità nell’uso dell’arto toracico, in particolare della mano, e strategie alimentari presenta un elevato livello di complessità nei primati. Il presente lavoro interessa un campione di individui appartenenti alla popolazione di gelada (Theropithecus gelada) che abitano l’area dell’altopiano di Kundi (Etiopia) e si pone due obiettivi principali: (i) investigare la preferenza manuale durante l’attività di raccolta e accumulo delle piante erbacee (grazing) come indicatore di lateralizzazione cerebrale; (ii) analizzare nel dettaglio i movimenti delle dita durante tale attività, con particolare attenzione a due aspetti che definiscono fortemente il grado di destrezza manuale di una specie, vale a dire l’uso di movimenti delle singole dita per muovere un oggetto all’interno della mano (in-hand movements) e la capacità di eseguire più di una presa simultaneamente con una singola mano (compound grips). La ricerca è stata realizzata tramite l’analisi di materiale video fornito dal progetto “Geladas to understand humans, herps to understand their environment” (Università degli studi di Torino e Università degli studi di Pisa) e condotta in collaborazione con l’Unità di Primatologia Cognitiva dell’Istituto di Scienze e Tecnologie Cognitive del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Dall’analisi sulle preferenze manuali durante la tecnica di grazing bimanuale, in cui le due mani lavorano in modo indipendente e alternato, è emerso che i gelada (N=22) usano la mano sinistra con una frequenza significativamente maggiore per iniziare e concludere le sequenze di raccolta/accumulo delle piante erbacee. Inoltre, le analisi indicano che i gelada (N=28) eseguono un numero medio di azioni al secondo significativamente più elevato con la mano sinistra rispetto alla destra. Questa maggiore frequenza d’uso ed efficienza della mano sinistra è in linea con altri studi sui primati non umani e sull’uomo e sembrerebbe confermare una specializzazione dell’emisfero destro per l’elaborazione delle informazioni spaziali in compiti aptici. Infatti, durante il grazing i gelada eseguono complessi movimenti delle dita per afferrare i fili d’erba alla base, strapparli e accumularli all’interno della mano basandosi sulle informazioni tattili provenienti dalle mani. Infine, lo studio dei movimenti delle dita ha indicato che i gelada (N=28) sono capaci di eseguire: (i) potenti prese di precisione tra i polpastrelli (pad-to-pad) di pollice e indice, (ii) in-hand movements per muovere abilmente i fili d’erba all'interno della mano e (iii) compound grips per immagazzinare i fili e contemporaneamente afferrarne di nuovi. Queste osservazioni confermano ed ampliano le prime osservazioni riportate in letteratura sull’abilità manuale della specie e permettono di annoverare i gelada fra i primati con maggiore grado di destrezza manuale.File | Dimensione | Formato | |
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