Questo elaborato ha come oggetto la città di Saluzzo, in provincia di Cuneo, e i suoi edifici ecclesiastici edificati nei secoli XVII e XVIII. Ho deciso di scegliere e approfondire questo tema per unire due passioni: la prima è legata al fatto che Saluzzo è la città nella quale vivo e che quindi ho nel cuore; la seconda è la passione per l’architettura barocca. Poiché è sempre stato scritto poco sugli edifici barocchi di questa città e il materiale scarseggia nonostante la ricchezza delle testimonianze, ho deciso di affrontare una lunga ricerca attraverso rari scritti, materiali inediti e testimonianze orali per portare alla luce un’eredità, un piccolo tesoro del Piemonte troppo spesso poco valorizzato, quando non del tutto dimenticato. Dimenticato sia dalle istituzioni che sovente considerano la cultura irrilevante e non tutelano il patrimonio in maniera adeguata, sia dai turisti, i quali, non trovando materiale né cartaceo né digitale, spesso non conoscono o non notano ciò che molti centri conservano. Quindi, oltre al maggiore indotto che il turismo potrebbe generare, mi sta a cuore l’eredità culturale della mia città. Ho voluto per prima cosa approfondire la situazione storica saluzzese a partire da metà Cinquecento fino a metà Settecento, ovvero il periodo in cui si sviluppò la cultura barocca. In secondo luogo, ho voluto scrivere una dettagliata analisi, in ordine cronologico di restauro o di costruzione, delle quattro principali chiese appartenenti a questa fase architettonica. In conclusione, ho elaborato, basandomi sulle mie conoscenze delle vie che quotidianamente percorro, un breve itinerario turistico attraverso il centro storico che permetta non solo di visitare le chiese descritte, ma anche di osservare altre architetture, monumenti e punti d’interesse.

Saluzzo e i suoi edifici di culto nei secoli XVII e XVIII

PELISSERO, FILIPPO
2020/2021

Abstract

Questo elaborato ha come oggetto la città di Saluzzo, in provincia di Cuneo, e i suoi edifici ecclesiastici edificati nei secoli XVII e XVIII. Ho deciso di scegliere e approfondire questo tema per unire due passioni: la prima è legata al fatto che Saluzzo è la città nella quale vivo e che quindi ho nel cuore; la seconda è la passione per l’architettura barocca. Poiché è sempre stato scritto poco sugli edifici barocchi di questa città e il materiale scarseggia nonostante la ricchezza delle testimonianze, ho deciso di affrontare una lunga ricerca attraverso rari scritti, materiali inediti e testimonianze orali per portare alla luce un’eredità, un piccolo tesoro del Piemonte troppo spesso poco valorizzato, quando non del tutto dimenticato. Dimenticato sia dalle istituzioni che sovente considerano la cultura irrilevante e non tutelano il patrimonio in maniera adeguata, sia dai turisti, i quali, non trovando materiale né cartaceo né digitale, spesso non conoscono o non notano ciò che molti centri conservano. Quindi, oltre al maggiore indotto che il turismo potrebbe generare, mi sta a cuore l’eredità culturale della mia città. Ho voluto per prima cosa approfondire la situazione storica saluzzese a partire da metà Cinquecento fino a metà Settecento, ovvero il periodo in cui si sviluppò la cultura barocca. In secondo luogo, ho voluto scrivere una dettagliata analisi, in ordine cronologico di restauro o di costruzione, delle quattro principali chiese appartenenti a questa fase architettonica. In conclusione, ho elaborato, basandomi sulle mie conoscenze delle vie che quotidianamente percorro, un breve itinerario turistico attraverso il centro storico che permetta non solo di visitare le chiese descritte, ma anche di osservare altre architetture, monumenti e punti d’interesse.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/82917