Il presente elaborato ha l’obiettivo di analizzare i processi di genesi e di modifica della dottrina onusiana in materia di DDR, ovvero il documento noto con il nome di Integrated Disarmament Demobilization and Reintegration Standards (IDDRS) con una particolare attenzione alla componente del reintegro degli ex combattenti nelle loro comunità di origine. I programmi di disarmo, smobilitazione e reintegro degli ex combattenti (DDR) vengono dispiegati principalmente (ma non solo) al termine di uno scontro armato, possono essere attuati sia dalle istituzioni nazionali che dalle organizzazioni internazionali e si concentrano su uomini, donne e bambini che hanno preso parte allo scontro armato. Lo scopo ultimo dei programmi di DDR è evitare che si verifichi il fenomeno del conflict-relapse, cioè della ripresa delle ostilità; per raggiungere questo obiettivo la strada prescelta è quella, in un primo momento, di disarmare e smobilitare i gruppi armati attivi sul territorio e coinvolti nel conflitto e successivamente di reintegrare gli ex combattenti nelle loro comunità di origine. Questa ultima fase è sicuramente quella che presenta il maggior grado di difficoltà, in quanto sono numerosi gli ostacoli che possono impedire un efficace ritorno a casa degli ex soldati, alcuni dipendenti dalle forze di pace, altri no. Questo studio si concentra unicamente sui programmi di DDR realizzati dalle Nazioni Unite, che nel corso degli ultimi decenni hanno assunto il ruolo di massimo esperto e di leader in operazioni di pace e nella DDR e il corpo centrale dell’elaborato è rappresentato dalla dottrina prodotta dalle Nazioni Unite, gli IDDRS. La ricerca è articolata in quattro capitoli. Nel primo capitolo si presenta il tema centrale, fornendo informazioni circa ogni componente della DDR, sull’approccio delle Nazioni Unite e sui problemi classici che riguardano il reintegro degli ex combattenti, e l’approccio metodologico seguito, il process tracing. Il secondo capitolo della tesi, invece, cerca di ricostruire il processo che ha portato nel 2006 alla pubblicazione della prima versione degli IDDRS; di tale documento si delinea la struttura, le innovazioni principali e gli stakeholders che hanno giocato un ruolo di rilievo nella stesura della dottrina, oltre all’osservazione di alcuni elementi, emersi dalle esperienze sul campo in Liberia e Burundi, che hanno contribuito alla formulazione degli IDDRS. Il terzo capitolo tratta della seconda versione degli IDDRS, pubblicata tuttavia solo in parte del novembre del 2019; si ricostruisce il contesto nel quale questa revisione è stata avviata (quello della ristrutturazione dell’intera architettura del peacebuilding onusiano), si analizzano gli stakeholders coinvolti e si discutono le riforme introdotte sul reintegro individuale e sul ruolo delle donne e delle questioni di genere. Il quarto ed ultimo capitolo raccoglie i dati presentati e li confronta, indicando le differenze e le similitudini fra i due processi analizzati, le dinamiche prevalse e i limiti delle attuali concettualizzazioni.
Analizzare l’evoluzione del Disarmo, Smobilitazione e Reintegro degli ex combattenti in ambito ONU: il process tracing applicato agli Integrated Disarmament Demobilization and Reintegration Standards
TESTA, MATTEO
2020/2021
Abstract
Il presente elaborato ha l’obiettivo di analizzare i processi di genesi e di modifica della dottrina onusiana in materia di DDR, ovvero il documento noto con il nome di Integrated Disarmament Demobilization and Reintegration Standards (IDDRS) con una particolare attenzione alla componente del reintegro degli ex combattenti nelle loro comunità di origine. I programmi di disarmo, smobilitazione e reintegro degli ex combattenti (DDR) vengono dispiegati principalmente (ma non solo) al termine di uno scontro armato, possono essere attuati sia dalle istituzioni nazionali che dalle organizzazioni internazionali e si concentrano su uomini, donne e bambini che hanno preso parte allo scontro armato. Lo scopo ultimo dei programmi di DDR è evitare che si verifichi il fenomeno del conflict-relapse, cioè della ripresa delle ostilità; per raggiungere questo obiettivo la strada prescelta è quella, in un primo momento, di disarmare e smobilitare i gruppi armati attivi sul territorio e coinvolti nel conflitto e successivamente di reintegrare gli ex combattenti nelle loro comunità di origine. Questa ultima fase è sicuramente quella che presenta il maggior grado di difficoltà, in quanto sono numerosi gli ostacoli che possono impedire un efficace ritorno a casa degli ex soldati, alcuni dipendenti dalle forze di pace, altri no. Questo studio si concentra unicamente sui programmi di DDR realizzati dalle Nazioni Unite, che nel corso degli ultimi decenni hanno assunto il ruolo di massimo esperto e di leader in operazioni di pace e nella DDR e il corpo centrale dell’elaborato è rappresentato dalla dottrina prodotta dalle Nazioni Unite, gli IDDRS. La ricerca è articolata in quattro capitoli. Nel primo capitolo si presenta il tema centrale, fornendo informazioni circa ogni componente della DDR, sull’approccio delle Nazioni Unite e sui problemi classici che riguardano il reintegro degli ex combattenti, e l’approccio metodologico seguito, il process tracing. Il secondo capitolo della tesi, invece, cerca di ricostruire il processo che ha portato nel 2006 alla pubblicazione della prima versione degli IDDRS; di tale documento si delinea la struttura, le innovazioni principali e gli stakeholders che hanno giocato un ruolo di rilievo nella stesura della dottrina, oltre all’osservazione di alcuni elementi, emersi dalle esperienze sul campo in Liberia e Burundi, che hanno contribuito alla formulazione degli IDDRS. Il terzo capitolo tratta della seconda versione degli IDDRS, pubblicata tuttavia solo in parte del novembre del 2019; si ricostruisce il contesto nel quale questa revisione è stata avviata (quello della ristrutturazione dell’intera architettura del peacebuilding onusiano), si analizzano gli stakeholders coinvolti e si discutono le riforme introdotte sul reintegro individuale e sul ruolo delle donne e delle questioni di genere. Il quarto ed ultimo capitolo raccoglie i dati presentati e li confronta, indicando le differenze e le similitudini fra i due processi analizzati, le dinamiche prevalse e i limiti delle attuali concettualizzazioni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/82904