The migrant is a person who is constantly looking for better life opportunities and economic conditions, and for this reason it tends to move and settle in different territories from those of origin and undertake various work paths, from subordinate work to create their own independent businesses, thus becoming entrepreneurs. Entrepreneurship, in this specific case immigrant, is defined as "The high concentration in independent work of subjects belonging to immigrant minorities ”, and represents an interesting field of study for better understand the paths that immigrants undertake at an economic level. To better understand the topic, the embeddedness approach is used, whereby the success of immigrant entrepreneurial activities derives from their degree of rooted in the contexts in which they operate. In particular, from the relational visit point, and their ability to build bonds of mutual solidarity. The development of this type of entrepreneurship as well as depends on individual skills, it depends also from the structure of territorial opportunities and its institutional peculiarities, that is, rules and laws. So immigrant entrepreneurship presents itself as a phenomenon multidimensional, which can be approached from many points of view, from that economic, political, cultural, and also financially. In Italy this phenomenon is quite recent, compared to other countries that have experienced it much earlier, this is due to the migratory processes that have affected our country starting from 70s of the twentieth century, and by the same regulations that regulate the entry quotas e permanence in the territory of foreign workers. However, in their paths of economic integration they encounter many difficulties both of a legislative and bureaucratic nature, as well as prejudices that lead to think that these types of entrepreneurs represent a minority condition of the territory national, erroneous perception that collides with a rather different reality, characterized by their stable and enormously growing presence; in fact, they are over 630,000 companies run by immigrant entrepreneurs. Immigrant entrepreneurship as well as a model of economic integration, it also takes shape emancipation of the migrant, who often has after years of subordinate work the opportunity to achieve one's own independence both economically and psychological.

Il migrante è una persona alla ricerca costante di migliori opportunità di vita e condizioni economiche, e per questo tende a spostarsi e stabilirsi in territori diversi da quelli di origine e intraprendere vari percorsi lavorativi, da lavoro subordinato fino a creare proprie attività autonome, diventando dunque imprenditori. L’imprenditorialità, in questo caso specifico quella immigrata, viene definita come “l’elevata concentrazione nel lavoro indipendente di soggetti appartenenti alle minoranze immigrate”, e rappresenta un interessante ambito di studio per comprendere meglio i percorsi che gli immigrati intraprendono a livello economico. Per approfondire meglio l’argomento si ricorre all’approccio dell’embeddedness, per cui il successo delle attività imprenditorie immigrate deriva dal loro grado di radicamento nei contesti in cui operano. In particolare, dal punto visita relazionale, e dalla loro capacità di costruire legami di solidarietà reciproca. Lo sviluppo di questo tipo di imprenditorialità oltre a dipendere dalle capacità individuali, dipende anche dalla struttura delle opportunità territoriali e dalle sue peculiarità istituzionali, ossia norme e leggi. Per cui l’imprenditorialità immigrata si presenta come un fenomeno multidimensionale, che può essere affrontato da molti punti di vista, da quello economico, politico, culturale, e anche a livello finanziario. In Italia questo fenomeno è piuttosto recente, rispetto ad altri Paesi che l’hanno vissuto molto prima, ciò dovuto ai processi migratori che hanno interessato il nostro Paese a partire dagli anni ‘70 del Novecento, e dalle stesse normative che regolano le quote di ingresso e permanenza nel territorio dei lavoratori stranieri. Tuttavia, nei loro percorsi di integrazione economica incontrano non poche difficoltà sia di natura legislativa che burocratica, oltre a pregiudizi che portano a pensare che questi tipi di imprenditori rappresentino una condizione minoritaria del territorio nazionale, percezione errata che va a scontrarsi con una realtà piuttosto diversa, caratterizzata da una loro presenza stabile e in enorme crescita; infatti, sono oltre 630 mila le aziende guidate da imprenditori immigrati. L’imprenditoria immigrata si configura, oltre che un modello di integrazione economica, anche di emancipazione del migrante, che spesso dopo anni di lavoro subordinato ha l’opportunità di raggiungere una propria indipendenza sia a livello economico che psicologico.

Imprenditoria immigrata in Italia

ET TOUZANY, AMAL
2021/2022

Abstract

Il migrante è una persona alla ricerca costante di migliori opportunità di vita e condizioni economiche, e per questo tende a spostarsi e stabilirsi in territori diversi da quelli di origine e intraprendere vari percorsi lavorativi, da lavoro subordinato fino a creare proprie attività autonome, diventando dunque imprenditori. L’imprenditorialità, in questo caso specifico quella immigrata, viene definita come “l’elevata concentrazione nel lavoro indipendente di soggetti appartenenti alle minoranze immigrate”, e rappresenta un interessante ambito di studio per comprendere meglio i percorsi che gli immigrati intraprendono a livello economico. Per approfondire meglio l’argomento si ricorre all’approccio dell’embeddedness, per cui il successo delle attività imprenditorie immigrate deriva dal loro grado di radicamento nei contesti in cui operano. In particolare, dal punto visita relazionale, e dalla loro capacità di costruire legami di solidarietà reciproca. Lo sviluppo di questo tipo di imprenditorialità oltre a dipendere dalle capacità individuali, dipende anche dalla struttura delle opportunità territoriali e dalle sue peculiarità istituzionali, ossia norme e leggi. Per cui l’imprenditorialità immigrata si presenta come un fenomeno multidimensionale, che può essere affrontato da molti punti di vista, da quello economico, politico, culturale, e anche a livello finanziario. In Italia questo fenomeno è piuttosto recente, rispetto ad altri Paesi che l’hanno vissuto molto prima, ciò dovuto ai processi migratori che hanno interessato il nostro Paese a partire dagli anni ‘70 del Novecento, e dalle stesse normative che regolano le quote di ingresso e permanenza nel territorio dei lavoratori stranieri. Tuttavia, nei loro percorsi di integrazione economica incontrano non poche difficoltà sia di natura legislativa che burocratica, oltre a pregiudizi che portano a pensare che questi tipi di imprenditori rappresentino una condizione minoritaria del territorio nazionale, percezione errata che va a scontrarsi con una realtà piuttosto diversa, caratterizzata da una loro presenza stabile e in enorme crescita; infatti, sono oltre 630 mila le aziende guidate da imprenditori immigrati. L’imprenditoria immigrata si configura, oltre che un modello di integrazione economica, anche di emancipazione del migrante, che spesso dopo anni di lavoro subordinato ha l’opportunità di raggiungere una propria indipendenza sia a livello economico che psicologico.
ITA
The migrant is a person who is constantly looking for better life opportunities and economic conditions, and for this reason it tends to move and settle in different territories from those of origin and undertake various work paths, from subordinate work to create their own independent businesses, thus becoming entrepreneurs. Entrepreneurship, in this specific case immigrant, is defined as "The high concentration in independent work of subjects belonging to immigrant minorities ”, and represents an interesting field of study for better understand the paths that immigrants undertake at an economic level. To better understand the topic, the embeddedness approach is used, whereby the success of immigrant entrepreneurial activities derives from their degree of rooted in the contexts in which they operate. In particular, from the relational visit point, and their ability to build bonds of mutual solidarity. The development of this type of entrepreneurship as well as depends on individual skills, it depends also from the structure of territorial opportunities and its institutional peculiarities, that is, rules and laws. So immigrant entrepreneurship presents itself as a phenomenon multidimensional, which can be approached from many points of view, from that economic, political, cultural, and also financially. In Italy this phenomenon is quite recent, compared to other countries that have experienced it much earlier, this is due to the migratory processes that have affected our country starting from 70s of the twentieth century, and by the same regulations that regulate the entry quotas e permanence in the territory of foreign workers. However, in their paths of economic integration they encounter many difficulties both of a legislative and bureaucratic nature, as well as prejudices that lead to think that these types of entrepreneurs represent a minority condition of the territory national, erroneous perception that collides with a rather different reality, characterized by their stable and enormously growing presence; in fact, they are over 630,000 companies run by immigrant entrepreneurs. Immigrant entrepreneurship as well as a model of economic integration, it also takes shape emancipation of the migrant, who often has after years of subordinate work the opportunity to achieve one's own independence both economically and psychological.
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
819135_tesiimprenditoriaimmigratainitalia.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 751.32 kB
Formato Adobe PDF
751.32 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/82871