It is well known that from some plants it is possible to extract mixtures of volatile organic substances known as essential oils. They have been known since ancient times and have been used for multiple purposes such as cosmetics and nutrition. Essential oils are natural blends of volatile organic components that are synthesized by plants. Despite the different chemical composition, they have some properties in common such as antiseptic, antibacterial, antifungal and antioxidant properties. The aim of this research was to investigate the antibacterial activity of essential oils extracted from native plants of the Western Alps of three different species (Thymus vulgaris, Thymus praecox and Thymus pulegioides) and compared with a thyme essential oil available on the market. At first, the bacteria under examination were selected (L. monocytogenes, Y. enterocolitica, B. cereus, B. subtilis and P. fluorescens), which can normally be found in IV range products. The treatments were performed on Petri dishes using the disc diffusion method (well method) or vapor diffusion method (Down-to-top method), then comparing them with a negative (water) and positive (commercial oil) control. ). The efficacy of the extracts was evaluated by detecting inhibition at 24 and 48 hours to observe the changes. For each test the inhibition halos were measured and the comparison was calculated by comparing the diameter of inhibition of bacterial growth of the essential oils with that obtained with commercial thyme essential oil. Comparison analyzes between activities were performed using the ANOVA test and a via. Once the inhibition was considered, the MIC and MBC were evaluated using the micro-dilution method. Regarding the results, it was shown that Thymus vulgaris essential oil is the essential oil with the best inhibitory activity among the three essential oils tested, while Thymus praecox is the essential oil with the lowest inhibitory activity. In conclusion, from the results obtained it can be stated that the different essential oils of thyme species possess an effective inhibitory activity against the different bacteria. The results obtained can have a great applicative potential.
È risaputo che da alcune piante è possibile andare ad estratte delle miscele di sostanze organiche volatili conosciute come oli essenziali. Essi sono noti già dall’antichità e sono stati utilizzati per molteplici scopi come la cosmesi e l’alimentazione. Gli oli essenziali sono delle miscele naturali di componenti organici volatili che vengono sintetizzati dalle piante. Malgrado la diversa composizione chimica hanno in comune alcune proprietà come proprietà antisettiche, antibatteriche, antifungine e antiossidanti. Lo scopo di questa ricerca è stato quello di approfondire l'attività antibatterica degli oli essenziali estratti da piante autoctone delle Alpi occidentali di tre specie diverse (Thymus vulgaris, Thymus praecox e Thymus pulegioides) e confrontati con un olio essenziale di timo presente in commercio. In un primo momento, si è selezionato i batteri in esame (L. monocytogenes, Y. enterocolitica, B. cereus, B. subtilis e P. fluorescens), che si possono ritrovare normalmente in prodotti di IV gamma. I trattamenti sono stati eseguiti su piastre Petri attraverso il metodo di diffusione su disco ( metodo pozzetti) o metodo di diffusione dei vapori (metodo Down-to-top), mettendoli poi a confronto con un controllo negativo (acqua) e positivo (olio commerciale). L'efficacia degli estratti è stata valutata rilevando l'inibizione a 24 e 48 ore per osservare i cambiamenti. Per ogni prova si sono misurati gli aloni di inibizione e il confronto è stato calcolato rapportando il diametro di inibizione della crescita batterica degli oli essenziali con quello ottenuto con l'olio essenziale di timo commerciale. Le analisi di confronto tra le attività sono state eseguite tramite il test di ANOVA e una via. Una volta considerata l'inibizione si è andato a valutare la MIC e MBC, attraverso il metodo delle micro-diluizioni. Per quanto riguarda i risultati, si è dimostrato che l'olio essenziale di Thymus vulgaris è l'olio essenziale con attività inibente migliore tra i tre oli essenziali testati, mentre il Thymus praecox è l'olio essenziale con attività inibente minore. In conclusione, dai risultati ottenuti si può affermare che i diversi oli essenziale di specie di timo possiedono un'attività inibente efficace contro i diversi batteri. I risultati ottenuti possono avere una grande potenzialità applicativa.
Attività inibente dell'olio essenziale di timo estratto da specie autoctone
CARBONE, GRAZIA
2020/2021
Abstract
È risaputo che da alcune piante è possibile andare ad estratte delle miscele di sostanze organiche volatili conosciute come oli essenziali. Essi sono noti già dall’antichità e sono stati utilizzati per molteplici scopi come la cosmesi e l’alimentazione. Gli oli essenziali sono delle miscele naturali di componenti organici volatili che vengono sintetizzati dalle piante. Malgrado la diversa composizione chimica hanno in comune alcune proprietà come proprietà antisettiche, antibatteriche, antifungine e antiossidanti. Lo scopo di questa ricerca è stato quello di approfondire l'attività antibatterica degli oli essenziali estratti da piante autoctone delle Alpi occidentali di tre specie diverse (Thymus vulgaris, Thymus praecox e Thymus pulegioides) e confrontati con un olio essenziale di timo presente in commercio. In un primo momento, si è selezionato i batteri in esame (L. monocytogenes, Y. enterocolitica, B. cereus, B. subtilis e P. fluorescens), che si possono ritrovare normalmente in prodotti di IV gamma. I trattamenti sono stati eseguiti su piastre Petri attraverso il metodo di diffusione su disco ( metodo pozzetti) o metodo di diffusione dei vapori (metodo Down-to-top), mettendoli poi a confronto con un controllo negativo (acqua) e positivo (olio commerciale). L'efficacia degli estratti è stata valutata rilevando l'inibizione a 24 e 48 ore per osservare i cambiamenti. Per ogni prova si sono misurati gli aloni di inibizione e il confronto è stato calcolato rapportando il diametro di inibizione della crescita batterica degli oli essenziali con quello ottenuto con l'olio essenziale di timo commerciale. Le analisi di confronto tra le attività sono state eseguite tramite il test di ANOVA e una via. Una volta considerata l'inibizione si è andato a valutare la MIC e MBC, attraverso il metodo delle micro-diluizioni. Per quanto riguarda i risultati, si è dimostrato che l'olio essenziale di Thymus vulgaris è l'olio essenziale con attività inibente migliore tra i tre oli essenziali testati, mentre il Thymus praecox è l'olio essenziale con attività inibente minore. In conclusione, dai risultati ottenuti si può affermare che i diversi oli essenziale di specie di timo possiedono un'attività inibente efficace contro i diversi batteri. I risultati ottenuti possono avere una grande potenzialità applicativa.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
804821_tesicarbonegrazia.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
2.27 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.27 MB | Adobe PDF |
Se sei interessato/a a consultare l'elaborato, vai nella sezione Home in alto a destra, dove troverai le informazioni su come richiederlo. I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/82808