La sfida degli ultimi anni è quella di migliorare le condizioni di allevamento degli animali, tra cui le galline. Le galline, soprattutto se allevate in gabbia non possono manifestare comportamenti naturali e questo causa un aumento dello stress e dell’aggressività che può sfociare nel cannibalismo. Tramite l’uso dell’arricchimento ambientale si può incrementare il benessere di galline ovaiole. Lo scopo del seguente lavoro è valutare in quale misura la somministrazione del 6% dell’assunzione giornaliera di larve vive di Hermetia illucens, come arricchimento ambientale in galline ovaiole, influenzi i parametri qualitativi e la composizione chimica delle uova. La prova ha dimostrato che questa percentuale di inclusione non influenza i parametri qualitativi, indipendentemente dalla razza e dal tempo di campionamento, ad eccezione del colore del guscio che risulta più scuro. Analogamente, anche la composizione chimica del tuorlo, non mostra variazioni significative. Si può, però, osservare un trend statistico nel contenuto di ceneri, che risulta minore nel gruppo sperimentale. Perciò il tipo di dieta utilizzata risulta essere bilanciata da un punto di vista nutrizionale per la produzione di uova di qualità, oltre che a garantire il benessere dell’animale.
Larve vive di insetto come arricchimento ambientale nella gallina ovaiola: effetti sulla qualità delle uova
MASI, EMILIA
2020/2021
Abstract
La sfida degli ultimi anni è quella di migliorare le condizioni di allevamento degli animali, tra cui le galline. Le galline, soprattutto se allevate in gabbia non possono manifestare comportamenti naturali e questo causa un aumento dello stress e dell’aggressività che può sfociare nel cannibalismo. Tramite l’uso dell’arricchimento ambientale si può incrementare il benessere di galline ovaiole. Lo scopo del seguente lavoro è valutare in quale misura la somministrazione del 6% dell’assunzione giornaliera di larve vive di Hermetia illucens, come arricchimento ambientale in galline ovaiole, influenzi i parametri qualitativi e la composizione chimica delle uova. La prova ha dimostrato che questa percentuale di inclusione non influenza i parametri qualitativi, indipendentemente dalla razza e dal tempo di campionamento, ad eccezione del colore del guscio che risulta più scuro. Analogamente, anche la composizione chimica del tuorlo, non mostra variazioni significative. Si può, però, osservare un trend statistico nel contenuto di ceneri, che risulta minore nel gruppo sperimentale. Perciò il tipo di dieta utilizzata risulta essere bilanciata da un punto di vista nutrizionale per la produzione di uova di qualità, oltre che a garantire il benessere dell’animale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/82787