This research takes an interdisciplinary approach, combining the history of photography, fashion studies, semiotics, and cultural studies, to explore the complex and dynamic relationship between photography and fashion. The analysis focuses on how these two cultural forces interact and the important role photography has played in transforming not only the visual communication of fashion but the entire industry. The first chapter provides a historical overview of the evolution of fashion photography, following the shift in fashion magazines from illustrations to photographs, and examining the origins, establishment, and development of this new genre throughout the 20th century. The second chapter explores the theoretical aspects of this field, analyzing the three key figures in the photographic process, based on the conceptual categories developed by Roland Barthes in his famous essay "Camera Lucida": Operator, Spectrum, and Spectator. The photographer is examined both as a “voyeur” and as a “creator”, analyzing the power he holds and his creative role. The analysis of the subject focuses on the communicative and performative significance of the dressed body, and how the concept of the model has changed from anonymous mannequin to influential supermodel. Lastly, the role of the observer is explored from two perspectives: first, emphasizing their active participation in defining the meaning of the photographic image; and second, considering how photography’s role as a tool to certify reality is used not only to create desire but to make the world it portrays seem believable. The third chapter is a case study on Zendaya, a cross-media celebrity who amplifies her media presence through a skillful balance of the different aspects that shape her public persona. Her collaboration with stylist Law Roach has been key in her rise from Disney starlet to fashion icon. The analysis focuses on the performative dynamics and cross-media references in three recent «Vogue» editorials (Italy, UK, and USA), where Zendaya’s co-authorship stands out in a photographic genre that makes the body the focal point of its expression.
La presente ricerca adotta un approccio interdisciplinare che coniuga storia della fotografia, fashion studies, semiotica e studi culturali, per esaminare il rapporto complesso e dinamico tra fotografia e moda. L’analisi si concentra sull’interazione tra questi due potenti vettori culturali e sul ruolo cruciale che la fotografia ha svolto nel trasformare non solo la comunicazione visiva associata alla moda, ma l’industria nel suo complesso. Nel primo capitolo viene proposta una panoramica storica dell’evoluzione della fotografia di moda: si ripercorre la transizione, nell’apparato iconografico delle riviste di settore, dalle illustrazioni alle immagini fotografiche, per poi approfondire la genesi di questo nuovo genere e il suo processo di affermazione e sviluppo nel corso del XX secolo. Il secondo capitolo si addentra nelle implicazioni teoriche di questo ambito, analizzando i tre protagonisti del processo fotografico, attraverso le categorie concettuali elaborate da Roland Barthes nel suo celebre saggio "La camera chiara": Operator, Spectrum e Spectator. Si approfondisce la figura del fotografo, esaminato sia nella sua veste di “voyeur” sia in quella di “demiurgo”, mettendo in luce il potere esercitato attraverso l’obiettivo e il suo ruolo creativo. L’analisi del soggetto ritratto inizia con una riflessione sulla valenza comunicativa e performativa del corpo vestito, per poi considerare come la concezione della modella si sia evoluta da anonima mannequin a influente supermodel. Infine, si esplora il ruolo dello spettatore in una duplice chiave: da un lato, evidenziando la sua partecipazione attiva nella definizione del significato complessivo dell’immagine fotografica; dall’altro, riflettendo su come l’identità culturale della fotografia, quale strumento di certificazione del reale, venga sfruttata non solo per generare desiderio, ma per rendere credibile l’universo rappresentato. Il terzo capitolo è dedicato a un caso studio su Zendaya, celebrity crossmediale capace di amplificare la propria risonanza mediatica attraverso un sapiente dialogo tra le diverse dimensioni che costruiscono la sua public persona, anche grazie alla collaborazione con lo stylist Law Roach, che ha giocato un ruolo chiave nella sua ascesa da starlet disneiana a nuova fashion icon. L’analisi si concentra sulle dinamiche performative e sui rimandi intermediali presenti in tre recenti editoriali per «Vogue» (Italia, UK e USA), dove emerge l’impronta co-autoriale di Zendaya in un genere fotografico che elegge il corpo a fulcro della propria espressività.
La moda attraverso l'obiettivo: storia, soggetti, icone
VELARDI, VALENTINA MARIASOLE
2023/2024
Abstract
La presente ricerca adotta un approccio interdisciplinare che coniuga storia della fotografia, fashion studies, semiotica e studi culturali, per esaminare il rapporto complesso e dinamico tra fotografia e moda. L’analisi si concentra sull’interazione tra questi due potenti vettori culturali e sul ruolo cruciale che la fotografia ha svolto nel trasformare non solo la comunicazione visiva associata alla moda, ma l’industria nel suo complesso. Nel primo capitolo viene proposta una panoramica storica dell’evoluzione della fotografia di moda: si ripercorre la transizione, nell’apparato iconografico delle riviste di settore, dalle illustrazioni alle immagini fotografiche, per poi approfondire la genesi di questo nuovo genere e il suo processo di affermazione e sviluppo nel corso del XX secolo. Il secondo capitolo si addentra nelle implicazioni teoriche di questo ambito, analizzando i tre protagonisti del processo fotografico, attraverso le categorie concettuali elaborate da Roland Barthes nel suo celebre saggio "La camera chiara": Operator, Spectrum e Spectator. Si approfondisce la figura del fotografo, esaminato sia nella sua veste di “voyeur” sia in quella di “demiurgo”, mettendo in luce il potere esercitato attraverso l’obiettivo e il suo ruolo creativo. L’analisi del soggetto ritratto inizia con una riflessione sulla valenza comunicativa e performativa del corpo vestito, per poi considerare come la concezione della modella si sia evoluta da anonima mannequin a influente supermodel. Infine, si esplora il ruolo dello spettatore in una duplice chiave: da un lato, evidenziando la sua partecipazione attiva nella definizione del significato complessivo dell’immagine fotografica; dall’altro, riflettendo su come l’identità culturale della fotografia, quale strumento di certificazione del reale, venga sfruttata non solo per generare desiderio, ma per rendere credibile l’universo rappresentato. Il terzo capitolo è dedicato a un caso studio su Zendaya, celebrity crossmediale capace di amplificare la propria risonanza mediatica attraverso un sapiente dialogo tra le diverse dimensioni che costruiscono la sua public persona, anche grazie alla collaborazione con lo stylist Law Roach, che ha giocato un ruolo chiave nella sua ascesa da starlet disneiana a nuova fashion icon. L’analisi si concentra sulle dinamiche performative e sui rimandi intermediali presenti in tre recenti editoriali per «Vogue» (Italia, UK e USA), dove emerge l’impronta co-autoriale di Zendaya in un genere fotografico che elegge il corpo a fulcro della propria espressività.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Tesi magistrale della candidata Valentina Mariasole Velardi
Corso di Laurea magistrale in CAM, indirizzo Cinema e Media
Matricola: 853687
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/8273